L’Unione
Sarda
Marzia
Cilloccu, assessora alle Attività produttive, al vaglio del
centrosinistra
come sindaca di Cagliari
«Mi
candiderò solo se lo vorrà la coalizione»
«Candidata? No, non mi risulta.
Sarebbe possibile solo con un'ampia condivisione da parte della coalizione».
Marzia Cilloccu, Campo progressista, è assessora comunale alle Attività
produttive. Si dice pronta a mettersi in gioco per il dopo Zedda ma solo con
l'appoggio di tutti. «Sono a favore di un progetto di squadra. Non basta
candidarsi, bisogna creare i presupposti per un Consiglio comunale e una Giunta
che lavorino per il bene della città».
Ci sono
due candidati alle primarie.
«Le fughe in avanti non mi piacciono
mai. Sono per un'assunzione di responsabilità da parte di tutti. Non ci si
candida, si viene candidati».
Le
primarie sono ancora sul piatto?
«Sono uno strumento efficace se c'è
il tempo, ma il tempo stringe. E nel centrosinistra, tranne quelle due fughe,
si sta facendo un grande lavoro per dare agli elettori risposte certe».
Come va
in coalizione?
«Mi pare ci sia un bel clima».
E dentro
Campo progressista?
«Non essendoci più riuniti, ho
proseguito con il movimento civico che mi ha sostenuto alle Regionali fatto di
persone qualificate e pronte a dare il proprio contributo per il futuro di
Cagliari».
Luciano
Uras ha proposto Francesca Ghirra e non lei. Le è dispiaciuto?
«Dispiaciuto non è il termine
giusto, diciamo che non sono stata informata. Ma il coordinamento di Campo
progressista non è solo Luciano Uras c'è anche tutto il movimento con il quale
appunto sto lavorando».
Però alla
presentazione della candidatura non è andata.
«Avevo già preso un impegno e non ho
potuto spostarlo».
Dicono
che lei abbia un carattere conciliante.
«È assolutamente vero. E credo che
al di là delle parole parlino i fatti e i voti presi alle Regionali».
Qualcuno
dice manovrabile.
«Sono molto determinata nelle mie
scelte. Non trovo sbagliato ricercare degli equilibri in relazione agli
obiettivi, a volte bisogna fare un passo indietro per raggiungere un traguardo
condiviso dal gruppo».
Forse
intendevano manovrabile dalla politica.
«Sono fuori da questi meccanismi in
cui non mi riconosco».
Lei sta
guidando un movimento civico, come si colloca in coalizione?
«È una forza in più».
Ma i
partiti stanno mettendo al bando le civiche per non disperdere i voti.
«Quando sono le persone a chiederti
di poter dare il proprio apporto non ci sono queste preoccupazioni».
Alle
Regionali ha preso 1.358 preferenze. Chi l'ha votata?
«Ho un elettorato trasversale, sono
persone che mi conoscono non solo per la mia attività politica, ma in contesti
familiari, lavorativi, sociali. E questo è ancora più gratificante».
Ha
pescato anche nell'elettorato del Pd e e non tutti hanno gradito.
«Penso di aver preso preferenze
anche da altre forze politiche della
coalizione, fa parte della
condivisione del centrosinistra. Possibile
ci sia stato anche il voto
disgiunto».
Sta
cambiando partito?
«Io sono ferma».
Dimissioni
di Zedda, favorevole o contraria?
«Massimo mi ha onorato di questa
delega e io l'ho ripagato con tutto il mio impegno. Rispetto le sue decisioni
anche qualora non dovessero essere condivise».
Il
progetto di cui come assessora va più fiera.
«I mercatini di Natale e il
carnevale: hanno rivitalizzato il centro della città e di Pirri».
Chi
vincerà?
«Noi, ovviamente. Squadra che vince
non si cambia».
Quest’articolo
è stato tratto da l’Unione Sarda del 28.03.2019
Mariella Careddu
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