Sì, abbiamo capito la
tua disperazione nell’attribuire la colpa al complotto di Bruxelles, della BCE,
della Merkel e di Macron; di Renzi, Boschi, la Rackete, la Boldrini, e la fame
di poltrone, le poltrone, le poltrone…; la giaculatoria in sostituzione della
discussione, del ragionamento; una sciatteria di linguaggio ad uso cretini,
incapaci di dare nomi ai fatti, alle cose e alle emozioni e per questo liberate
con l’aggressione; (chi non ha nomi per la sofferenza, allora la agisce… volgendola in
violenza, cit), in cui il linguaggio non era casuale ma annunciatore della
peggiore ideologia.
Eccoli gli ultimi
rantoli di un truffatore di parole, prima ancora che delle cose e della
democrazia che della sua rozzezza e incultura ne ha fatto facile strumento di
corruzione della ragione, della solidarietà e della morale comune di una parte
del Paese. Sfuggito al controllo della regìa che gli regolava i tempi, ebbro di
potere e di mojito al punto che ha gettato via il suo lingotto d’oro, fino a
suicidarsi come ministro, come vice premier, che ha tolto al suo partito
ministri, sottosegretari, portaborse, arrecandogli un danno politico, economico
e di immagine, incalcolabili; l’Autonomia differenziata per le sue regioni del
nord sfumata in vista del traguardo, insieme alla flat tax per i benestanti
delle regioni ricche; persi tutti i vantaggi di una campagna elettorale permanente e
pagata dallo Stato.
Altro che con gli
italiani farete i conti, sei tu che sei atteso dal tuo partito per il
regolamento dei conti. Non ti serviranno rosari, né madonne, i tuoi compari
conoscono il gioco e l’impostura, ma ancor di più il mancato tornaconto.
Giovanni Maria –
Mimmia – Fresu.
Consulente
politiche sociali e immigrazione
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