Oggi ad
"Is Mirrionis" si respirava un'aria decisamente nuova. Non era
atlantista, e nemmeno euroasiatica. Quando sono arrivato al bar, un anziano
cameriere straordinariamente somigliante a Cuperlo, mi ha portato il cappuccino
su cui, invece del solito cuore o della stella, c'era scritto "SI".
Ci siamo scambiati un segno d'intesa, e sono uscito dal bar (intanto alcuni
ragazzotti giocavano con delle freccette, ed il bersaglio erano i baffi di
Massimo D'Alema).
Sono uscito tonificato, ma il mio cuore ha sobbalzato non appena ho visto le centinaia di bandiere del "SI" spuntare, come gigli al sole, dai balconi di via Timavo. La gente mi guardava ed applaudiva, alcuni alzavano il pugno chiuso, altri ancora erano travestiti da Matteo Renzi, col cravattino nero e la camicia bianca. Molte donne avevano la stessa pettinatura della first Lady.
Dal ferramenta (mi ci sono recato per comprare delle tenaglie) si discuteva animatamente dell'articolo 70 della Costituzione, ma era una discussione a senso unico. Tutti erano d'accordo sul testo di legge, l'inserviente aveva addirittura il "SI" tatuato sulla fronte. Anche i senegalesi facevano la loro parte, spiegando a tanti elettori indecisi la necessità di tagliare i costi della politica. Poi tanti banchetti per il SI per tutta via IS Mirrionis sino ad arrivare a piazza d'Armi, ragazzi che distribuivano volantini per il SI al mercato di Via Quirra, il Via Malfidano, in via La Nurra, Via Tolmino, Via Baronia, Is Cornalias in Via Ogliastra... Un famoso barista/picchiatore ha attirato la mia attenzione e si è sollevato la manica della magliettina: sul possente braccio, spiccava un tatuaggio col viso di Gennaro Migliore...
Poi mi
sono svegliato. Nel frattempo i sondaggi davano Trump due punti sopra la
Clinton.
Vincenzo Maria D'Ascanio.
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