Unione
Sarda
TUVIXEDDU.
La Regione invia una lettera alla società di Cualbu dopo l'ultima
sentenza «L'impresa restituisca i soldi» - Trenta giorni di tempo. Il costruttore
ricorre in Cassazione
Quei soldi devono rientrare nelle
casse di viale Trento. Il pasticcio giudiziario di Tuvixeddu non si è ancora
concluso ma la Regione si è già attivata per portare a esecuzione la sentenza
della Corte d'appello di Roma e ottenere dall'impresa di Gualtiero Cualbu la restituzione
del maxi-risarcimento, versato nel 2014 alla società per il blocco dei progetti
edilizi sul colle. Uno stop ai lavori dichiarato invece legittimo dai giudici
romani che, su impugnazione della Regione, hanno annullato il lodo arbitrale
che aveva stabilito a favore della società il pagamento di 77,8 milioni di euro
(lievitati a 83 e 850mila euro con gli interessi
legali).
Il danno arrecato alla Nuova
iniziative Coimpresa è stato limitato dai giudici nella somma di un milione e
205mila euro, calcolando 38.900 euro per 31 giorni, l'intervallo di tempo
decorso tra il primo stop al cantiere (agosto 2006) e l'entrata in vigore del
Piano paesaggistico regionale (Ppr dell'8 settembre).
LA REGIONE «Come avviene in questi
casi abbiamo inoltrato una nota bonaria alla società chiedendo la restituzione
dell'importo dovuto - fa sapere il direttore generale della presidenza della
Regione, Alessandro De Martini - siamo ancora in attesa ma la scadenza dei 30 giorni
si avvicina. Se non pagheranno, saremo autorizzati a rivolgerci al giudice per
ottenere un titolo esecutivo e procedere con il pignoramento. Nel frattempo ci
hanno chiesto un incontro e ascolteremo le loro ragioni, come sempre fa una
pubblica amministrazione. Ma confidiamo che la società si metta nelle
condizione di pagarci: sono soldi pubblici, li dobbiamo avere e ne
rispondiamo».
L'IMPRESA A Coimpresa non resta che
il ricorso in Cassazione. «Sarà presentato a giorni - assicura il figlio di
Gualtiero Cualbu, Giuseppe - sotto il profilo risarcitorio si vedrà, ognuno vanta
crediti e nei gradi di giudizio ancora aperti se ne discuterà: l'ingiustizia commessa
è palese ed enorme e dopo quello che ci è costato non sarà facile fa ripartire
un progetto sul quale abbiamo investito tante risorse e lavoro e che era
pensato per riqualificare e reinserire nel tessuto urbano quei quartieri di via
Codroipo e via Castelli».
Oggi, 18 anni dopo l'accordo di
programma firmato con Regione e Comune, del “progetto di riqualificazione
urbana e ambientale dei colli di Sant'Avendrace” resta la costruzione di soli
due palazzi e l'incompiuta del tunnel per la strada verso via Falzarego.
ENTI LOCALI Una parte del parco
della necropoli ha preso forma negli ultimi anni. Il Comune, come aveva
stabilito il Consiglio di Stato nel 2011 (con una sentenza decisiva che
rafforzando i vincoli aveva bloccato tutto l'investimento immobiliare), pur non
avendo competenza in materia di paesaggio, è uno degli attori dei tavoli di copianificazione aperti con la
Sovrintendenza e la Regione per individuare le fasce di tutela di Tuvixeddu.
«Quando la Regione recepirà le
risultanze di questo lavoro nel Ppr potremo adeguare ilPuc», spiega l'assessora
comunale all'Urbanistica Francesca Ghirra, confermando la volontà di procedere
con progetti di riqualificazione su tutta la zona, come si sta facendo in tutti
gli ambiti urbani.
In realtà per l'assessore regionale agli Enti locali,
Cristiano Erriu, «la palla passa al Comune che deve recepire quanto
sottoscritto e risultato dalla copianificazione nel Puc. Si tratta di un parco
urbano in un contesto metropolitano, il potere-dovere di coordinamento spetta alla
città di Cagliari o eventualmente a quella metropolitana. Ci sono poi altri
strumenti, come quello dell'intesa, per poter intervenire».
Carla Raggio
La
Nuova
Il
consigliere regionale cacciato dal Psd'Az per l'attacco a Salvini
sui
migranti «Le mie parole le avrebbe dovute
pronunciare
Solinas. Ma è rimasto zitto»
Carta:
«Io resto sardista l'espulsione è senza senso»
di Alessandro Pirina
SASSARI
Non ha mai digerito l'alleanza con
la Lega, e ancora meno la scomparsa
dei quattro mori dalla scheda
elettorale a favore del leone alato di
San Marco. Ma è soprattutto la
politica dei porti chiusi e della
pacchia finita di Salvini a farlo
andare su tutte le furie. A fargli
gridare tutta la sua rabbia contro i
vertici del Psd'Az che hanno
voluto stringere il patto con la
Lega. Un duro atto d'accusa, urlato
nell'aula di Consiglio regionale,
che ad Angelo Carta è costato
l'espulsione, o il mancato rinnovo
della tessera che è la stessa cosa,
dal partito a cui è iscritto dal
1988. Carta, è stato
cacciato...
«Finora non ho ricevuto nessuna
comunicazione ufficiale. da
parte di Christian Solinas (il
segretario del partito, ndr).
Sinceramente non vedo il motivo né
di una espulsione né del mancato
rinnovo della tessera. Anzi, il
mancato rinnovo della tessera non
torna perché in teoria le tessere
sono state rinnovate il 30 settembre
2017. Otto mesi fa. È anche vero che
Solinas è da tre anni che non dà
ai sardisti le loro tessere, se le
tiene ben strette, così
all'occasione può dire: non te la
rinnovo. Io comunque aspetto la
comunicazione ufficiale per decidere
cosa fare».
Ma ripeterebbe le
accuse mosse a Salvini, definito da
lei «leader della peggior destra
europea»?«Io ho espresso
semplicemente le mie idee. Io sono d'accordo
con Salvini quando dice che dobbiamo
richiamare l'Europa alle sue
responsabilità, ha tutto il mio
appoggio il ministro dell'Interno
quando sostiene che finora la Ue ha
girato la faccia dall'altra parte.
Ma nei confronti di quei 629 poveri
cristi della nave Aquarius è stato
lui a voltare la faccia dall'altra
parte, arrivando addirittura a
parlare di crociera.
È questo ciò che contesto io, non
l'obiettivo che
Salvini si prefigge. Io mi aspettavo
che queste cose le dicesse un
senatore in carica che rappresenta
il Psd'Az (Solinas, ndr). Invece
nulla. Ma io al suo silenzio non ci
sto».Ha ricevuto solidarietà dopo
la cacciata dal Psd'Az?«Tantissima,
molto più di quanto mi aspettassi.
Sono contento di sapere che le mie
idee le condividono in molti».
A
febbraio si vota per le regionali.
Come vede il Psd'Az: alleato della
Lega o in una coalizione
autonomista?«Per come lo ha ridotto Solinas
il Psd'Az non ha nessuna possibilità
di presentarsi da solo alle
elezioni. Dopo questa scorpacciata
di Lega, dopo che il simbolo è
stato cancellato dalle liste la vedo
dura. Senza dimenticare, tra
l'altro, che nel gennaio 2016
proprio Solinas disse: i sardisti si
riconoscono nel loro simbolo. E
invece non è accaduto nulla di tutto
questo».
Sarà così anche alle regionali?«Le
alleanze vanno discusse con
la base, le sezioni, le federazioni.
Cosa che non è successa, anche
perché non abbiamo più federazioni:
appena Solinas è arrivato le ha
commissariate. È una situazione
assurda: i sardisti oggi non sanno
dove andare».
Ma lei si sente sempre sardista?«Ho
preso la tessera nel
1988, con Mario Melis presidente
della giunta. Dirmi che non posso
fregiarmi del titolo di sardista è
una sciocchezza totale».©R
Spanu:
porti chiusi, è stato un atto disumano
L'assessore
sulla vicenda dell'Aquarius: un totale coinvolgimento
della Ue
per favorire l'accoglienza
CAGLIARI
L'Aquarius è arrivata a Valencia
dopo un'odissea in mare di oltre una
settimana. Un epilogo che sarebbe
dovuto essere diverso. Di questo ne
è convinto l'assessore agli Affari
generali, Filippo Spanu, che da
tempo porta avanti progetti di
integrazione. «Comunque la si pensi, mi
sembra che tenere in mare (spesso
agitato) per 9 giorni centinaia di
persone reduci da ogni sorta di
sofferenze sia un non senso e un atto
inumano - scrive l'assessore sulla
sua pagina Facebook -.
Per il futuro, si deve lottare per avere un
totale coinvolgimento
dell'Europa, certo. Questo potrebbe
avvenire anche con lo sbarco nei
porti più vicini, e un immediato
trasporto aereo nei paesi europei di
destinazione finale secondo principi
di ridistribuzione certi (per
tutti) e di apertura (come è
accaduto grazie al governo socialista
spagnolo. Non certo con Rajoy).
Noi, come sempre, faremo la nostra
parte discutendo con il governo e
l'Europa a favore dell'accoglienza,
l'integrazione e di un lavoro
intenso in Africa per i canali umanitari
e lo sviluppo della cooperazione con
i paesi di partenza. Dobbiamo
imparare tutti a non avere paura di
questi fratelli - ha concluso
Spanu -. E dobbiamo crescere insieme
per scacciare questa paura
L'unica cosa di cui dobbiamo avere
paura, è la paura stessa».
Si discuterà del tema
dell'accoglienza dei migranti e del ruolo
dell'informazione in questo delicato
ambito nel corso di "Nois, la
Sardegna che accoglie", due
giorni di incontri, spettacoli, proiezioni
di film e documentari, in programma
a Cagliari, al Teatro Massimo, il
23 e 24 giugno. È un'iniziativa
promossa dalla Regione in
collaborazione con il Teatro di
Sardegna con l'intento di offrire
spunti di riflessione e un
contributo di idee sul fenomeno dei flussi
migratori.
IGLESIAS.
Ultimi cinque giorni di campagna elettorale in vista del ballottaggio
Settimana
decisiva per la sfida tra Pistis e Usai
Comizi “on the road”, volantinaggio,
incontri con gli elettori.
Saranno giornate intense e decisive
- fino al silenzio elettorale che
scatterà alla mezzanotte di venerdì
prossimo - per i due candidati
alla carica di sindaco che, domenica
prossima, saranno sottoposti al
giudizio degli elettori iglesienti.
Il voto del primo turno, lo scorso
10 giugno, ha stabilito che a
sfidarsi al ballottaggio saranno
Mauro Usai, 29 anni, e Valentina
Pistis, 33: il primo è candidato del
centrosinistra, la seconda del
centrodestra. I due candidati in
corsa per indossare la fascia
tricolore, e prendere il testimone
dall'uscente Emilio Gariazzo, sanno
che non potranno contare sul
sostegno del Movimento 4 stelle,
diventato la prima forza politica in
città.
La decisione è stata
ufficializzata, nei giorni scorsi,
da Federico Garau il quale, con il
suo ruolo di consigliere comunale
(nella sfida tra i 5 candidati a
sindaco è arrivato terzo con 2792
voti) è anche portavoce e referente
cittadino dell'M5S. «Ci siamo
proposti come unica e vera forza di
cambiamento e, in quanto tale, non
sosterremo alcuna delle due
fazioni».
Il perché è altrettanto
chiaro: «Non ci sentiamo
rappresentati da nessuno dei due
candidati, nonostante tra essi ci sia
chi millanti cambiamento e
rinnovamento della città, portando avanti
le classiche logiche e i soliti
volti noti della politica iglesiente.
Eseguiremo una giusta e costruttiva
opposizione. La stessa che farà
capire ai cittadini l'occasione che
Iglesias ha perso per cambiare
veramente».
Intanto, c'è attesa che vengano
sciolte le riserve da parte delle
liste che hanno sostenuto la
candidatura degli altri due aspiranti
sindaci: Progetto per Iglesias e
Iglesias risorge per Carlo Murru e
Sinistra sarda per Asmaa Oug.
Cinzia Simbula
CARBONIA.
Tremila abitanti, progetti urbanistici bloccati e disagi per
i
residenti Rosmarino, tour nel degrado di un quartiere incompiuto
Della città giardino pensata 80 anni
fa, sarebbe dovuto essere un
fiore all'occhiello. Invece il rione
Rosmarino, con i suoi tremila
abitanti, dopo i sogni di gloria di
un ricco Contratto di Quartiere
(un programma di rilancio
urbanistico da 10 milioni di euro) rimasto a
metà, se la passa male. A ricordarlo
sono gli stessi abitanti figli e
nipoti della classe di minatori e
anche un politico, a sua volta
figlio del rione, ex assessore
comunale ed ex manager della
municipalizzata Somica, Giacomo
Guadagnini.
TOUR NEL QUARTIERE Il tour comincia
nella nuova piazza Primo Maggio
fra blocchi di granito in frantumi,
erbacce e canalette dell'acqua
pericolosamente scoperchiate: «Ma
negli ultimi due anni neppure un
intervento rispetto ad opere che
comunque noi eseguivamo - dice
Guadagnini - è stata dimenticata
come le vie assediate dalle erbacce».
Scenario che si nota in varie zone
«a testimonianza - afferma Rinaldo
Serra, pensionato - di interventi a
singhiozzo: cespugli giganteschi
lasciati a fianco ad aiuole rasate a
zero». Sempre in piazza Primo
Maggio nessuna attività nella
ludoteca che l'estate 2016 la nuova
Giunta M5S chiuse perché, spesso
ricordato dagli attuali
amministratori, la Giunta Casti non
avrebbe lasciato i fondi
necessari.
IL CANALE DI GUARDIA Non decolla
neppure la costruzione del nuovo
canale di guardia da un milione
(«Soldi che perderemo», fa notare
Guadagnini) progettato tanti anni
fa: «Lo sappiamo bene noi che il 4
maggio abbiamo subito gli effetti
del nubifragio- rivela Roberto
Repole, titolare di un market -
abbiamo dovuto far pulire di tasca
nostra parte della strada dal
fango».
Alle spalle del market, si
staglia un nuovo impianto sportivo
in eterno collaudo da un anno. È ai
piedi del parco Rosmarino invaso di
erbacce anche ai bordi dei
sentieri: «Almeno quelli - ammette
Sandra Desogus, casalinga -
potevano essere puliti subito».
Guadagnini ricorda pure «i 12 nuovi
alloggi popolari di via La Spezia
finiti da un anno e mai assegnati:
siamo sicuri che il Comune incalzi
Area?».
IL COMUNE L'amministrazione risponde
su tutto. Quanto al diserbo
«esiste un programma che procede a
ritmi serrati - spiega il vice
sindaco Gian Luca Lai - le piogge
eccezionali hanno aumentato il
carico». Sulla piazza, «problema
ereditato ma pronti a intervenire».
Fronte canale di guardia: «I soldi
non sono persi grazie a noi: ha
bloccato tutto chi ci ha preceduto».
E per il parco, «subito i
sentieri, ma il resto in settembre».
Per l'impianto sportivo, «la fine
del collaudo sarà a luglio». Con
Area, infine, «interlocuzioni in
corso».
Andrea Scano
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Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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