La
deputata M5s pubblica il referto: costola incrinata, 30 giorni di curemLapia:
«Sono stata colpita chi dice il contrario mente»
di Giusy Ferreli
NUORO
Una donna, che per puro caso è anche una parlamentare,
finisce al pronto soccorso dell'ospedale di Nuoro con un trauma costale dopo un'aggressione.
E, nell'attesa che le indagini definiscano un quadro veritiero e inoppugnabile
su quanto accaduto nel parcheggio del supermercato Lidl di via Don Bosco dopo
un litigio iniziato alle casse, si scatena la bagarre. La pietra dello scandalo
è un audio anonimo registrato da una donna nel quale si accusa il deputato nuorese
del Movimento 5 Stelle, Mara Lapia, di aver simulato l'aggressione denunciata
alla polizia sabato mattina. Un'accusa che la deputata rispedisce al mittente.
La donna che ha registrato l'audio sarebbe la stessa
testimone sentita poi dalla Squadra mobile nuorese. «Nel parcheggio, dopo
essere stata aggredita dall'uomo che mi aveva insultato alle casse mi sono
sentita mancare» racconta la deputata. «Due donne di Nuoro si sono avvicinate e
ho chiesto di chiamare la polizia. Poi sono arrivate altre due persone. Erano
un uomo e una donna. Dicevano - continua Lapia- che stavo fingendo. L'ho
sentita dire al ragazzo che mi ha aggredita di andar via perché ci avrebbero pensato
loro a dire che mi ero inventata tutto. L'uomo che era con lei, invece, rideva,
teneva le mani in tasca».
Si tratterebbe dello stesso uomo che qualche giorno prima ha
attaccato l'esponente pentastellata per questioni politiche su un gruppo
Facebook molto in voga a Nuoro. I due potrebbero aver visto solo la parte
finale dell'aggressione e non quella in cui secondo il racconto di Lapia l'aggressore
le ha sferrato un pugno al petto e che si è consumata nel vano ascensori. E ora
la parlamentare si trova nelle condizioni di dover contrastare la versione che
ha scatenato un vero e proprio putiferio.
Le illazioni si sprecano ma la risposta non si è fatta attendere.
«Non so cosa abbia spinto questa persona a fare tutto questo putiferio - dice
Lapia - se è una testimone che ha lasciato la sua dichiarazione, lì doveva
finire. Non capisco cosa la porti a fare questo. Considerate le mie condizioni,
è stata più preoccupata di lasciare un messaggio audio che non di dare
soccorso».
Le accuse di aver inventato tutto, accompagnate dal solito
corredo "social" di insulti e oscenità varie vissuto da Lapia come un
linciaggio mediatico, hanno indotto la parlamentare a pubblicare sul suo
profilo Facebook il referto del pronto soccorso del presidio di Nuoro. I medici
del San Francesco le hanno assegnato 30 giorni di cure per quella che in gergo
sanitario viene chiamata infrazione della sesta costola sinistra.
Nonostante il polverone, le indagini sono andate avanti
rapidamente. Mara Lapia, finita al pronto soccorso dopo un breve passaggio in
Questura, dove ha riconosciuto il suo aggressore, ha subito sporto denuncia con
il suo avvocato Basilio Brodu. L'acquisizione dei racconti dei testimoni
sentiti nell'immediatezza dei fatti (l'uomo, che avrebbe precedenti specifici
si è allontanato ma è stato identificato da Lapia che ha fornito alla Mobile
una accurata descrizione) sono andate avanti di pari passo con la visone dei
filmati ripresi dal sistema di videosorveglianza dell'area.
Così nella tarda mattinata di ieri gli atti sono arrivati in
Procura e per l'uomo è scattata l'accusa di lesioni. Lapia si dice amareggiata,
sconfortata non solo per l'aggressione subita ma anche per l'ambaradan suscitato
dall'audio e per la strumentalizzazione messa in atto – a suo dire - per
colpirla politicamente. La vicenda, nonostante le durissime prese di posizione
bipartisan del mondo politico, le lascia l'amaro in bocca. «Io non voglio
parlare da parlamentare. Questo - conclude -, è un dettaglio irrilevante anche
se sono sicura che il mio aggressore sapeva chi fossi tanto da avermi insultato
pesantemente dicendomi che ovunque ci fossimo noi si sentiva la puzza. Ora
parlo in qualità di donna. Non è accettabile la violenza, sia essa verbale o fisica,
nei confronti di una donna».
Unione
Sarda
DOPO LE
PRIMARIAS. Gli indipendentisti provano a prendersi per mano Maninchedda: ora un
disegno unitario
I numeri delle Primarias hanno
acceso una miccia nel mondo indipendentista sardo. Niente di ufficiale, ma i
rappresentanti di movimenti e partiti hanno ripreso a parlare, confortati dai
numeri che potrebbero aprire scenari nuovi sui risultati elettorali.
Intanto, chiusa l'esperienza delle
Primarias, per il Partito dei sardi è il momento di guardare avanti con un
mandato chiaro: la Sardegna è una nazione. Per il candidato governatore, Paolo
Maninchedda, «oggi esiste un'area indipendentista, libertaria, democratica,
europeista, tollerante e pacifista, che è autosufficiente elettoralmente, che
ha cultura di governo, che è inclusiva, che è pronta a mettere a disposizione
la propria forza per un disegno unitario di grande, pacifica, legale ma
profondissima rivoluzione sarda».
Il presidente del Pds, Franciscu
Sedda, propone due tipi di strade da intraprendere: «O si fa propria l'affermazione
istituzionale della nazione sarda come mandato di legislatura, chiedendo ai
sardi una ratifica elettorale, o si deve assumere come impegno inviolabile
quello di porre ufficialmente il quesito ai sardi all'inizio della nuova
legislatura, creando un dibattito nazionale e una mobilitazione popolare mai
visti prima in Sardegna». Significa avere una nuova Carta de Logu oppure un referendum
ufficiale che ponga ai sardi il quesito sulla nazione. (m. s.)
La
Nuova
Chiuse
le candidature in 4 per il seggio di Cagliari
La
Noli di Forza Italia per il centrodestra. Frailis per i
Progressisti
di Sardegna
I
5 Stelle puntano sull'ingegnere Caschili. C'è anche Casa Pound con Balletto
SASSARI
Il filo rosso che unisce le
suppletive per la Camera e le Regionali è
sempre più visibile. Le candidature
appena chiuse confermano assetti e
delineano equilibri all'interno delle
coalizioni. Nel centrodestra
serve per misurare il peso dei
partiti. Nel centrosinistra per capire
se c'è una ripresa dopo il crollo di
marzo. E i 5 Stelle testeranno
per la prima volta il voto da forza
di governo.
Il centrodestra. Il
centrodestra presenta la sua
candidata alle suppletive per la Camera.
Daniela Noli, di Forza Italia,
psicoterapeuta e già candidata alle
Politiche del 4 marzo. Ad annunciarlo
il coordinatore Ugo Cappellacci
dopo avere ottenuto il via libera da
Roma poche ore prima. Il deputato
si limita a una dichiarazione
conciliante: «Ho scelto un volto nuovo,
una donna, una figura che
rappresentasse il rinnovamento, il senso di
appartenenza, della competenza per
portare nuova energia in Parlamento
e dare più forza alle battaglie per
la nostra isola».
Ma al di là delle
dichiarazioni di facciata la scelta
della Noli, molto vicina a
Salvatore Cicu, è una decisione che
il coordinatore ha dovuto mandare
giù con qualche fatica. Non solo
perché con Cicu, ma anche con Pietro
Pittalis, i rapporti non sono al
massimo, ma anche perché da Roma è
arrivato l'ok sul nome della candidata,
non su quello di Edoardo
Tocco, sostenuto da Cappellacci.
In mattinata il comunicato di Tocco,
con cui ritirava la propria
disponibilità alla candidatura, segnava il
cambio di rotta da parte dei vertici
azzurri. Via libera alla Noli. Le
ricadute. Resta da capire se la
scelta di un candidato azzurro, segni
anche il via libera ufficioso alla
candidatura di Christian Solinas
come aspirante governatore per il
centrodestra. Inutile sottolineare
come le due consultazioni siano
collegate e gli equilibri tra i
partiti siano il risultato di un
insieme di pesi e contrappesi. Anche
perché indiscrezioni confermano che
in queste ore le quotazioni di
Christian Solinas siano in ascesa
anche in ambienti romani di Forza
Italia.
C'è sempre l'incognita del movimento
creato da Mauro Pili,
Progres e alcuni ex sardisti. Se
dovesse scendere in campo con un
proprio candidato governatore
potrebbe diventare un enorme ostacolo
tra il centrodestra e la Regione. Nel
2014 Pili prese quasi il 6 per
cento dei consensi, e di fatto
consegnò la vittoria al centrosinistra.
5 Stelle. Sul filo della campanella è
arrivato anche il nome del
candidato dei 5 Stelle.
È Luca Caschili, 46 anni, ingegnere
ambientale
specializzato in pianificazione e gestione
territoriale e da un anno e
mezzo assessore tecnico
all'Urbanistica al Comune di Carbonia.
Caschili è tra i soci fondatori della
Comunità La Collina di Serdiana,
che si occupa di recupero di minori a
rischio. Anche in questo caso si
cerca di far lavorare i candidati in
sinergia. Caschili ha avuto
subito l'appoggio dell'aspirante
governatore Francesco Desogus. «Luca
Caschili è un candidato di grande
spessore perché vanta sia una
significativa formazione
professionale che una valida esperienza
amministrativa in uno dei comuni
guidati nell'isola dal Movimento 5
Stelle - spiega Desogus -. Insieme
lavoreremo per dare una nuova
speranza alla Sardegna».
Il centrosinistra. I Progressisti di
Sardegna
avevano giocato d'anticipo e
presentato il giornalista Andrea Frailis
già da alcuni giorni. E di fatto
hanno portato avanti la nuova
politica del centrosinistra. Prove
generali di coalizione regionale.
Con il Pd rimasto sullo sfondo e
l'anima più civica in prima linea,
con candidati di prestigio a fare da
testimonial a questo nuovo corso.
La sfida di Cagliari sarà una sorta
di test per capire quale sarà la
risposta degli elettori a questa
nuova formazione.L'outsider. In corsa
c'è anche Casa Pound. Il candidato è
Enrico Balletto, allenatore di
pallavolo del Sarroch e già candidato
nell'uninominale al Senato in
occasione del 4 marzo. (l.roj)
Pisano:
subisco attacchi quotidiani dal Psd'Az
La
magistrata candidata governatrice: ho querelato chi ha detto che
sono
legata al clan Casamonica
SASSARI
Ines Pisano prosegue la sua marcia
verso la conquista del palazzo
della Regione. La magistrata di Bosa
a capo di una lista civica, con
una forte connotazione femminile e
senza colori di partito, si sente
però nel mirino del Psd'Az. «Io trovo
una cosa molto scorretta che
l'avversario politico venga attaccato
non sui contenuti ma con la
denigrazione». L'ultimo a mandare su
tutte le furie la Pisano è stato
Antonio Moro, presidente del Psd'Az,
che in una intervista alla Nuova
ha detto che si è presentata come candidata
della Lega e ora ha
l'appoggio solo della Destra di
Alemanno.
«Io non ho mai detto di
appartenere alla Lega, e non
appartengo a nessun partito. Il movimento
sovranista di Alemanno, è vero, ha
detto che mi apprezza, come
segretamente hanno fatto tanti altri.
Non accetto che una persona che
sta decidendo di fare politica venga
svilita in questo modo. Sono
vittima di una campagna quotidiana
del partito di Moro, ho presentato
anche querela nei confronti di
esponenti che mi hanno definita velina
rimbalzata da Berlusconi o
addirittura legata al clan dei Casamonica.
Questo non è fare politica. Sono
esterrefatta.
Da uno come Moro,
giornalista, capo ufficio stampa del
Consiglio regionale, mi
aspetterei un altro tipo di
approccio. Per questo ho presentato un
esposto alla presidenza della
Regione. Io non parlo mai degli altri,
neanche quando vengo provocata.
Ognuno ha il suo programma e saranno i
sardi a decidere chi votare».
Messa da parte la questione Psd'Az,
Pisano dice di volersi concentrare
solo sulla campagna elettorale. «Io
sto andando avanti, anche su Facebook
il mio gruppo è cresciuto
tantissimo. Persone che si stanno
immedesimando nel mio progetto. Di
certo non saranno i tentativi di
intimidazione a fermarmi. Sto
lavorando alla lista, ho già
individuato i candidati, ci saranno anche
delusi di altre esperienze politiche,
e le capoliste saranno tutte
donne che hanno la mia stessa visione
della politica e della Sardegna.
Noi vogliamo fare e non criticare gli
altri». (al.pi.)
Toto
elezioni: Desini dal Pds al centrodestra
Le
indiscrezioni sui tanti cambi di casacca previsti in vista del test
del
24 febbraio
SASSARI
Il calciomercato elettorale inizia
col botto. A cambiare casacca è il
consigliere regionale Roberto Desini.
Alle prossime elezioni non si
presenterà più col Partito dei sardi.
Correrà con il centrodestra e in
particolare con il movimento fondato
da Stefano Tunis 20venti. Desini
non ha ancora ufficializzato la sua
scelta, ma non è più un mistero
che l'ex sindaco di Sennori correrà
con il centrodestra. Ci sono due
motivazioni per la sua scelta una più
di principio.
Desini non ha
condiviso la scelta del Pds di andare
da solo alle elezioni. L'altra
molto più pratica e pragmatica. Il
Partito dei sarci ha già deciso di
candidare Ottavio Sanna, ora
assessore ai Lavori pubblici al Comune di
Sassari, e di confermare Piermario
Manca, consigliere regionale
uscente del Pds. Strada quasi
sbarrata per Desini che quindi ha
cambiato casacca. E ha puntato a
destra. La permanenza di Desini nel
Pds è durata poco più di due anni,
perché l'ex sindaco di Sennori era
stato eletto con il Centro
Democratico di Roberto Capelli, e nel 2016
era passato con il Pds di
Maninchedda.
Per raccontarla in termini
calcistici è un po' come passare
dalla Roma alla Lazio.Ma queste
elezioni segnano anche altre discese
in campo con compagini
differenti. Una delle candidature più
inattese è quella del sindaco di
Tempio Andrea Biancareddu che è
pronto a lasciare le fila dell'Udc per
presentarsi con Forza Italia.
Per lui è in realtà un ritorno. C'è
anche, sempre per restare in Gallura,
la candidatura di Matteo Sanna,
una vita in Alleanza Nazionale, con
la lista dei Riformatori. Si parla
di una possibile candidatura con la
Lega per il nuorese Pierluigi
Saiu, che è stato anche coordinatore
regionale dei giovani di Forza
Italia, ma passato da qualche mese
nel partito di Salvini. Per
Fratelli d'Italia molto probabile la
discesa in campo di Marcello
Orrù, consigliere uscente ed eletto
nel 2014 nel Psd'Az.
In campo per
la lista Tunis 20venti ci sarà il
consigliere comunale di Sassari
Giancarlo Carta, vicino a Fratelli
d'Italia.
Unione
Sarda
Quattro
candidati per le suppletive, la corsa è iniziata
Il
centrosinistra conferma Andrea Frailis
M5S:
scelto Luca Caschili, assessore a Carbonia Il centrodestra punta
su
Daniela Noli (FI)
Luca Caschili, ingegnere cagliaritano
di 46 anni, candidato alle
suppletive di Cagliari per la Camera
per il Movimento 5 Stelle, chiude
in serata il cerchio della
competizione del 20 gennaio: sarà una corsa
a quattro. Scongiurato il rischio di
un nuovo strappo, anche il
centrodestra ritrova l'unità e punta
su Daniela Noli, 42 anni,
psicoterapeuta ed ex dipendente di
Forza Italia a Roma.
Noli era già
stata candidata alle politiche del 4
marzo scorso, in seconda
posizione nel proporzionale della
Camera del sud Sardegna. Si presenta
alle suppletive anche CasaPound che
propone il 45enne allenatore di
pallavolo del Sarroch, Enrico
Balletto, anche lui in corsa per il
Senato il 4 marzo. Chiude il gruppo
il giornalista 62enne, Andrea
Frailis che rappresenterà il
centrosinistra sotto il simbolo
Progressisti di Sardegna.
Pentastellati
Caschili, assessore all'Urbanistica
al Comune di Carbonia, dovrà
cercare di riconquistare il posto
lasciato vacante dal velista Andrea
Mura: «Ringrazio il Movimento 5
Stelle per questa opportunità e
affronto la competizione elettorale
con spirito di servizio, mettendo
a disposizione la competenza nel mio
ambito e l'amore che ho per la
mia città e la Sardegna».
Il suo nome era circolato in
occasione delle
regionarie per la scelta del
governatore. Oltre che esperto di
pianificazione territoriale,
l'esponente del Movimento 5 Stelle è
anche impegnato nel sociale: nel 1994
è stato tra i soci fondatori
della Comunità La Collina di
Serdiana, che si occupa di recupero di
minori a rischio, e di cui è tuttora
componente del consiglio
direttivo. Per lui le parole di
incoraggiamento da parte del candidato
governatore, Francesco Desogus: «Un
candidato di grande spessore,
insieme lavoreremo per dare una nuova
speranza alla Sardegna».
Centrodestra
Daniela Noli, psicoterapeuta ed ex dipendente
di Forza Italia a Roma,
è stata scelta nella mattinata di
ieri. Il tavolo nazionale ha trovato
l'accordo e dunque il nome del
candidato per la Camera è stato
confermato in quota Forza Italia. Nei
giorni scorsi il consigliere
regionale, Edoardo Tocco, è stato a
un passo dalla candidatura,
declinata poi per concentrarsi nel
lavoro in Sardegna: «Il mio impegno
prosegue nella mia terra, in
Consiglio regionale e nella mia città,
per continuare le battaglie di questi
anni nella Sanità, nel sociale e
della difesa della categorie più
deboli».
A ufficializzare la scelta
di Daniela Noli è stato il
coordinatore regionale degli azzurri, Ugo
Cappellacci che ha portato
personalmente il nome della candidata in
Corte d'Appello a Cagliari, assieme
agli alleati di Lega e Fratelli
d'Italia. «Dopo aver compiuto
un'attenta analisi della situazione
politica, ho scelto un volto nuovo,
una donna, una figura che
rappresentasse il rinnovamento, il
senso di appartenenza, della
competenza per portare nuova energia
in Parlamento e dare più forza
alle battaglie per la nostra isola».
Il test
Da oggi inizia ufficialmente la
campagna elettorale per il primo vero
test in vista delle elezioni
regionali che si celebreranno poco più di
mese dopo le suppletive. Sarà un
banco di prova un po' per tutte le
forze politiche impegnate al governo
sia nazionale che regionale. Un
appuntamento che oltretutto mette a
dura prova la campagna, corta e
che si accavallerà con quella delle
elezioni regionali.
Matteo Sau
LE
DIFFERENZE. Schieramenti più compatti, ci sono diversi forfait
Sulla
scheda sei nomi in meno rispetto al voto di marzo
Quattro candidati al posto dei dieci
che si sono presentati nel
Collegio uninominale di Cagliari per
la Camera alle politiche del 4
marzo. Diversi gli assenti e in certi
casi, come quello del
centrosinistra, sono cambiati gli
assetti. Infatti, rispetto alle
scorse elezioni, la coalizione si è
unita, portando dentro anche le
componenti di Liberi e Uguali che si
presentarono in solitudine. Il
centrosinistra è unito sotto il
simbolo Progressisti di Sardegna che
ospiterà anche nuovi movimenti come
Rete Futura e Sardegna in Comune
di Federico Pizzarotti.
Alle ultime politiche il collegio fu
vinto dal velista Andrea Mura,
candidato col Movimento 5 Stelle, che
raccolse 60.442 preferenze, pari
al 38,4% dei voti. Al secondo posto
arrivò il deputato, Ugo
Cappellacci che prese 51.318 voti
mentre al terzo posto Luciano Uras,
il candidato di un centrosinistra
ridotto, si fermò a 30.482.
Parteciparono al Collegio, oltre LeU,
Autodeterminatzione, Potere al
Popolo, CasaPound, Il Popolo della
famiglia, Partito comunista e
Partito valore umano. A gennaio si
voterà soltanto per uno dei quattro
candidati che nella scheda saranno
affiancati ai simboli dei partiti
collegati. Il voto non andrà alle
liste, dunque la conta dovrebbe essere molto
più veloce rispetto alle ultime
elezioni. (m. s.)
La
sfida tra i governatori, parte la doppia campagna
Venerdì
il confronto sui trasporti
Per i cinque già in corsa sarà
difficile tenere la barra dritta fino
alla data delle regionali. In mezzo
ci sono le suppletive per il
collegio di Cagliari e, almeno sino
al 20 gennaio, le due campagne
elettorali si sovrapporranno. Il
discorso vale soprattutto per i
candidati di centrodestra,
centrosinistra e Movimento Cinquestelle -
Christian Solinas, Massimo Zedda e
Francesco Desogus - meno per gli
altri due sinora in campo, Andrea
Murgia per Autodeterminatzione, e
Paolo Maninchedda, fresco vincitore
delle Primarias della Nazione.
Gli scenari
Un sesto nome uscirà dalla coalizione
“Sardi liberi” che mette assieme
Unidos di Mauro Pili, Progres e gli
ex sardisti con il consigliere
regionale Angelo Carta e l'ex
presidente del Psd'Az, Giovanni Columbu.
C'è poi l'incognita Ines Pisano, la
magistrata di Bosa in servizio nel
Tar del Lazio, probabile settima
candidata alla presidenza della
Regione se riuscirà a raggiungere
l'obiettivo della raccolta delle
firme necessarie.
Primo confronto
Intanto, un primo test per gli
aspiranti presidenti è già alle porte.
Venerdì 21 dicembre sono chiamati
tutti a parlare di uno dei temi che
più infiammeranno dibattiti e comizi:
quello dei trasporti. L'idea di
organizzare il primo vero confronto è
venuta a Uil Funzione pubblica e
Trasporti. Alle 14.30 al T-Hotel, in
un'assemblea aperta a tutti i
cittadini, Zedda, Solinas, Desogus e
Murgia sono invitati alle domande
dei segretari generali di Fpl e
Trasporti, Fulvia Murru e William
Zonca.
La campagna
Poi arriva Natale, i giorni di festa,
ed entra nel vivo la corsa per
le suppletive. Chi uscirà vincitore
il 20 gennaio, in vista delle
regionali ripartirà, se non favorito,
con una marcia in più per
conquistare la poltrona di Francesco
Pigliaru. Ha tutto da guadagnare
il centrosinistra che,
dall'insediamento di Emanuele Cani alla
segreteria regionale del Pd, non ha
sbagliato un colpo. Se Frailis
vincesse, Zedda potrebbe
avvantaggiarsi notevolmente. Ma il
centrodestra di Solinas è ancora
favorito, mentre il Movimento
Cinquestelle appare in calo, anche se
parte dal grande risultato delle
politiche: le suppletive potrebbero
ridare smalto ai grillini con una
spinta in più per la tornata di
febbraio.
Le liste
Nel frattempo le coalizioni sono già
al lavoro sulle liste da
presentare negli otto collegi e sugli
appuntamenti della campagna
elettorale. Nel centrosinistra, solo
il Pd ha un cronoprogramma già
scandito. In queste ore sarà nominata
la commissione elettorale che si
dovrà occupare delle liste; entro il
28 le commissioni provinciali
elettorali raccoglieranno le
richieste di candidatura; entro il 7
gennaio le assemblee provinciali si
riuniranno per approvare le liste
su base territoriale; e il 10 gennaio
è in programma la direzione
regionale per l'approvazione delle
otto liste provinciali.
Le firme
Nel centrodestra, la Lega, che ha
espresso il candidato governatore,
dovrà raccogliere le firme. Lo farà,
ha già annunciato Eugenio
Zoffili, «tra la gente». Il Carroccio
è anche l'unico partito ad aver
svelato i nomi di alcuni dei
capilista nei collegi. L'ultimo ieri: il
consigliere comunale di Alghero,
Michele Pais, a Sassari. Dopo
l'Epifania, in chiave regionali, è
anche previsto l'arrivo in Sardegna
del ministro dell'Agricoltura,
Gianmarco Centinaio. Prima del 24
febbraio ritornerà anche Matteo
Salvini.
Forza Italia, per voce del
comitato regionale, ha fatto sapere
che «promuoverà liste forti,
competitive, con il pieno
coinvolgimento di tutte le espressioni del
partito azzurro in Sardegna». Anche
il M5s ha il problema delle firme.
Desogus ha già anticipato che il capo
politico Luigi Di Maio inizierà
la campagna nell'Isola da un centro
dell'interno, sempre dopo il 7
gennaio.
Roberto Murgia
-----------------
Federico
Marini
skype:
federico1970ca
Nessun commento:
Posta un commento