Unione
Sarda
«Io penso
al futuro» L'ex segretario negli Usa. Orlando verso la candidatura. Crisi Pd,
Renzi prova a voltare pagina.
ROMA «Mentre la politica italiana
post-referendaria litiga su tutto o quasi, il mondo fuori continua a correre».
La mezza scissione del Partito democratico e l'assemblea di domenica sembrano
solo un ricordo sbiadito per Matteo Renzi, che torna a parlare dal suo blog
mentre è in viaggio negli Usa.
«BASTA LITIGI» «Ho deciso di
staccare qualche ora – mentre il Pd scrive le regole per il congresso – e di
dedicarmi ad alcuni incontri di qualità in California. Il futuro, prima o poi,
torna. E allora facciamoci trovare pronti: anziché litigare sul niente,
proviamo a imparare da chi sta costruendo il domani prima degli altri», conclude
Renzi.
IL NUOVO GRUPPO Nel frattempo, per
chi è rimasto in Italia, è il tempo dei conti. Quanto valgono gli
“scissionisti” che hanno deciso di divorziare dal Pd? Il nuovo gruppo
parlamentare capitanato dai vari Massimo D'Alema, Pierluigi Bersani e Roberto
Speranza, si potrebbe chiamare «Movimento per una costituente della sinistra» e
avrebbe in lista 36 deputati e 12 senatori.
Ma solo oggi si conosceranno i nomi dei
parlamentari che seguiranno la strada della scissione. «Senza patemi e senza
strali dobbiamo fare una separazione consensuale, sapendo che abbiamo idee
diverse e che, se poteva essere fatto uno sforzo per tenerci insieme, doveva
essere fatto prima di tutto dal segretario uscente», dice Enrico Rossi,
presidente della Toscana. Il nome? «Due parole sarebbero importanti: democrazia
e lavoro».
LA SCELTA DI ORLANDO E oggi potrebbe
essere anche il giorno dell'annuncio della candidatura ufficiale di Andrea
Orlando alla carica di segretario del Pd. Il ministro della Giustizia è pronto
per la corsa delle primarie, dove troverà anche il governatore della Puglia Michele Emiliano.
Legge
elettorale «Ecco i limiti da superare»
Proposte
di Ganau e Pubusa
Il presidente del Consiglio
regionale, Gianfranco Ganau, lo dice
subito: «La mia proposta di riforma
statutaria per la modifica della
legge elettorale mira a risolvere le
criticità di quella esistente».
Il vero problema della riforma
secondo Andrea Pubusa, coordinatore del
Comitato d'iniziativa costituzionale
e statutaria: «Il testo ha dei
limiti. È solo un intervento di
aggiustamento di quelle parti più
irrazionali». Confronto sulla legge
elettorale ieri a Cagliari,
all'Hostal Marina, tra Ganau e
Pubusa.
Doppia preferenza di genere,
sbarramento per l'assegnazione dei
seggi al 10% per le coalizioni e al
2% per le singole liste all'interno
delle alleanze e del 5% per le
liste non coalizzate, i punti
cardine della proposta di riforma del
presidente. «Non sarà una legge
perfetta - ammette Ganau - ma può dar
vita a un sistema che risponde alle
esigenze di rappresentanza
politica, territoriale e di genere».
Secondo il costituzionalista,
«bisogna ripensare a fondo la legge
elettorale». Inoltre, «se si
introduce il premio di maggioranza,
perché applichiamo uno sbarramento
al 5 e al 10 per cento? Perché non
trovare una soluzione di tipo
presidenziale ma nello stesso tempo
proporzionale?». Questa, ricorda
Ganau, «è una legge proporzionale, il
premio di maggioranza serve per
garantire la governabilità. Sulle
soglie di sbarramento possiamo
discutere». Ro. Mu.
Il
Distretto aerospaziale sardo in campo con la Piaggio nel progetto dell'Enac
La
posta viaggerà su un drone «Pronti a fare i test nell'Isola»
La scommessa parte dalla Sardegna:
far viaggiare la posta sui droni.
Chissà quando, ma succederà, «da un
momento all'altro», a sentire chi
ci “lavora”. Per ora in pista c'è un
progetto nazionale, finanziato
dall'Enac, che vede protagonista il
Distretto aerospaziale sardo,
tramite la socia U-Avitalia:
l'azienda di ingegneria, infatti, assieme
a Piaggio Aerospace e Bcube (società
di logistica) fa parte del
Raggruppamento temporaneo di imprese
che ha vinto la gara indetta
dall'ente dell'aviazione civile. Un
progetto che ieri è atterrato sul
tavolo dell'assessore regionale alla
Programmazione Raffaele Paci che
ha dato il benvenuto alla
delegazione delle aziende coinvolte
nell'iniziativa.
LO SCENARIO Manca solo il via libera
dall'alto, ma a terra sono pronti
a far volare il drone della Piaggio
e a testarne l'affidabilità nel
trasporto postale delle merci. Sono
gli Stati maggiori della Difesa e
dell'Aeronautica a doversi
pronunciare: se daranno l'ok alla
sperimentazione e verrà certificata
l'idoneità in campo postale,
l'aereo senza pilota potrà spiccare
il volo, proprio dalla Sardegna,
candidata a diventare sede dei test
per i droni a uso civili. La sfida
del Distretto aeroportuale sardo è
partita tramite la socia
U-Avitalia, che ha chiesto di poter
sfruttare l'aeroporto militare di
Decimomannu e il Poligono di Quirra
per provare nel campo del
trasporto postale il drone P1HH,
costruito dalla Piaggio. «Attendiamo
la risposta», spiega il presidente
del Distretto aerospaziale Giacomo
Cao, «se il via libera arriverà si
valuteranno le condizioni per far
decollare il progetto e far sì che
questo nuovo scenario si
materializzi».
OBIETTIVI Intanto si va avanti. E il
tour di ieri a tre tappe, con
incontri alla Regione e con i
sindaci di Villasor e Perdasdefogu, è
servito a riaprire un contatto con
le istituzioni e i rappresentanti
dei territori che verrebbero
coinvolti nel progetto.
L'attività sperimentale dei droni è
iniziata nel 2013, ora però si va
oltre e il prossimo drone che uscirà
dalla catena di montaggio
dell'azienda di Villanova D'Albenga
potrebbe essere proprio quello da
testare nell'Isola per usi diversi
da quelli militari. «Ce lo
auguriamo», è la speranza del
presidente di U-Avitalia Donatello
Gianni, giunto da Roma per
illustrare il progetto e i suoi fini alla
Regione. «Il nostro scopo è
trasformare questo aereo militare in aereo
civile. Il trasporto della posta è
il nostro primo obiettivo, avendo
attivato un accordo con l'operatore
aereo delle Poste, ma l'utilizzo
del drone è molteplice: potrà essere
impiegato in futuro anche per
distribuire medicinali in zone di
guerra o comunque difficili da
raggiungere».
IL PROGETTO L'idea è quella di fare
dell'aeroporto di Decimomannu «un
futuro hub» per aerei a pilotaggio
remoto anche di altre aziende o
produttori diversi dalla Piaggio. A
manovrare i droni saranno da
terra, all'interno di una stazione
di controllo, piloti appositamente
preparati che potranno pilotare tre
droni contemporaneamente. Tempi?
«Noi siamo già pronti, appena ci
danno il via libera i test potranno
inziare», spiega il presidente di
U-Avitalia, «quanto agli altri, da
una parte speriamo di avere
l'interesse della Regione affinché ci
aiuti con un cofinanziamento a
supportare questa azione sia di ricerca
che di sperimentazione e dall'altra
che ci sia una volontà politica
dello Stato Maggiore della Difesa,
proprietario dell'aeroporto e primo
soggetto che sta certificando a
livello militare il drone P1HH. Un
progetto molto ambizioso, di
dimensione mondiale, che vede sia le
Forze Armate che l'aviazione civile
lavorare insieme».
VUOTO DA COLMARE L'obiettivo futuro
è anche quello di definire un
regolamento europeo, oggi assente,
per il trasporto merci a fini
commerciali con droni. Il settore
civile è senza regolamentazione, i
droni finora sono stati impiegati
solo per scopi militari. «A partire
dal 2020», ricordano i partner del
progetto, «questi mezzi saranno
messi in circolazione e si suppone
che una decina d'anni dopo ci
saranno solo aerei pilotati da
terra. Perciò primo obiettivo è dotarci
di un regolamento che oggi non c'è
né in Italia né all'estero».
NUOVO MERCATO Che l'aerospazio possa
aprire nuovi scenari di sviluppo
nell'Isola, nessuno ne fa mistero.
«Noi crediamo», spiega il
presidente del Distretto
aerospaziale sardo, «che sia una delle vere
innovazioni che possiamo cavalcare
per creare occupazione e sviluppo.
Siamo l'unica regione dove sono
presenti infrastrutture, quali Decimo
e Quirra, uniche in Italia, perciò
utilizziamole». Ci crede anche la
Regione. «Ci crediamo molto in
questo settore - dice il vicepresidente
Paci - tanto da averlo inserito,
come settore prioritario, nella
nostra strategia di specializzazione
intelligente per rendere
disponibili importanti risorse
intercettabili nei fondi europei
2014-2020. E come Regione siamo
pronti a dare tutto il supporto
necessario, anche per creare
ricadute economiche e di lavoro in tutta
la Sardegna». Carla Raggio
Finanziaria
in ritardo in Aula
Paci:
serve passaggio tecnico. Pittalis: errori grossolani. Spano, no
alla
sfiducia
C'è un ostacolo all'approdo in
Consiglio della finanziaria 2017
approvata due giorni fa in
commissione Bilancio: devono essere ancora
definiti i passaggi
tecnico-giuridici relativi all'esercizio 2016 che,
come è scritto in una nota del
Consiglio regionale, «si sono resi
necessari a seguito della recente
sentenza della Corte
Costituzionale». Di che si tratta?
«Di un riallineamento tecnico della
legge di stabilità, della variazione
e dell'assestamento di bilancio
2016, pronto per essere portato in
Aula - spiega l'assessore al
Bilancio, Raffaele Paci - un
passaggio necessario alla luce della
sentenza della Corte Costituzionale
dopo l'impugnazione da parte del
Governo per ragioni strettamente
formali». Per fare quella modifica,
«dobbiamo portare in Consiglio un
disegno di legge tecnico che
permetta di riallineare la manovra alle
indicazioni del Mef. Lo stiamo
facendo, non ci sono problemi
sostanziali, né tantomeno di copertura
finanziaria».
La Finanziaria sarebbe dovuta
arrivare in Aula il 7 marzo. A questo
punto potrebbe tardare di qualche
giorno. «Un pasticcio così non si
era mai visto nella storia
dell'Autonomia - tuonano Pietro Pittalis e
Alessandra Zedda, capogruppo e
vice-capogruppo di Forza Italia - la
Giunta non solo ha presentato la
legge con gravissimo ritardo, ma non
si può procedere a causa degli
errori grossolani compiuti nel 2016».
«Altro che problema tecnico -
aggiunge il coordinatore di Fi, Ugo
Cappellacci - quelli di Paci sono
solo alibi ridicoli».
Ieri è stata discussa la mozione di
sfiducia presentata
dall'opposizione contro l'assessora
all'Ambiente Donatella Spano per
la gestione dei soccorsi nella
nevicata di un mese fa. Il Consiglio
l'ha respinta con 32 no.
Roberto Murgia
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Federico Marini
skype: federico1970ca
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