venerdì 10 novembre 2017

Chi è causa del suo mal pianga se stesso. La bizzarre vicende del delegato coloniale Pigliaru.


Allora, più o meno è questa la questione. Un giorno scopri che quello del piano di sotto ti ha fregato la corrente per trent'anni. Allora vai, gli suoni il campanello, e cerchi di spiegargli che questo non va bene e che ti deve ridare tutti i soldi che ti ha rubato. Lui, che è molto più grosso di te, anche senza tirarti una testata in faccia (nonostante vada di moda) ti dice che ti restituirà i soldi che gli chiedi.

O forse la metà.

O forse molto meno.

Vabbè - pensi - meglio poco che niente.

Però lui, che non è proprio un gentiluomo, al momento di portarti gli spiccioli che ha racimolato dal cassetto, ti porta anche un foglio e una penna. C'è scritto che se vuoi avere quegli spiccioli devi rinunciare a pretendere qualsiasi altra cosa, lasciargli il tuo parcheggio, rinunciare a riavere la cantina che ti ha occupato, pagarti da solo le spese di condominio e contribuire a pagare la sua tassa sui rifiuti.

E tu cosa fai? Firmi.

Allora ti prendi il sacchetto con gli spiccioli, corri a casa, esulti con tua moglie e i tuoi figli, li porti a cena fuori e gli racconti che sei un tipo che si fa rispettare. Però non hai più la cantina nè il parcheggio, e il condominio lo paghi tutto da solo.  In più ti si ammucchiano anche le cartelle delle tasse rifiuti, perchè oltre alle tue devi contribuire a pagare pure le sue, così come hai firmato.

Allora una bella mattina, dopo che tutta la famiglia ti prende in giro per la fregatura che ti hanno rifilato, ti indigni e suoni il campanello al tizio del piano di sotto, e protesti per l'obbligo di contribuire alla sua tassa rifiuti, perchè hai già dato troppo.

L'energumeno ti guarda, sorride, ti fa vedere il foglio firmato da te, e poi ti sbatte la porta in faccia. Ecco, Francesco Pì, non è che adesso torni a casa e fai la lacrimuccia.  D'accordo, quello sarà pure un disgraziato e un imbroglione, però tu hai la tua bella responsabilità. E allora per una volta, solo per una volta in tutta questa brutta storia, abbi coraggio:  prenditi le tue responsabilità!

Di Pier Franco Devias

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