(04 Dicembre 1969) Fred Hampton, ventunenne leader delle
Pantere Nere, viene ucciso dalla polizia di Chicago. Il
movimento delle Black Panters nasce nel 1966 per evitare che gli agenti
perpetrassero violenze sugli afro-americani di Oakland, una città della Bay
Area della California, e per sostenere il
processo di emancipazione e liberazione degli afroamericani d’America, fino ad
allora pesantemente discriminati, socialmente, politicamente e
legislativamente. In contrapposizione alle tesi sulla non-violenza di Martin
Luther King, le Pantere Nere utilizzano come strumento di lotta l’autodifesa.
Newton e Seale, si conobbero ad una manifestazione pro-Cuba
durante la crisi dei missili, e decisero di organizzare un gruppo armato. lo
fecero infatti per difendere i diritti dei neri della loro comunità, armati di
un fucile e di un libretto di diritto. Pattugliavano la Bay Area, soprattutto
di notte, e quando vedevano un nero fermato dalle forze di polizia, si tenevano
a distanza di sicurezza e controllavano che la situazione non degenerasse. «Ci facevano una paura fottuta»,
racconteranno più tardi gli agenti.
La peculiarità delle
Pantere fu quella di rifiutare la strategia nonviolenta del pastore protestante
Martin L. King, a loro avviso inutile. Al principio della nonviolenza le Pantere sostituirono
quello dell'autodifesa (self-defence) come strumento di lotta. In particolare,
cominciarono a praticare il "Patrolling". Questo consisteva nel
pattugliare, tenendo sempre le armi in bella vista, le azioni della polizia. Altra
peculiarità del Black Panther Party fu la lettura della discriminazione dei
neri all'interno di un'ottica marxista-leninista di lotta di classe, e quindi di opposizione alla
struttura capitalistica della società statunitense.
Inoltre il Partito sviluppò una strategia di radicamento
sociale che fu, più che il
possesso delle armi, la vera chiave di volta della loro lotta politica.
Nacquero così diversi programmi a favore delle comunità, come il Free Breakfast
for Children (programma di colazioni gratuite per i bambini neri), il programma
di assistenza sanitaria gratuita per i neri, e le scuole di educazione politica
per gli adulti.
In risposta al fenomeno
delle ronde armate, nel maggio del 1967, l’allora governatore della California
Ronald Reagan firmò una legge, il Mulford Act, che limitava il porto d’armi in
pubblico di privati cittadini. Quella legge rappresentò l’occasione che molti attivisti aspettavano per
il lancio dell’organizzazione a livello nazionale: ripresi da telecamere e
fotografi, una ventina di Pantere entrarono, armi in pugno, nell’assemblea
legislativa di Sacramento, capitale dello stato, per protestare contro la
decisione del governo. Il successo mediatico fu immediato: tutti i giornali del
paese iniziarono a parlare di questo gruppo di afro-americani della California
che si vestiva di nero, si professava marxista leninista, parlava di
rivoluzione e si ispirava a Malcolm X.
La repressione
governativa però non tardò a farsi sentire. Il movimento entrò nel mirino di
Edgar Hoover e dell'FBI, che iniziò a operare per smantellarlo attraverso
l'infiltrazione di agenti sotto copertura, blitz nelle sedi del movimento, arresti e altre forme di
repressione. Famoso, a tal proposito, fu appunto l'assassinio di Fred Hampton.
La repressione divise il partito, che finì per dissolversi; i militanti
intrapresero altre e diverse forme di lotta, dalla lotta armata a posizioni più
moderate.
Nessun commento:
Posta un commento