mercoledì 21 dicembre 2016

Quell'ambiguo bombardamento su Virginia Raggi. di Lucia Chessa.

Non sono grillina come state pensando voi. Non sono tipo da tifoserie in curva nord. Valuterò liberamente e senza pregiudizio… Ma mi guardo attorno e cerco di capire. Oggi per esempio: Rai news 24. Un’ora e mezza di notizie. Una buona metà di cannoneggiamento contro la Raggi. Pochi e distratti accenni al fatto che le accuse a Marra riguardano reati eventualmente commessi durante la giunta Alemanno e Marino. 

Nessun approfondimento sul perché il parere dei revisori al bilancio di previsione del Comune di Roma è contrario, fatto che ne rinvierà, di poco o di molto non si dice, l’approvazione in Consiglio. Eppure, per esempio, si poteva accennare al fatto che i revisori sono nominati dai consigli comunali e, durando in carica 3 anni, quelli di Roma sono di nomina PD.

Si poteva accennare che un parere contrario, verosimilmente, chiama in causa qualche problema meritevole di approfondimento negli uffici finanziari (questo a mio modestissimo parere dopo una esperienza decennale da sindaco). Si poteva ricordare, per dire, che neanche i comuni di Cagliari, di Milano hanno approvato il bilancio né, credo, centinaia di altri comuni italiani visto che la scadenza è il 28 Febbraio e in genere slitta a marzo, aprile e anche maggio.

Si poteva chiedere spiegazioni alla Raggi per esempio e invece no, ampio spazio ad una spigliata consigliera pd che dice alla sindaca: “Hai fatto male i compiti”. E poi immagini della Raggi sotto il fuoco. Timida e in difficoltà, accerchiata. Immagini selezionate per significare debolezza ed inadeguatezza… Le guardi quelle immagini. Te la mostrano come un uccellino inverosimile, inadatto al ruolo e, a sentire i danni che le vengono imputati, pensi che sta governando Roma non da 6 mesi ma da 60 anni…

Eppure oggi c’era da parlare di 20 miliardi nostri destinati dal governo Renzi-Gentiloni alle banche, c’era da parlare del nostro nuovo ministro degli esteri che su Berlino ha dichiarato “nessun italiano coinvolto” e invece contiamo una giovane dispersa e due feriti, si poteva chiedere anche ad Alfano cosa pensa l’Italia dell’attentato di Ankara e chiedergli perché noi non siamo in quello scenario, in Siria, ad Aleppo, davanti a casa nostra, con una posizione visibile dell’Italia e dell’Europa. No! Niente di tutto ciò, c’è da cannoneggiare la Raggi. Attenzione, state saturando, siete ingiusti e si vede da lontano. L’esperienza del 4 dicembre non vi ha insegnato niente

Di Lucia Chessa.

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