Sabato 14
Gennaio dalle ore 20:30 alle 0re 23:00
Cineteca sarda –
Società Umanitaria, Viale Trieste 118, Cagliari.
Primo appuntamento della rassegna di
sonorizzazioni cinematografiche 'UTOPIE'. - INGRESSO LIBERO
Raimondo Gaviano (Svart1) - Elide Sulsenti
sonorizzano "Felfeslik" (52:02) da "Sátántangó" (1994) regia di Bela Tarr, basato sul romanzo "Sátántangó" dello scrittore ungherese László Krasznahorkai.
Raimondo Gaviano (Svart1) - Elide Sulsenti
sonorizzano "Felfeslik" (52:02) da "Sátántangó" (1994) regia di Bela Tarr, basato sul romanzo "Sátántangó" dello scrittore ungherese László Krasznahorkai.
Ma la decadenza, a modo suo, consente di
scorgere l’eccellenza e la bellezza. Noi distinguiamo la luce in quanto vi è
l’ombra, distinguiamo il bianco in quanto vi è il nero. La luce in quanto luce,
da sola, cosa rappresenterebbe? e il Male è necessario quanto il Bene? Si. forse
anche in misura maggiore.
Eh sì, perché sette ore di film in bianco e nero,
in lingua ungherese e con non più di 150 inquadrature totali (una media di tre
minuti l’una, giusto per intenderci), può sembrare una follia, di primo
acchito, anche a chi nella vita ha provato di tutto (cinematograficamente
parlando), a partire dai kolossal del muto da tre ore e passa. E invece bisogna provare, per capire quanto un film di
questa fattura possa regalare.
Sátántangó è un’esperienza intellettuale unica nel
suo genere.
Oltre alla sua connotazione di immane folgorazione estetica, il film ha anche importanti elementi contenutistici: l’abbrutimento dei membri della fattoria collettiva, la loro decadenza spirituale e corporale è l’emblema della fine di un’epoca. Il senso di inutile attesa degli eventi è simbolo di un avvenire incerto e spaventevole.
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Svart1
http:// svart1.altervista.org/
Elide Sulsenti
nata a Catania il 15 luglio del 1999, ha intrapreso, su consiglio della direttrice del coro che frequentava, lo studio del violoncello all'età di 10 anni presso il Conservatorio di Musica "G. P. da Palestrina", dove attualmente prosegue gli studi ed è iscritta all'8º anno di corso.
Ha partecipato a numerose masterclass con docenti italiani ed esteri, come Massimo Polidori, Rocco Filippini, Stefan Popov, Enrico Dindo.
Un grazie alla Società Umanitaria ed al Bar Florio per il fattivo sostegno.
Prima del Live nel foyer della Cineteca verrà offerto un piccolo rinfresco, ci sarà la possibilità di visionare e nel caso comperare i cd ed i vinili degli ospiti del festival ed inoltre poter ammirare i pedali di
Oltre alla sua connotazione di immane folgorazione estetica, il film ha anche importanti elementi contenutistici: l’abbrutimento dei membri della fattoria collettiva, la loro decadenza spirituale e corporale è l’emblema della fine di un’epoca. Il senso di inutile attesa degli eventi è simbolo di un avvenire incerto e spaventevole.
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Svart1
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Elide Sulsenti
nata a Catania il 15 luglio del 1999, ha intrapreso, su consiglio della direttrice del coro che frequentava, lo studio del violoncello all'età di 10 anni presso il Conservatorio di Musica "G. P. da Palestrina", dove attualmente prosegue gli studi ed è iscritta all'8º anno di corso.
Ha partecipato a numerose masterclass con docenti italiani ed esteri, come Massimo Polidori, Rocco Filippini, Stefan Popov, Enrico Dindo.
Un grazie alla Società Umanitaria ed al Bar Florio per il fattivo sostegno.
Prima del Live nel foyer della Cineteca verrà offerto un piccolo rinfresco, ci sarà la possibilità di visionare e nel caso comperare i cd ed i vinili degli ospiti del festival ed inoltre poter ammirare i pedali di
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