giovedì 28 marzo 2019

Marzia Cilloccu: prossima sindaca di Cagliari?


L’Unione Sarda

Marzia Cilloccu, assessora alle Attività produttive, al vaglio del
centrosinistra come sindaca di Cagliari
«Mi candiderò solo se lo vorrà la coalizione»

«Candidata? No, non mi risulta. Sarebbe possibile solo con un'ampia condivisione da parte della coalizione». Marzia Cilloccu, Campo progressista, è assessora comunale alle Attività produttive. Si dice pronta a mettersi in gioco per il dopo Zedda ma solo con l'appoggio di tutti. «Sono a favore di un progetto di squadra. Non basta candidarsi, bisogna creare i presupposti per un Consiglio comunale e una Giunta che lavorino per il bene della città».

Ci sono due candidati alle primarie.
«Le fughe in avanti non mi piacciono mai. Sono per un'assunzione di responsabilità da parte di tutti. Non ci si candida, si viene candidati».
Le primarie sono ancora sul piatto?
«Sono uno strumento efficace se c'è il tempo, ma il tempo stringe. E nel centrosinistra, tranne quelle due fughe, si sta facendo un grande lavoro per dare agli elettori risposte certe».
Come va in coalizione?
«Mi pare ci sia un bel clima».
E dentro Campo progressista?
«Non essendoci più riuniti, ho proseguito con il movimento civico che mi ha sostenuto alle Regionali fatto di persone qualificate e pronte a dare il proprio contributo per il futuro di Cagliari».
Luciano Uras ha proposto Francesca Ghirra e non lei. Le è dispiaciuto?
«Dispiaciuto non è il termine giusto, diciamo che non sono stata informata. Ma il coordinamento di Campo progressista non è solo Luciano Uras c'è anche tutto il movimento con il quale appunto sto lavorando».
Però alla presentazione della candidatura non è andata.
«Avevo già preso un impegno e non ho potuto spostarlo».
Dicono che lei abbia un carattere conciliante.
«È assolutamente vero. E credo che al di là delle parole parlino i fatti e i voti presi alle Regionali».
Qualcuno dice manovrabile.
«Sono molto determinata nelle mie scelte. Non trovo sbagliato ricercare degli equilibri in relazione agli obiettivi, a volte bisogna fare un passo indietro per raggiungere un traguardo condiviso dal gruppo».
Forse intendevano manovrabile dalla politica.
«Sono fuori da questi meccanismi in cui non mi riconosco».
Lei sta guidando un movimento civico, come si colloca in coalizione?
«È una forza in più».
Ma i partiti stanno mettendo al bando le civiche per non disperdere i voti.
«Quando sono le persone a chiederti di poter dare il proprio apporto non ci sono queste preoccupazioni».
Alle Regionali ha preso 1.358 preferenze. Chi l'ha votata?
«Ho un elettorato trasversale, sono persone che mi conoscono non solo per la mia attività politica, ma in contesti familiari, lavorativi, sociali. E questo è ancora più gratificante».
Ha pescato anche nell'elettorato del Pd e e non tutti hanno gradito.
«Penso di aver preso preferenze anche da altre forze politiche della
coalizione, fa parte della condivisione del centrosinistra. Possibile
ci sia stato anche il voto disgiunto».
Sta cambiando partito?
«Io sono ferma».
Dimissioni di Zedda, favorevole o contraria?
«Massimo mi ha onorato di questa delega e io l'ho ripagato con tutto il mio impegno. Rispetto le sue decisioni anche qualora non dovessero essere condivise».
Il progetto di cui come assessora va più fiera.
«I mercatini di Natale e il carnevale: hanno rivitalizzato il centro della città e di Pirri».
Chi vincerà?
«Noi, ovviamente. Squadra che vince non si cambia».

Quest’articolo è stato tratto da l’Unione Sarda del 28.03.2019

Mariella Careddu


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