mercoledì 11 dicembre 2019

A Sassari comincia il processo per il funerale fascista.



Con l'Associazione Nazionale Partigiani ammessa come parte civile si è aperto a Sassari il processo contro i 23 imputati che nel settembre dell'anno scorso resero omaggio al docente universitario Giampiero Todini, con tanto di bandiera della Repubblica di Salò e saluto romano. Il fatto avvenne sul sagrato della chiesa di san Giuseppe.

Picchetto d'onore
Al termine del funerale del docente di Storia del Diritto Italiano, gli imputati schierati in picchetto d'onore salutarono così il “camerata Todini”. Il video fece il giro del web. Poco dopo, su segnalazione della Digos e denuncia di alcuni parlamentari 5Stelle, la Procura della Repubblica avviò l'indagine culminata con il processo davanti al giudice monocratico Salvatore Marinaro.

Alle 23 persone, 22 appartenenti a CasaPound più un non iscritto che ha già ricoperto cariche amministrative in un Comune del sassarese, il sostituto procuratore Paolo Piras contesta il reato previsto dall'articolo 5 della Legge Scelba che punisce “chiunque con parole, gesti o in qualunque altro modo compie pubblicamente manifestazioni usuali al disciolto partito fascista”. Rischiano fino a tre anni di reclusione.

In Aula
Solo 4 imputati erano in aula, tra questi Luigi Todini, il figlio del docente scomparso. Lui stesso aveva postato il video poi diventato elemento a loro carico. Todini aveva ribadito che non si trattava di una manifestazione politica, ma solo di un omaggio funebre a un fascista. La prima udienza è durata poco più di un'ora. È stata respinta la richiesta dell'accusa di inserire tra gli elementi a carico degli imputati alcune foto della Digos perché le stesse avevano già stampati alcuni nomi degli imputati. La difesa non ha contestato invece la richiesta di costituzione di parte civile dell'Associazione Nazionale Partigiani, rappresentata dallo studio Emilio Ricci di Roma e in aula dalla legale Bianca Agostini.

Sit-in In via Roma, sulla scalinata del tribunale, ieri mattina in concomitanza con il processo alcuni rappresentanti dell'Anpi hanno organizzato un sit-in. Presenti i presidenti della sezione provinciale Caterina Mura e della sezione di Sassari Thomas Arras, oltre alla segretaria provinciale della Cgil Francesca Nurra. Nel pomeriggio l'Anpi ha inoltre organizzato un incontro pubblico in cui sono state spiegate le ragioni della presenza dell'associazione in Aula.

«Siamo presenti in tutto il territorio nazionale e in questo momento oltre a Sassari, anche in due processi a Roma e uno a Verona per vigilare su questo tipo di manifestazioni - è stato detto - Sono sempre più frequenti e sono illegali perché in contrasto con le leggi Scelba e Mancino, con la disposizione numero 12 della Costituzione e,, possiamo dire, con l'intero spirito che ispira la Carta Costituzionale a fondamento della Repubblica Italiana».

Il processo è stato aggiornato al 12 maggio. Attesa la testimonianza degli agenti della Digos .

Franco Ferrandu
Articolo tratto da “L’Unione Sarda” 11.12.1019

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Federico Marini
skype: federico1970ca


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