Il nostro principale desiderio è quello di
raccontare esperienze di vita vissuta. Siamo interessati anche a romanzi,
raccolte di poesia, tuttavia l'esperienza autobiografica resta un insegnamento,
qualcosa d'irripetibile.
Sappiamo che molti anziani, per motivi spesso
economici, non hanno avuto la possibilità di frequentare le scuole. Per questa
ragione, attraverso una serie concordata d’interviste, noi ci preoccuperemo di
scrivere il libro.
Certo, sarebbe interessante raccontare la storia
di un reduce, di un partigiano, di un politico, di un militante, del parroco di
una parrocchia sperduta, frequentata da un pugno di fedeli, ma è importante
raccontare la storia anche di chi svolgeva mestieri che ora sono quasi
scomparsi. Tuttavia, sarebbe interessante esporre la vita di chiunque, di chi
ha seguito dei percorsi “speciali” o ha scelto una vita “normale”, con tutta l’astrattezza
che possono avere questi termini.
La vostra esperienza (naturalmente, non
pretendiamo fatti strettamente personali) sarebbe un regalo per la vostra
famiglia, e per la comunità di appartenenza, che avete scelto di raccontare. I
libri scolastici possono spiegare, ma non potranno mai raccontare i sentimenti
di chi, la storia, l’ha vissuta sulla propria pelle.
La redazione ringrazia.
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