1500 euro al mese per
studiare studiare studiare studiare, per anni, fino ad essere in grado di
isolare il novo coronavirus gettando le basi per una cura. 1500 euro precari,
non per sempre, che forse si rinnovano e forse no. 1500 euro al mese per
sentirsi dire “questo lo dice lei” dalla prima ignorante ringalluzzita che
vuole applicare l’uno vale uno anche alla ricerca scientifica.
Che i giovani ricercatori siano costretti, numerosissimi, ad
andarsene dall’Italia questo lo sanno tutti. Ma quello che forse non è ancora
chiaro è che presto inizieranno ad andarsene anche i giovani medici. In Italia, infatti, l’accesso alle
scuole di specializzazione è consentito solo ad una minima percentuale di
laureati e, senza specializzazione, non si può lavorare se non per precarissime
sostituzioni.
Eppure mancano i medici
negli ospedali, eppure capita che i servizi e i reparti restino scoperti per
mesi, eppure il servizio sanitario nazionale pubblico sembra sempre più
incapace di soddisfare la domanda di salute e cura per tutti. Nel frattempo, gli investimenti
nella sanità privata creano grandi imperi economici e nelle mani dei privati
finiscono grandi quantità di denari pubblici attraverso convenzioni e proget
financing.
Un' epidemia diffusa quella dello smantellamento della sanità
pubblica e del foraggiamento di quella privata. Così il Mater Olbia in Sardegna. Ospedale privato vista a mare
realizzato dal Qatar, 200 posti letto convenzionati, che vuol dire pagati dalla
Regione Sardegna, ogni anno, e quindi tolti agli ospedali pubblici, e una
quarantina di suite panoramiche per pazienti speciali e facoltosi. Convenzionato si, ma naturalmente
senza pronto soccorso, perché i privati mica son scemi: la complessità e
soprattutto i costi della gestione delle emergenze e del presidio 24 ore su 24
la lasciano al pubblico.
Me lo ricordo quando il Mater Olbia, veniva presentato come un ospedale di
eccellenza benché non fosse neanche ancora aperto e nessuno vi avesse mai fatto
neanche un’intramuscolo. Me lo ricordo quando veniva detto che sarebbe stato un grande centro
di ricerca mentre è semplicemente un investimento che vende sanità al servizio
pubblico che rinuncia a farsi carico della sanità per tutti.
E mi ricordo bene anche quando ci si faceva campagna elettorale millantando di
disporre di 50 posti di lavoro al Mater Olbia da distribuire agli amici fedeli
e votanti. Buona salute a tutti, che è meglio andare sul sicuro
Lucia Chessa
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