Unione
Sarda
CAGLIARI
CAGLIARI-VERSO
IL VOTO. La difesa: «Frasi fuori contesto»
Post
contro l'aborto del candidato grillino. Movimento nel caos.
Alessandro
Murenu contestato. La chat interna: «Io mi vergogno»
«Chiamare
l'aborto “un diritto della donna” è come chiamare la lapidazione femminile “un
diritto dell'uomo”». Il post condiviso su facebook alle 10,32 del 9 aprile da
Alessandro Murenu, ora candidato sindaco grillino, ha messo d'accordo quasi tutti nel Movimento Cinque Stelle. Sui social, nelle chat private,
nelle dichiarazioni pubbliche: è
difficile trovare un grillino che stia dalla sua parte.
Sia
chiaro: anche se Murenu il 16 giugno diventasse sindaco del capoluogo, nulla potrebbe
fare per la legge 194. Ma la sua opinione da martedì pomeriggio, quando il comitato romano
dei Cinque Stelle lo ha scelto come candidato di Palazzo Bacaredda, ha un peso diverso.
Nel
Movimento Ieri la chat Whatsapp degli attivisti cagliaritani era incandescente: «Mi
sta chiamando mezzo mondo per sapere come abbiamo fatto a scegliere una persona che fa
dichiarazioni così. Se non vogliamo finire sul patibolo e con percentuali da prefisso telefonico, consiglio un chiarimento pubblico»,
scrive qualcuno, mentre un altro è più lapidario: «Io non lo voterò, mi vergogno».
Alle 17
di ieri la pagina facebook del candidato non era più disponibile sulla piattaforma
facebook ma, fa notare un suo collega del
Movimento sulla chat:
«Profilo scomparso, come se non lo avessero già scannerizzato fino alla radice».
La
replica. Dunque, messo a conoscenza della
tempesta in corso Alessandro Murenu nel primo pomeriggio ha chiesto al suo ufficio stampa di diffondere un comunicato nel quale spiega: «La legge
194 non si tocca, così come non si torna indietro sui diritti delle persone omosessuali. La mia vita professionale e familiare testimonia
questi valori, anche a difesa dei diritti dei migranti, ma prendo atto che con l'apertura della campagna elettorale si è messa in moto anche la
macchina del fango. La mia vita, la mia professione, i miei rapporti lavorativi e personali parlano chiaramente a favore della
massima tolleranza e rispetto della persona senza alcun pregiudizio.
Sono
state prese alcune frasi a caso e totalmente decontestualizzate. Ma non è la
prima volta che contro i candidati del Movimento la realtà viene stravolta, e
questa ne è l'ennesima riprova».
Nella nota non si fa riferimento alcuno al dibattito interno al Movimento che tuttavia si prepara ad affrontare gli ultimi giorni prima della consegna
della lista elettorale in un clima per nulla sereno.
Gli
uscenti Ieri mattina, ben prima che la bufera
sulla legge 194 agitasse gli animi, Pino Calledda annunciava al telefono che non si sarebbe ricandidato come consigliere comunale. «Non
sarò nella lista di Murenu perché non lo conosco e non so quale sia la sua idea di Cagliari. Accetto
il risultato e la decisione dello staff che ha preferito la sua candidatura
alla mia, ma devo fare una riflessione per capire quel che sta accadendo anche
all'interno del Movimento».
Maria
Antonietta Martinez, candidata sindaca grillina nel 2016 e consigliera comunale
negli ultimi tre anni, quasi certamente resterà fuori. «Non ho ancora deciso,
se non ci fossero altri candidati e si decidesse che sono utile per raggiungere
il miglior risultato possibile allora darei la mia disponibilità. Altrimenti
no».
Mariella
Careddu
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Federico
Marini
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