martedì 28 agosto 2018

Rassegna stampa 28 Settembre 2018


La nuova Sardegna

L'ex senatore apre a un ampio dialogo Non solo centrosinistra La proposta di Uras: «Decisioni coraggiose»

«Oggi è tempo di decisioni coraggiose e innovative. Condivido con il segretario del Pd una storia comune di impegno politico. Considero Emanuele Cani un serio interlocutore. Così penso anche dei tanti movimenti, liste e organizzazioni politiche democratiche che esprimono attenzione ai problemi della Sardegna».

L'ex senatore Luciano Uras, leader regionale di Campo Progressista, apre al dialogo tra le forze che intendano dar vita a una «originalecoalizione programmatico-politica» in vista delle prossime elezioni regionali. Anche oltre il centrosinistra tradizionale, par di capire dalla nota dell'ex senatore, che però precisa: «Siamo indisponibili a ragionare con chi sviluppa linguaggi e pratiche di discriminazione sociale e razziale, che promuove politiche economiche pericolose per la Sardegna e l'intero Mezzogiorno».

Puntualizzazione scontata, considerando i trascorsi e la militanza di Uras: «Vogliamo una discussione sincera, superare le ragioni delle divisioni per costruire il bene comune di tutti i sardi». Quindi, pone l'attenzione sulle questioni più spinose per l'Isola: «Ci sono questioni di rilievo assoluto che riguardano il lavoro per dare dignità ai nostri giovani e i pesanti processi di spopolamento in atto. Nei prossimi 40 anni si rischia la desertificazione sociale ed economica».

Sull'economia «ci sono temi da affrontare con unità di intenti e azioni comuni: insularità, continuità territoriale per persone e merci, piena cittadinanza europea per i sardi, contrasto all'analfabetismo e alla dispersione scolastica, che hanno raggiunto indici record. Ci vuole il coraggio dell'innovazione. Riteniamo un dovere lavorare alla costruzione di una originale coalizione programmatico-politica dove il civismo democratico e la partecipazione diretta siano elementi costitutivi». La Sardegna, conclude Uras, «può anticipare delle scelte anche per scenari europei. È un errore insistere su vecchie formule di schieramento che sacrificano la sostanza della battaglia politica».

Destra e sinistra nel caos solo i 5 Stelle già pronti
Difficile decifrare il risiko delle alleanze. Pd e Cp sono sempre più vicini
Il Partito dei sardi punta a una coalizione che vada al di là delle
vecchie divisioni

SASSARI
Nell'universo delle Regionali l'unica certezza è il cielo delle stelle
fisse. Cinque. E il loro candidato governatore, Mario Puddu. Ma a
parte il Movimento, che per una volta è partito prima di tutti, nel
resto del firmamento politico regna il caos. Schieramenti e coalizioni
sono ancora cantieri in allestimento. E per la prima volta è
complicato anche capire se ci saranno coalizioni contrapposte. Perché
un effetto innegabile lo tsunami gialloverde lo ha avuto. Ha
sbriciolato le certezze del bipolarismo.

Del centrodestra contro il
centrosinistra. E anche l'esistenza di un centrodestra e di un
centrosinistra. Il magma. Il Pd prima di fare la conta degli alleati
deve cercare di fare quella di se stesso. Il segretario Emanuele Cani
si è armato di colla diplomatica per mettere insieme i cocci del
partito. Ha aperto molti tavoli, ma per ora non c'è nulla di definito.
Cani ha più volte detto che vuole ripartire dall'alleanza che ha
portato il centrosinistra a vincere le Regionali, ma molti pezzi
pregiati sembrano già non esserci più. C'è di sicuro l'asse con Campo
progressista. L'ex senatore Luciano Uras conferma la vicinanza ai Dem
. «Oggi è tempo di decisioni di coraggio e innovative.

Condivido con il segretario del Pd una storia comune di impegno politico e
recentemente anche parlamentare. Lo conosco e considero Emanuele Cani
e la sua Segreteria un serio interlocutore. Così penso anche dei tanti
altri movimenti, liste e organizzazioni politiche democratiche che
esprimono attenzione ai problemi della Sardegna, siano portatori dei
valori della cultura cattolica, liberale, socialista e di sinistra,
indipendentista e autonomista».

Il nome su cui dovrebbe fare perno
questa alleanza è il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, come candidato
governatore. Ma Uras tenere la porta aperta a una coalizione più
ampia. «Ci vuole il coraggio dell'innovazione. Riteniamo un dovere
lavorare alla costruzione di "una originale coalizione
programmatico-politica" dove il civismo democratico e la
partecipazione diretta di persone e popolo siano elementi
costitutivi». A destra.

E se a sinistra il cantiere è apertissimo, a
destra si fa ancora più fatica a fare un quadro preciso. La Lega resta
un enigma. Difficile capire il suo reale peso specifico nell'isola. Ed
è complicato capire se alle Regionali resterà abbracciato al Psd'Az o
andrà da sola. Forza Italia è alla ricerca di un candidato. Il nuovo
coordinatore Pietro Pittalis cerca di tessere una tela di alleanze. Ma
in questa nuova geografia della politica anche le alleanze
tradizionali sembrano superate. I Riformatori sembrano più vicini al
Partito dei Sardi che al centrodestra. Il Psd'Az non ha ancora una
collocazione. Resta la vicinanza a Fratelli d'Italia, ma è un po' poco
per pensare di sbancare.Oltre gli schemi.

Il mantra del leader del
Partito dei Sardi Paolo Maninchedda è andare oltre gli schieramenti. E
da mesi Maninchedda dialoga su tutti i tavoli. Dal Pd a Forza Italia.
Dal Psd'Az ai Riformatori, da Più Europa di Emma Bonino ai Rossomori.
«Non stiamo aspettando il Pd che propone il centrosinistra come
orizzonte politico e culturale, un orizzonte più piccolo e diverso dal
nostro, e che non ci interessa», scrive sul suo blog. Maninchedda che
punta a diventare il candidato governatore di una coalizione che il
Pds chiama Convergenza nazionale, tesse la sua trama certo di avere un
filo diretto anche con una parte dei Dem.

«Abbiamo contatti frequenti
con i Riformatori sardi, la cui piattaforma sull'insularità è
compatibile con la nostra idea di una vasta alleanza intorno ai temi
strategici della Sardegna. Abbiamo una relazione stretta con Più
Europa di Emma Bonino, abbiamo riaperto il dialogo con i Rossomori,
partecipiamo con numeri rilevanti alla rete degli amministratori
indipendentisti della Sardegna, abbiamo relazioni frequenti con Forza
Italia e abbiamo incontrato ripetutamente il Psd'Az. E abbiamo una
frequenza intensa con i socialisti». (l.roj)

Incontro tra il ministro e i vertici M5s
Al tavolo anche il candidato governatore Mario Puddu: dialogo sulla cultura

SASSARI
Forse avranno parlato anche delle prossime elezioni regionali. Ma a
Nuoro i vertici sardi del Movimento 5 Stelle ha incontrato il ministro
grillino alla Cultura Alberto Bonisoli. Nella foto postata dal
candidato governatore Mario Puddu è facile individuare anche
parlamentari e sindaci M5s. Nessun segreto, a raccontare del pranzo è
stato lo stesso Puddu. «Ieri sera ho avuto il piacere, insieme ad
alcuni parlamentari, sindaci e portavoce sardi, di incontrare il
Ministro per i beni e attività culturali, Alberto Bonisoli.

L'incontro è stato voluto dallo stesso Ministro, a Nuoro in occasione della festa
del Redentore, non a caso, essendo una delle massime espressioni della
nostra cultura tradizionale, per approfondire le tematiche relative
alla valorizzazione della Cultura della nostra isola. Un incontro
importante, orientato all'analisi della situazione attuale, ma
soprattutto propositivo, utile occasione di condivisione sul tema
della cultura, che troppo di rado è stata volano per la nostra
economia.

Un settore caratterizzato troppo spesso da appuntamenti
singoli ed eventi spot, scarso coordinamento e poca sinergia coi
territori. Enormi potenzialità solo minimamente espresse. Puntiamo a
una Sardegna in cui la cultura sia volano dell'economia e una Sardegna
in grado di sposare mobilità ed enogastronomia, valorizzazione
dell'ambiente e patrimonio archeologico, offerta museale ed
esperienza».


CAGLIARI - VIA ROMA. Le Regionali viste dal Comune
Il centrodestra si mobilita, la sinistra aspetta la decisione di Massimo Zedda
Metà dei consiglieri annuncia la candidatura o si dice in forse

Le imminenti elezioni regionali avranno ripercussioni sul Consiglio
comunale. Se il sindaco Massimo Zedda decidesse di candidarsi come
presidente della Regione si tornerebbe alle urne anche per palazzo
Bacaredda, ma - in ogni caso - metà dei consiglieri comunali sarebbe
pronta a percorrere tutti i portici di via Roma per trasferirsi dal
Municipio al Consiglio regionale. In base al risultato è molto
probabile che possano trovare posto in Consiglio comunale alcuni tra i
primi dei non eletti del 2016.

CERTEZZE E INDECISIONI Gli effetti dei sondaggi si leggono nelle
scelte dei consiglieri comunali con gli esponenti di centro e
centrodestra pronti a candidarsi quasi in blocco, mentre i consiglieri
di maggioranza sono molto più cauti e timorosi. Nel centrosinistra il
futuro è legato alle scelte del sindaco. Quell'area politica non parte
favorita ma bisognerà aspettare l'autunno per sapere se Massimo Zedda
vorrà mettere da parte la fascia tricolore e candidarsi come
successore di Francesco Pigliaru. Una sua candidatura smuoverebbe gli
alleati e nel centrosinistra cagliaritano in tanti cambierebbero idea
con la probabile nascita di liste civiche a sostegno del primo
cittadino.

IL SONDAGGIO In questa fase di studio, fra pretattica e incertezze, un
piccolo sondaggio rivela che su 34 consiglieri comunali la metà non
dovrebbe candidarsi e dell'altra metà in 7 sono pronti a farlo e in 10
ancora non lo sanno. Alla domanda su una possibile candidatura alle
elezioni regionali di febbraio le riposte possibili erano tre: sì, no
e forse.

CINQUE STELLE Tra chi non si candida di sicuro ci sono due esponenti
del Movimento Cinque Stelle: Antonietta Martinez ePino Calledda non
hanno partecipato alle Regionarie perché col mandato in corso e non
potevano candidarsi.

PARTITO DEMOCRATICO Tra i consiglieri Dem in tanti si chiamano fuori,
a partire dal capogruppo e vicesindaco metropolitanoFabrizio Rodin .
Dicono no anche il presidente del Consiglio Guido Portoghese , Davide
Carta , Fabrizio Marcello , Giorgia Melis e Benedetta Iannelli .
In bilico invece Rosanna Mura («Non lo so»), Rita Polo («Non
rispondo») e Matteo Lecis Cocco Ortu , l'unico a rispondere «forse».
Le consigliere comunali del Pd saranno sicuramente corteggiate dai
consiglieri regionali uscenti perché col sistema della doppia
preferenza di genere partirà il gioco delle coppie.

CENTROSINISTRA Tra gli ex Sel non hanno intenzione di fare il grande
salto il capogruppo Matteo Massa e i consiglieri Anna Puddu e Alessio
Alias mentre Andrea Dettori , vicino ad Articolo 1-Mdp, è l'unico a
sbilanciarsi col «forse» mentre il suo compagno di partito, ma
iscritto al gruppo Pd, Marco Benucci aspetta indicazioni e per ora
risponde no. In ballo per una possibile candidatura del leader
regionale e assessore allo Sport Yuri Marcialis .

Attende le decisioni
del partito anche il capogruppo dei Rossomori Filippo Petrucci mentre
assicura la sua candidatura col Partito dei sardi Roberto Tramaloni .
CENTRODESTRA Per il dopo Pigliaru scaldano invece i motori quasi tutti
gli esponenti del centrodestra. Ha già detto che vuole candidarsi il
capogruppo di Forza Italia Stefano Schirru , la conferma arriva anche
dall'ex azzurro Alessandro Sorgia , dal segretario cittadino di
Fratelli d'Italia Pierluigi Mannino e dal suo compagno di partito
Antonello Floris . L'ex senatorePiergiorgio Massidda e Loredana Lai
assicurano di non volersi candidare.

L'azzurro Alessandro Balletto risponde «Forse» e non sanno ancora come
andrà il coordinatore provinciale di Fratelli d'ItaliaAlessio Mereu e
il leader regionale dei centristi per l'Europa Federico Ibba :
entrambi saranno impegnati nella composizione delle liste e ancora non
sciolgono le riserve su un possibile coinvolgimento diretto.
SARDISTI E AUTONOMISTI Nel neonato gruppo Psd'Az Gabriella Deidda dice
che non si candiderà mentre non lo sa ancoraLino Bistrussu .

Nel gruppo Autonomisti con Lussu rispondono no al sondaggio la capogruppo
Monia Matta e Aurelio Laimentre è in forse Franco Stara.
RIFORMATORI Hanno scelto di muoversi in blocco i due esponenti
presenti in Consiglio: il capogruppo Giorgio Angius e il consigliere
Raffaele Onnis annunciano con certezza che si candideranno alle
prossime Regionali.
Marcello Zasso

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Federico Marini
skype: federico1970ca


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