Il parlamento è il luogo dove si fanno le leggi e dove si decide
tutto ciò che, più di ogni altra cosa, impatta sulla nostra vita. Li si stabilisce se
possiamo curaci, se abbiamo diritto a vivere in una ambiente sicuro, se
abbiamo diritto ad una assistenza economica qualora ne avessimo bisogno, se
possiamo oggi e se potremo domani andare in pensione, se le tasse che dobbiamo sono
compatibili oppure no con la sopravvivenza della nostra azienda, se il nostro
lavoro deve essere sicuro e dignitoso o precario per sempre, se dobbiamo stare
in pace o in guerra, se siamo persone o siamo numeri senza diritti.
Come si fa a non capire che in quel luogo deve essere rappresentato
ogni punto di vista, ogni modo di vedere le cose, ogni tipo di analisi e ogni
tipo di soluzione? Già le leggi
elettorali, purtroppo, frutto di kaste disoneste ed imbroglione di destra e di
sinistra, da molti anni in Italia hanno limitato la rappresentanza. Ora,
se al referendum vincesse il si, si farebbe un altro grave passo verso quella
direzione. Le posizioni
rappresentate sarebbero sempre meno e le kaste ancora più lontane ed esclusive.
Perché mai, se loro
hanno esagerato in privilegi, indennità, sprechi e sono diventati ricchi a
spese nostre, ora dovremmo ancora pagare noi rinunciando ad avere in futuro
rappresentanti migliori di loro ai quali affidare il potere di fare leggi che
ci riguardano e impattano sulla nostra vita e quella dei nostri figli? Perché
non tagliano le indennità?
Perché quelle generiche
restituzioni dei 5stelle, che oltretutto nessuno controlla, non le trasformano
in leggi chiare, che valgano per tutti e smettano di sembrare una magnanima
rinuncia. Le istituzioni non sono luogo di beneficenze volontarie. Tagliate
seriamente le vostre indennità e i vostri privilegi, non i nostri
rappresentanti che, solo provvisoriamente e per quanto mi riguarda
indegnamente, in questo momento siete voi.
Io voterò No non per
conservare voi, voterò no per conservare intatto il Parlamento, la sua forza e
la sua centralità, sperando che in futuro, ci potranno essere parlamentari
migliori di voi. Ridurre il numero dei parlamentari allontana questa
possibilità
Di Lucia Chessa