La
Nuova Sardegna
IL CASO.
Nella polemica interviene anche Concu (Selargius): l'area
vasta è
una pattumiera. Rifiuti per strada, lite fra sindaci. Da Castiadas con
l'immondezza: Truzzu accusa, Murgioni replica
La
guerra ai lanciatori di spazzatura varca i confini comunali e si trasforma in
un duello fra sindaci. Ognuno dei quali impegnato a difendere il buon nome
della propria comunità. Una polemica deflagrata ieri, quando il primo cittadino
di Castiadas Eugenio Murgioni ha reagito con un piccato comunicato a un post pubblicato
su Facebook dal collega Paolo Truzzu, reo di aver citato il paese del Sarrabus
come il luogo di provenienza di uno dei “caddozzi” (parole di Truzzu) sorpresi
dai vigili urbani del capoluogo ad abbandonare rifiuti per strada.
Il
sindaco di Selargius
In
realtà, riavvolgendo il nastro, a fischiare l'inizio della partita era stato un
altro primo cittadino, quello di Selargius Gigi Concu, che qualche giorno fa,
interrogato sulle tante discariche illegali sorte negli ultimi mesi nel
territorio del suo Comune, aveva lanciato l'allarme.
«Con l'avvio del porta a porta a Cagliari - ha
confermato ieri - l'area vasta sta diventando una enorme discarica. Prima infatti i residenti anche degli altri centri utilizzavano i
cassonetti del capoluogo per buttare i rifiuti, ora che non ci sono più gli
incivili stanno letteralmente aggredendo le periferie, anche le nostre come l'ex
Provinciale 93, la zona di Is Corrias e Su Pezzu Mannu e in parte il rione di
Su Planu. È un'emergenza che dobbiamo risolvere tutti assieme: il fenomeno non
può essere affrontato dai singoli Comuni che così rischiano di diventare delle
pattumiere».
Il post
di Truzzu
Considerazioni
su cui è tornato il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu che domenica,
nell'annunciare sul suo profilo social il prosieguo della «lotta senza
quartiere contro l'immondizia», aveva svelato: «Negli ultimi 7 giorni abbiamo
rilevato una decina di targhe: i vigili hanno convocato i proprietari. Uno era
addirittura di Castiadas, un emerito caddozzo che ha fatto un bel po' di chilometri
per abbandonare la spazzatura in mezzo alla strada della nostra città, e che
dimostra che non è vero, come sostiene qualcuno, che solo i cagliaritani sono caddozzi
e non vogliono fare la differenziata, ma che fino a
oggi in tanti
comuni la differenziata non ha creato problemi perché tanto c'erano i cassonetti di Cagliari».
Murgioni
all'attacco Dichiarazioni che hanno mandato su tutte le furie il primo
cittadino di Castiadas, il quale ha subito replicato con un comunicato stampa dicendosi
irritato e indignato. «Non comprendo - ha scritto Murgioni - quale valore aggiunto possa aver dato
alla lotta contro l'inciviltà intrapresa dal sindaco Truzzu evidenziare che uno dei trasgressori era addirittura di Castiadas, definendo lo
stesso un emerito caddozzo».
E ha
poi proseguito: «Né io né altro rappresentante istituzionale ci siamo mai
permessi di additare pubblicamente i singoli trasgressori, precisandone la
provenienza o usando aggettivi e appellativi inopportuni», anche perché - è la
stilettata - «se fosse motivo di maggior lustro per l'operato di
un'amministrazione accertare la provenienza cagliaritana dei soggetti multati,
mi creda, sindaco Truzzu, la nostra sala consiliare sarebbe ricolma di coppe e
targhe di onorificenza».
La replica
Parole alle quali Truzzu ha replicato
non senza un certo stupore. «Non c'era nessun intento denigratorio - ha spiegato – abbiamo semplicemente reso noto un dato di fatto
e confermiamo che gli incivili,
tra cui ci sono anche tanti cagliaritani, li combattiamo tutti qualunque sia la loro
cittadinanza. Che uno dei multati provenga da Castiadas
serve più che altro per denunciare il fenomeno dei tanti residenti in centri
anche lontani dalla città che per lungo tempo hanno usato i cassonetti di
Cagliari per buttare la loro spazzatura». E che
evidentemente non hanno perso il vizio.
Massimo
Ledda
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Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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