Migranti:
Sardegna, niente contributi a strutture che li ospitano
(AGI) - Cagliari, 26 luglio. - In Sardegna le aziende
turistiche beneficiarie di contributi regionali riservati alle micro, piccole e
medie imprese per migliorarne i servizi e riqualificarle non potranno ospitare
migranti per i cinque anni successivi dalla data di concessione delle risorse.
Se lo faranno, il beneficio sara' revocato e dovranno restituire gli incentivi
ricevuti.
E' quanto prevede una norma, passata a voto segreto, che il
Consiglio regionale ha votato stamattina durante l'esame della nuova legge
quadro sul turismo. L'emendamento, proposto da Fi, primo firmatario Antonello
Peru, ha ricevuto 27 voti a favore e 22 contro, grazie a franchi tiratori nella
maggioranza. A chiedere il voto segreto e' stato il capogruppo di Fi Pietro
Pittalis. Obiettivo della norma, secondo il gruppo, e' distinguere fra imprese
che investono in accoglienza turistica e quelle che hanno fatto scelte diverse.
"E' un voto immorale", si e' infuriato il
consigliere di Art.1-Sdp (Sinistra per la democrazia e il progresso) Luca
Pizzuto. "Questa legge contiene un principio razzista. Non la
votero'". "Chiediamo che la maggioranza", ha detto il capogruppo
di Art.1-Sdp Daniele Cocco, "assuma subito l'impegno a presentare una
legge per cancellare la norma appena votata".
"Cofirmeremo qualunque iniziativa per
vanificarla", ha annunciato il capogruppo del Partito dei Sardi,
Gianfranco Congiu. "Rivendico il diritto a non essere tacciato di
razzismo", e' intervenuto il consigliere regionale di Fi Stefano Tunis,
che ha sostenuto la norma contestata. "Mi dissocio da questo voto", e'
intervenuto in Aula il capogruppo del Pd Pietro Cocco. "E' un emendamento
che riduce la liberta' delle persone. E' una cosa indegna, che saremo costretti
a correggere prima possibile". (AGI) Rob
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Federico
Marini
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federico1970ca
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