"Certamente non avrà avuto responsabilità nell’accaduto
visto che la magistratura non lo ha coinvolto", avevo scritto, dicendo che
era disdicevole che la burocrazia tenesse un presidente di Regione all'oscuro di
questioni così importanti. "proprio perché non avrebbe
responsabilità", continuava l'articolo, aggiungendo che in virtù di una
sua mancata responsabilità avrebbe a maggior ragione dovuto denunciare la cosa. "estraneo ai fatti" e "reporter sempre attento ai nostri
diritti" lo definivo a conclusione della parte che parlava di lui.
In questo modo in un articolo comparso nel blog di Muroni
parlavo di Mauro Pili, nei giorni scorsi, e del suo ruolo nella vicenda del
Sarcofago della Morte sulla 131. Definizioni che, sebbene io sia tutt'altro che
un suo sostenitore, gli riconoscevano palesemente estraneità ai fatti pur
essendo stato presidente in quel periodo e avendo inaugurato quel tratto, ma
anzi lo rimproveravano in qualche modo per non aver dato spazio all'enormità di
quel problema nonostante la sua chiara innocenza.
Ebbene lo spazio alla questione Mauro Pili lo ha dedicato
oggi, con un video con alle spalle i veleni che colano, come avevo auspicato.
Ma purtroppo a smuoverlo non è stata tanto la smania di denunciare quello
scempio, quanto il voler raccogliere una sfida che nessuno gli ha lanciato,
rispondendo rabbiosamente con la bava alla bocca ad accuse che nessuno gli ha
fatto e definendo con epiteti ingiuriosi persone di cui non osa dire il nome.
"Inutile idiota comunista travestito da pseudo indipendentista"
definisce l'innominato autore delle presunte accuse che dice di aver ricevuto.
"Mi hanno attaccato sostenendo la tesi che io avrei realizzato la 131 con
l’inquinamento utilizzando i fanghi della vecchia miniera di Furtei".
Io francamente non so chi possa aver detto questo, ma per
fortuna come si dice "scripta manent" per cui, qualora avesse ragione
Youtg.net nel pensare che si riferisse a me, siete tutti liberissimi di andare
a rileggere tutto quello che ho scritto e trovare il punto in cui sostengo la
tesi secondo cui lui avrebbe "realizzato la 131 con l’inquinamento
utilizzando i fanghi della vecchia miniera di Furtei". Vi sfido
pubblicamente a trovare il passaggio in cui ho detto questo. Altrimenti fatevi
due conti. Il video prosegue con altri insulti e intemperanze, con
autocelebrazioni per meriti veri o presunti, complottismi che (se avesse
ragione youtg) mi vedrebbero impegnato a denigrarlo proprio nel momento in cui
come un messia de' noantri si autonomina salvatore della Sardegna dalle scorie.
In chiusura questa Apologia di Socrate casereccia dichiara:
"Speculare, tentare di scaricare sul sottoscritto che da un mese era
presidente della regione è viltà politica e umana, siamo di fronte a cialtroni
da quattro soldi". Adesso, io mi auguro che abbia veramente torto chi
pensa che stesse rispondendo a me, ma questo non lo possiamo sapere perchè
nella sua sfuriata a base di insulti e ingiurie si è dimenticato di dire il
nome della persona con cui ce l'aveva.
Comunque, che sia io, nessuno o centomila l'obiettivo della
sua sceneggiata, una cosa mi sento di dire in tutta franchezza: una persona con
i nervi così a pezzi secondo me non può essere assolutamente in grado di
amministrare una terra difficile come la nostra. I video li sai fare: datti al
cinema.
Pier Franco Devias
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