Unione
Sarda
Matta
dice sì al Pd: «Pronto a candidarmi per il centrosinistra». Comunali, svolta a
sorpresa nella coalizione a caccia del nome giusto per il
dopo Zedda. Lungo colloquio col segretario Cani Tiepido Marcialis. Uras: ora le
primarie
Il loro colloquio fitto in un caffè
di Sant'Avendrace, ieri pomeriggio, non è passato inosservato: cos'avevano da
dirsi, per quasi due ore, il segretario regionale del Pd Emanuele Cani e il
giornalista Paolo Matta, volto noto di Videolina (sia per il suo impegno nel telegiornale
sia per le tante dirette, tra cui - dal 1985 - quelle per Sant'Efisio e undici
anni fa quella per la visita di Benedetto XVI nell'Isola) e firma de L'Unione
Sarda per quanto riguarda le tematiche religiose? A domanda diretta, Matta confessa che Cani gli ha chiesto la disponibilità a candidarsi a sindaco di Cagliari sotto le insegne del Pd, e ammette di essersi detto «disponibile a costruire un percorso».
Percorso non breve, a due mesi dal
voto e con poche settimane per definire le liste. Tramontata l'ipotesi Piero
Comandini (il cui nome, ha detto qualche giorno fa il segretario cittadino
Nicola Montaldo, «non risulta sul tavolo delle possibilità») il Pd è alla
ricerca (frenetica?) di una o più figure da proporre alla coalizione, il cui prossimo
incontro (rinviato quello inizialmente previsto per ieri) è fissato per lunedì
prossimo.
Società
civile. La linea del Pd per le prossime amministrative è stata dettata dal segretario
nazionale, Nicola Zingaretti: aprire alla cosiddetta società civile. In questo
quadro, Paolo Matta sarebbe una delle persone di cui è stata sondata la
disponibilità a candidarsi a sindaco di Cagliari, nella speranza di trovare una
sintesi fra le varie forze del centrosinistra ed evitare il passaggio insidioso
delle primarie. A suggerire al segretario regionale il nome del giornalista
sarebbe stato Andrea Frailis, eletto deputato alle suppletive di tre mesi fa e per
anni suo collega a Videolina.
Matta, 65
anni, nel quinquennio 1985-1990 (sindaco Paolo De Magistris) fu consigliere
comunale, eletto da indipendente sotto le insegne della Dc: esponente rilevante della
cultura cattolica cagliaritana, tre anni fa si era candidato a
sindaco a capo di una lista civica, “La quinta A”, ottenendo il 2,5 per
cento delle preferenze. In quella campagna elettorale non risparmiò
critiche all'indirizzo di Zedda che poi, si ricorderà, ottenne la
rielezione al primo turno. Non solo:
al primo posto fra le priorità indicate a Cani da Matta ci sarebbe la «ricucitura
del dialogo tra Palazzo e territorio». Il che equivale a dire che
quel dialogo, durante le ultime esperienze amministrative, si è logorato.
Insomma, la candidatura di Matta non sarebbe esattamente all'insegna della
continuità.
Le
reazioni. Sarà il nome giusto per compattare il centrosinistra? Luciano Uras, di Campo progressista, frena: «Credo che sia inevitabile fare le primarie. Paolo Matta è una persona di cui ho stima e considerazione, ma in campo ci sono tanti candidati, tutti validi, ciascuno espressione di un diverso orientamento. Anche da parte del Pd, peraltro, con Matteo Lecis Cocco Ortu. Poi ci sarebbe Anna Maria Busia per Centro democratico e +Europa, Francesca Ghirra per Campo progressista, che si intreccia con un'ipotesi Marzia Cilloccu».
Yuri
Marcialis, di Sardegna in Comune, è perentorio: «Per noi il candidato (o la
candidata) deve avere due caratteristiche-chiave. Una è la continuità: pur non
essendo stato assessore o consigliere deve riconoscersi nell'esperienza
amministrativa delle ultime due consiliature. L'altra è l'appartenenza alla
nuova classe dirigente politica che si è formata in città negli ultimi otto
anni. Si potrebbe derogare a una delle due caratteristiche, per me fondamentali,
solo in presenza di un candidato dal gradimento davvero ampio».
Marco Noce
Articolo
tratto da “L’Unione Sarda” del 13.04.2019
dal gradimento
davvero ampio».
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