Secondo quanto riportato dal settimanale “Der Spiegel” e
ripreso dalla stampa greca, con il settimanale “Nea Selida” il governo di Atene
sarebbe pronto ad avviare nei confronti del paese una campagna per la
rivendicazione dei risarcimenti di guerra. Nell’articolo, titolato "La
Grecia rivendica 280 miliardi di euro dalla Germania”, il giornale spiega che
finché la Grecia dipendeva dal sostegno finanziario dell'UE, Alexis Tsipras
aveva evitato di aprire la questione. Adesso, completato il programma di
aggiustamento, il governo ha deciso di assumere le iniziative pertinenti.
Non è un caso infatti che le due più alte cariche dello
Stato greco, il Presidente della Repubblica Prokopis Pavlopoulos e il primo
ministro Alexis Tsipras negli ultimi tempi abbiano fatto riferimento ai
risarcimenti di guerra che la Grecia rivendica dalla Germania. La lunga contesa
dovrebbe partire nel mese di novembre. Il giornale tedesco, ha posto
l’argomento “degradandolo” ad una mera richiesta elettorale.
Infatti, secondo la rivista, se la richiesta dovesse venire
accolta, farebbe guadagnare molti voti ad Alexis Tsipras in vista della
prossima tornata elettorale dell’ottobre del 2019. La richiesta dei
risarcimenti per i debiti di guerra, in realtà, non è solo una richiesta
politica ma rappresenta un Dovere civile e morale per un paese che ha subito
l’occupazione nazista nonostante venga puntualmente respinta dalla Germania
che, a suo dire, non vede alcun fondamento giuridico e morale, in una simile
richiesta.
La procedura, che si
articola in tre fasi, si avvierà in questo modo. Per prima cosa, il Parlamento
greco ratificherà una relazione in cui si afferma che la Grecia ha diritto a
269,5 miliardi di euro di riparazioni dalla seconda guerra mondiale. Tale importo viene aggiunto al
prestito di occupazione di 10,3 miliardi di EUR sulla base di calcoli
effettuati a partire dalla fine del 2014. La relazione è pronta da agosto 2016
ma non è mai stata utilizzata dal momento che il paese era sotto tutela
finanziaria.
Successivamente, nella seconda fase, la Grecia porrà la
questione ad un livello più alto: nazionale, in Germania, europeo sollevandola
davanti al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e internazionale davanti
all'ONU.
Nella terza fase, la Grecia prevede di chiedere alla Germania il pagamento delle trattative per il risarcimento di guerra. Da parte sua, tuttavia, il governo tedesco dovrebbe respingere la richiesta. Già in passato ha chiarito che la Grecia non ha il diritto legale di richiedere un risarcimento per la seconda guerra mondiale. Ma secondo alcuni avvocati greci, questo rifiuto tedesco può aprire la strada ad un ricorso davanti alla Corte internazionale di giustizia dell'Aia.
Di
Daniela Sansone.
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