del
centrosinistra a Cagliari
«Perché
ho vinto? Sono riuscita a fare squadra»
«Ho
vinto le primarie perché la mia era una candidatura plurima, sostenuta da tutti
i partiti della coalizione». Francesca Ghirra, candidata sindaca del
centrosinistra a Cagliari, ora ci crede davvero. Ha battuto gli avversari in
casa e si prepara alla sfida di giugno contro il candidato del centrodestra
Paolo Truzzu (FdI). «Credo la gente abbia visto in me una guida affidabile».
Cosa le
hanno insegnato le primarie?
«Che
facendo squadra si vince».
Cilloccu
e Lecis Cocco Ortu non l'hanno fatta?
«Non
so, era difficile capire come stavano governando le proprie campagne».
Come sono
i rapporti tra voi?
«Ottimi.
Abbiamo festeggiato tutti insieme».
Erano
auguri sinceri?
«Mi è
sembrato di sì».
Potrebbero
avere un posto nella sua squadra?
«Credo
di sì, ma sono ragionamenti che dovremo fare con la coalizione».
Ha avuto
il sostegno della maggior parte degli amministratori uscenti. Perché?
«Mi
hanno vista come garante della prosecuzione di un percorso avviato insieme».
Chi
confermerebbe in giunta?
«Zedda
ha costruito una squadra forte, credo che le riconferme o le novità saranno
determinate dal risultato elettorale».
Molti del
Pd hanno votato lei. Se lo aspettava?
«Sì».
Cilloccu
aveva detto di avere il sostegno dei dem più autorevoli.
«Il
Pd è un partito composito e articolato».
Chi
mancava domenica allo spoglio in via Emilia?
«Mi
pare nessuno: chi doveva esserci c'era».
Domenica
ha avuto 2.800 voti. Per vincere a giugno ne serviranno almeno 40.000.
«Dovremo
valorizzare ogni partito e ogni lista».
Le è
dispiaciuto che Zedda non l'abbia sostenuta pubblicamente prima del voto?
«Ha
fatto bene a mantenersi garante delle primarie come altre figure politiche di
rilievo».
Il
risultato è stato un bene o un male per la coalizione?
«Credo
non lasci margini a frizioni. Ripeto: a spoglio finito il clima era molto
bello».
Nessuno
col mal di pancia?
«Spero
di no».
Ha detto
di voler allargare la coalizione. A chi?
«A
una parte della squadra del 2011, ad alcuni della maggioranza uscente e alle
civiche che si stanno costituendo del mondo democratico e progressista».
I tre
punti chiave del programma?
«Riqualificazione
urbana, inclusione sociale e valorizzazione di Cagliari città d'acqua».
Da cosa
inizia la campagna elettorale?
«Dalla
definizione di programma e liste».
Nelle
periferie servirà un impegno maggiore?
«Si,
non bisogna trascurare nessun quartiere e nessuna persona».
Il porta
a porta è stato un flop?
«Non
parlerei di flop, quando entrerà a regime con i dovuti correttivi la città ne
avrà un grande vantaggio».
Non ha
paura che la penalizzi alle elezioni?
«Credo
che quanto fatto non possa essere giudicato solo in base a un nuovo servizio
non ancora strutturato a pieno».
Il
centrodestra ha più liste di voi?
«Generalmente
sì, spero riusciremo a comporre un numero di liste che porti a un buon
risultato».
Qualche
possibilità di vincere al primo turno?
«Sarebbe
molto bello».
Teme più
Paolo Truzzu o l'astensionismo?
«Di
solito alle Comunali c'è una buona partecipazione».
Dopo
l'Alter Nos donna sarà l'anno della sindaca?
«Speriamo
di sì».
Mariella
Careddu
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Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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