Unione
Sarda
Stop ai lavori, l'Aula è in vacanza
Alleati e minoranza pungono il Pd Stallo per la campagna referendaria.
Zanchetta: «Si dorme». Pittalis: «Fatto grave»
Due settimane di inattività e tanta
polemica. Il Consiglio regionale non si riunisce dal 9 novembre e l'effetto
stallo crea molto malumore all'interno del palazzo di via Roma. Due settimane
di ritardo rispetto alla tabella di marcia che la maggioranza di centrosinistra
ha fissato in occasione dell'ultimo vertice del 26
settembre. Lavorano le commissioni ed è proprio all'interno dei parlamentini
che esplode la polemica sulla manovra di assestamento di bilancio.
TUTTO FERMO Ci sono leggi importanti da
approvare come quella sulla rete ospedaliera e l'urbanistica. Ma non solo, il
Consiglio regionale è chiamato al rinnovo delle cariche all'interno del
palazzo. «Stiamo dormendo», dice il capogruppo dei Cristiano popolare
socialisti, Pierfranco Zanchetta, «questo stallo non fa bene all'attività legislativa anche se capisco che la campagna
referendaria abbia assunto una valenza di vita o di morte». Stilettata al Pd da
parte del capogruppo di Soberania e Indipendentzia, Emilio Usula: «Le problematiche
interne non dovrebbero determinare lo stop dei lavori.
È un segnale negativo per i cittadini».
Gli attacchi arrivano anche dai banchi dell'opposizione; Attilio Dedoni,
capogruppo dei Riformatori, dice: «Abbiamo superato la metà di
novembre e in via Roma restano arenate pratiche di non poca importanza
come la Rete ospedaliera». Ci saranno «conseguenze negative», secondo il
capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, perché «oltre la Finanziaria, ci
sono provvedimenti urgenti sul precariato e per settori produttivi che non
vengono discussi».
«NESSUNO STALLO» Il presidente ha
convocato per oggi i capigruppo per mettere in calendario la ripresa dei
lavori, sostenendo che «il problema non è così drammatico e non siamo davanti a
una paralisi istituzionale». Ma lo stallo non sarebbe
da mettere in conto alla campagna elettorale sul referendum, quanto a «degli
aspetti ancora da definire all'interno della maggioranza». Tradotto significa
che gli accordi per chi saranno i nuovi presidenti delle commissioni, i due vice
presidenti dell'assemblea e i questori, non sono ancora arrivati al traguardo. Clima rovente sulla manovra
dell'assestamento di bilancio.
LA POLEMICA Le accuse arrivano dai
consiglieri regionali di Forza Italia, Alessandra Zedda e Ignazio Locci,
critici nei confronti dell'accordo siglato con lo Stato sulle entrate. «A
fronte di circa 7,5 miliardi di euro, lo Stato ha versato nelle casse regionali
appena 4 miliardi». Nel mirino anche la sanità per la quale sono stati destinati
«20 milioni di euro per ripianare il disavanzo del 2015». Ma è un po' tutto il
listino della spesa a non piacere ai due esponenti azzurri che criticano anche
i 16,8 milioni per «coprire l'errata programmazione, da parte dell'assessore
Paci, sulle non autosufficienze, debiti fuori bilancio, spese per le Province resuscitate
da loro e tutta una serie di norme intruse sulle quali chiediamo un intervento
rigoroso del presidente Ganau». Di fatto, sarebbe una manovra da 320 milioni di
euro «concepita solo per affrontare i problemi della maggioranza e della
Giunta», concludono Locci e Zedda.
Matteo Sau
I leader di M5S oggi in Sardegna:
partiranno alle 11.30 dalla stazione di Sassari. Di Battista e Di Maio sul
treno del No fino a Cagliari
Un viaggio da Sassari a Cagliari per dire
No alla riforma costituzionale. I parlamentari del Movimento cinque stelle,
Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio portano in Sardegna il tour #iovotono.
La giornata comincerà alle 11.30 a Sassari dove i due parlamentari cominceranno
il viaggio in treno verso il capoluogo per concludere alle 17.30 in piazza del
Carmine.
IL VIAGGIO Durante il viaggio, il treno si
fermerà nelle varie stazioni intermedie per dare la possibilità a
simpatizzanti, ma anche semplici cittadini di unirsi alla carovana per il
sostegno al No. Insieme ai due big del Movimento cinque stelle ci saranno anche
alcuni portavoce nazionali e sardi che parteciperanno all'evento. È prevista la
presenza di , Emanuela Corda, Andrea Vallascas, Manuela Serra, Mario Puddu,
Antonietta Martinez, Pino Calledda, Tatiana Basilio, Silvia Benedetti.
Il deputato sardo del Movimento Andrea
Vallascas è convinto che lo scopo della revisione della Costituzione sia uno
solo uno solo, ossia «limitare la partecipazione del popolo nei processi
decisionali». Poi, aggiunge: «La sovranità appartiene al
popoplo, questo principio non deve essere sovvertito». Iniziative anche
da parte di Forza Italia e dei Comitati per il No. Primo appuntamento questo
pomeriggio, alle 18 nella sala dell'oratorio di San Ponziano a Carbonia.
Secondo appuntamento sabato, sempre alle 18, a Lunamatrona.
“ENERGIE PER L'ITALIA” Verrà presentata
questa mattina la convention, “Energie per l'Italia, promossa da Stefano Parisi
che si terrà sabato prossimo alle10 nei locali dell'hotel Grazia Deledda di
Sassari. L'ex candidato alla carica di sindaco a Milano ha ideato una campagna itinerante
per costruire un nuovo programma politico del centrodestra.
(m. s.)
Maltempo
in tutta Italia: in Liguria e Piemonte c'è il rischio alluvioni Allerta
meteo nell'Isola Previsti forti temporali, parchi chiusi a Cagliari
Prima
il forte vento di scirocco, ora un'ondata di maltempo che potrebbe portare
forti temporali su diverse zone dell'Isola. Ieri sera è scattato l'allerta
meteo sino alla mezzanotte di oggi. A Cagliari è stata disposta per oggi la
chiusura dei parchi comunali. L'ESPERTO «Il forte vento di scirocco», ha
spiegato ieri sera il maggiore Carlo Spanu, uno degli esperti dell'Ufficio
Meteo dell'Aeronautica Militare della base di Decimomannu, «è derivato dall'arrivo
di un sistema frontale dal Nord dell'Atlantico che ha favorito l'afflusso di
correnti meridionale africane.
Nelle
prossime ore, però, è prevista la rotazione dei venti e il transito del sistema
sulla Sardegna con precipitazioni che localmente potrebbero essere anche
intense. I cumulati di pioggia potrebbero essere molto elevati». Dalle prime
ore del mattino, dunque, l'intera Isola potrebbe essere esposta ai temporali,
in alcune zone anche piuttosto intensi.
L'ALLERTA
METEO Per ieri la Protezione civile della Regione aveva già emanato un primo
allerta meteo per il rischio di vento forte e mareggiate, ma in serata lo ha
esteso - attivando il codice arancione - anche
per il rischio di piogge e temporali intensi. Le zone segnalate come
maggiormente a rischio di temporali sono il Campidano e la Gallura, ma anche
Sulcis-Iglesiente, Sarrabus e Ogliastra. Con un livello di rischio più basso
(codice giallo) le aree del Sassarese, l'Oristanese e la Sardegna centrale.
L'allerta della Protezione civile ha convinto il Comune di Cagliari a chiudere
i suoi parchi (Monte Claro, Terramaini, San Michele e Pirri), ma tutti gli enti
hanno segnalato il rischio moderato.
IL
RESTO D'ITALIA Violenti temporali e rischi alluvioni in Piemonte e Liguria
sono segnalati per oggi da vari esperti. «Attenzione in particolare», scrive
Edoardo Ferrara di 3bMeteo, uno dei portali più consultati
dagli appassionati di clima, «su Liguria centro-occidentale, Piemonte
meridionale e occidentale dove si potranno accumulare ulteriori picchi di oltre
200-250 millimetri, che aggiunti a quelli caduti nei giorni scorsi potrebbero
portare ad un bilancio complessivo di oltre 400 millimetri.
Nelle
province di Cuneo, Asti, Torino, Biella, Verbania, Genova ovest e Savona, non
si escludono criticità idrogeologiche e locali esondazioni». Parlano di «rischio
alluvione concreto» su Piemonte e Liguria anche i meteorologi del portale
ilMeteo.it che annunciano il rischio di un nubifragio per oggi. «Una
situazione», scrivono gli esperti per queste due regioni «tendenzialmente grave
e pericolosa».
Francesco
Pinna
La
Nuova
Referendum e Polemiche L’Upc: «Il
manager Moirano non indossi la maglia del Pd»
CAGLIARI Nella campagna per il
referendum, i manager devono restare fuori e chi li coinvolge sbaglia. A
sostenerlo è il capogruppo dell’Upc in Consiglio regionale Pierfranco
Zanchetta, che critica il coinvolgimento, voluto dal Partito democratico, del
direttore generale dell’Asl unica, Fulvio Moirano, in «una – scrive – smaccata
assemblea a favore del Sì». È una questione di opportunità e anche di stile, sottolinea
Zanchetta, per aggiungere: «La presenza di Moirano in quel dibattito,
organizzato dal Pd, ci lascia alquanto perplessi e dubbiosi sull’imparzialità e
l’indipendenza dello stesso manager dai partiti».
Fino all’affondo decisivo: di Pierfranco
Zanchetta «Il direttore generale dell’Asl unica, esposto al tavolo referendario
del Sì, sembra a questo punto giocare una partita con la casacca di un solo
partito,non con quella della coalizione di
centrosinistra o dell’intera Sardegna». Per chiudere il comunicato con due
frasi secche: «Non ci possono essere dubbi, quella di Fulvio Moirano è stata
un’improvvidadiscesa in campo, con un ruolo che non
gli si addice, visto che dovrebbe essere superparters ed è un autogol che ha
esposto la figura del manager davvero a un brutto esordio».
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Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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