Unione
Sarda
Elezioni,
presentati al Tar 14 ricorsi
Contestata
l'adesione tecnica di alcuni consiglieri a sette partiti
CAGLIARI
Venti
consiglieri regionali su sessanta sono a rischio. Eletti il 24 febbraio, i loro
seggi sono messi in discussione da ben 14 ricorsi presentati al Tar e che
saranno discussi dai giudici amministrativi mercoledì 12 e mercoledì 26 giugno. Il caso richiamato più volte è quello dell'adesione tecnica di alcuni
consiglieri della scorsa legislatura,
che avrebbero permesso a 7 partiti (Lega, Sardegna civica, Fortza Paris, Sardegna in Comune,
Futuro Comune, Noi la Sardegna
che hanno conquistato almeno un seggio, più Energie per l'Italia, rimasta invece all'asciutto) di
presentarsi alle elezioni senza
raccogliere le firme.
Secondo
i ricorsi, dovrebbero essere esclusi gli otto consiglieri del Carroccio, poi
Roberto Caredda di Sardegna civica e Maria Laura Orrù di Sardegna in Comune. Con l'escamotage dell'adesione tecnica «c'è stata un'evidente alterazione delle elezioni», è
scritto nel ricorso presentato insieme dai candidati Antonio Gaia e Pierfranco
Zanchetta dei Cristiano popolari socialisti e Marzia Cilloccu di Campo
progressista. Ma anche dal primo dei non eletti per Fi nel collegio di
Cagliari, Edoardo Tocco, dall'elettore Pietro Cicu, dalla candidata pd Maria
Paola Curreli, dagli ex capigruppo di Leu e del Pd, Luca Pizzuto e Pietro
Cocco.
La stessa
contestazione è stata sollevata dall'ex capogruppo del Psd'Az e non rieletto
Gaetano Ledda, e dall'ex presidente della commissione sanità il socialista
Raimondo Perra. Gli altri ricorsi invece hanno come punto di forza la diversa attribuzione
dei seggi rispetto a quelli
assegnati da legge a ciascuno collegio elettorale. In
questo caso, è l'avvocato Sebastian Cocco, candidato della lista Sardegna in Comune
a Nuoro, a sostenere che «è stata commessa una sperequazione ai danni dei
collegi di Nuoro, dell'Ogliastra e del Sulcis».
C'è
poi il ricorso presentato dall'ex consigliere del Pd Antonio Solinas, che non è
stato rieletto nel collegio di Oristano, incentrato soprattutto su un difetto
di rappresentatività territoriale e mette in discussione l'elezione dei
compagni di partito Valter Piscedda, Salvatore Corrias e Gigi Piano.
A
essere messo in discussione è anche il seggio dei Riformatori ottenuto a Oristano
con Alfonso Marras, contestato da Ivan Piras, primo dei non eletti di Fi a
Cagliari, e dal candidato dell'Uds Nello Cappai. Infine, c'è il ricorso
presentato da 25 elettori, patrocinati dall'avvocato costituzionalista Andrea
Pubusa: «Le elezioni devono essere annullate per incostituzionalità di una legge oscura e irragionevole dal voto disgiunto al
premio di maggioranza, dall'esclusione
di alcuni candidati presidenti agli esagerati sbarramenti imposti ai partiti»
(ua)
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Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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