lunedì 30 ottobre 2017

Rassegna stampa 30 Ottobre 2017

Unione Sarda

L'esercito degli stagionali in fila per un sussidio L'80% dei lavoratori turistici richiede l'assegno di disoccupazione.

Agli inizi di novembre, dice, «ci aspettiamo di nuovo il finimondo». Sergio Arnò, direttore dell'ufficio per l'impiego di Olbia e Palau, è trafelato come un soldato nel pieno della battaglia. Dopo la prima ondata di stagionali del settore turistico decisi ad avviare in tempi record la richiesta del sussidio di disoccupazione, a giorni arriverà la replica. E qui, nell'ufficio di via Romagna del capoluogo gallurese così come nella succursale - dodici operatori in tutto che hanno sbrigato 2.133 pratiche (i cosiddetti patti di servizio: con la domanda di disoccupazione l'utente si impegna nella ricerca attiva di un lavoro) soltanto nelle prime tre settimane di ottobre – si preparano a fronteggiare l'assalto.

BIVACCHI NOTTURNI Perché di assalto si tratta. Adesso gli utenti cominciano a mettersi in fila alle sette del mattino (l'apertura alle 8,30), ma fino alla scorsa settimana la folla stazionava davanti agli uffici già alle due di notte (alcuni dotati di brandina), tanto che molti - per inventarsi un lavoro, comprensibilmente - hanno pensato di stare in attesa anche a nome e per conto dei poco mattinieri, un servizio pagato va da sé.

CONTRATTI A TERMINE È l'altra faccia della stagione turistica più felice, in Sardegna, dal 2009 a oggi. In un settore che conta 100 mila occupati, ben l'80 per cento ha contratti a termine, e come la stagione finisce (quest'anno si è prolungata di un mese) la categoria degli stagionali si riversa agli sportelli dell'ex ufficio di collocamento. Rispetto al passato, però, le file sono più lunghe perché intanto il numero degli occupati nell'Isola è cresciuto (28.395 i soli contratti a tempo determinato stipulati fra aprile e giugno), e poi perché il sistema della Naspi (la nuova indennità di disoccupazione) prevede che ogni lavoratore che fa domanda per l'assegno venga inserito, dopo un lungo colloquio con l'operatore, in un percorso di ricerca di un nuovo lavoro. «Si fa anche una sorta di preorientamento per capire se l'utente ha necessità di seguire un corso di formazione, spiegargli come si fa il curriculum e come presentarsi nel modo migliore alle aziende», spiega il direttore dell'ufficio di Olbia.

FOLLA NERVOSA E i tempi per ogni colloquio, è evidente, si allungano. Mentre fuori la fila cresce e diventa sempre più nervosa. «Ci sono stati diversi episodi di intemperanza, anche per questo – spiega Sergio Arnò - abbiamo chiesto la presenza delle guardie giurate». È che i turni d'ingresso sono autogestiti dagli utenti stessi: chi prima arriva, prima passa.

LA LISTA «Quando apriamo l'ufficio ci consegnano la lista e noi, per questioni di sicurezza anche perché gli uffici sono piccoli, facciamo entrare per gruppi di venticinque. È a questo punto che, spesso, succedono problemi». Ma le file di stagionali non sono solo in Gallura, terra che più di altre in Sardegna vive di turismo (nel 2016 Olbia, con 10 mila domande registrate dall'Inps, era seconda solo a Rimini come numero di assegni di disoccupazione). C'è ressa a Sassari (i precari di Alghero) e nel Nuorese.

GLI APPUNTAMENTI «Noi non abbiamo i bivacchi notturni, ma anche a Nuoro stiamo lavorando a pieno ritmo e a Tortolì c'è un assalto», dice la direttrice Gina Piras. A ottobre, nel capoluogo di provincia, sono stati firmati 521 patti di servizio, nel centro per l'impiego di Lanusei (che comprende Tortolì) 655. «Per evitare la calca, a tanti altri abbiamo fissato l'appuntamento a novembre. Abbiamo cercato fin da subito di spiegare che per avviare la Naspi basta dichiarare di essere disoccupati al patronato o all'Inps, qui anche online, per poi essere chiamati nei nostri uffici in un secondo momento. C'è chi l'ha fatto, ma i più hanno scelto lo stress della fila».

IL CODICE INPS Nel sud dell'Isola la folla di stagionali arriva a giugno con gli insegnanti e a ottobre coi lavoratori del turismo. «Tantissimi hanno fatto la richiesta di Naspi online, col codice Inps - dice Gonaria Carta, direttrice dei centri per l'impiego di Cagliari e Muravera -. È una modalità utile per abbattere la ressa dei primi giorni ma, se in città molti preferiscono utilizzare il web, a Muravera invece nessuno ha il codice Pin». Adesso ci si aspetta la folla dei contratti chiusi a ottobre. E mentre molti impiegati verranno trasferiti per qualche giorno in Gallura da tutta la Sardegna, la direzione dell'Agenzia per il lavoro ha parlato con Inps e patronati. Piera Serusi

Le testimonianze dei precari sardi
Stipendio sicuro per quattro mesi Poi solo incertezze

Shira Madeddu ha finito la stagione allo Spinnaker village di Oristano
il primo ottobre, ma quest'anno non chiederà il sussidio di
disoccupazione. «Per la prima volta dal 2010 - puntualizza con un
sorriso - e spero davvero che la mia vita da precaria stagionale sia
finita». È stata assunta da un'azienda di Verona che opera nel settore
alberghiero. «Lavoro da casa: studio le tariffe online per hotel di
tutta Italia. Ho un buon contratto, anche se a tempo determinato»,
spiega mentre la figlia di tre anni gioca accanto alla scrivania in
soggiorno.

STORIE DIVERSE È un esercito senz'armi, quello degli stagionali del
turismo in Sardegna. Gente che lavora da maggio a settembre
(quest'anno si è tirato fino a tutto ottobre) e poi viene di nuovo
risucchiata dentro il magma dei dati sulla disoccupazione, statistica
(va detto) spesso drogata dal mercato del lavoro nero. Storie le più
diverse, tra chi decide di aspettare il prossimo contratto, chi
nell'attesa si dedica alla famiglia, chi prende la valigia e parte
lontano e chi, invece, tenta la via delle nuove opportunità. Come
Shira, 31 anni, di Oristano, mamma di una bimba, una laurea in scienze
del turismo, un'esperienza di sette stagioni nell'ufficio booking e
alla reception dello Spinnaker e una volontà di ferro nel frequentare
corsi di formazione durante l'inverno. «L'aggiornamento è fondamentale
per chi, come noi, è sul mercato del lavoro. Io ho sempre frequentato
i corsi e lo scorso inverno ho vinto una borsa di studio dell'Ebts
(l'Ente bilaterale del turismo, ndr ) per un master di digital
marketing all'Istituto europeo del design di Cagliari. Ho fatto tanti
sacrifici, ma ce l'ho fatta.

Ecco, la possibilità di crescere, di
migliorare la propria professionalità esiste e va colta perché i
corsi, anche organizzati dalla Regione, ci sono». Il lavoro,
puntualizza Shira Madeddu, «impone la formazione continua». Adesso ha
un impiego che la appassiona. «Mi sarebbe piaciuto avere questa
opportunità da un'azienda sarda. Ma non è possibile perché in Sardegna
non si fanno le tariffe dinamiche: qui c'è un listino prezzi fisso,
alta stagione e bassa stagione. Altrove, invece, i prezzi cambiano
velocemente e il mio compito è quello di dire agli albergatori: per
essere competitivo e massimizzare i profitti applica questa tariffa».
SCELTA OBBLIGATA A Luana Musu, invece, il contratto scade domani.

Quarantatré anni, di Assemini, vive a Chia e ha un impiego stagionale
di vice governante all'hotel Costa dei fiori di Santa Margherita di
Pula. «Adesso farò domanda per l'assegno di disoccupazione ma credo
che, per una questione di dignità, a tutti noi precari piacerebbe
poter lavorare sempre». Ha una figlia di 12 anni, adesso farà la mamma
a tempo pieno. «D'estate io e mio marito, anche lui lavoratore
stagionale, facciamo i salti mortali. Meno male che ci aiutano i nonni».

LAVORO E FAMIGLIA Nicola Vacca ha fatto tutta la stagione al Costa dei
fiori. «Lo scorso anno, invece, non ho lavorato: mio figlio è nato a
giugno e, mentre mia moglie è tornata in ufficio, io ho preferito
stare a casa col bambino». Chef 40enne, vive a Iglesias e fino al 2014
ha lavorato nel ristorante di famiglia a Portoscuso. «Oggi il sistema
funziona male. Credo che, con i giusti incentivi all'occupazione e
politiche più accorte, in Sardegna il turismo potrebbe dare lavoro
tutto l'anno».

In attesa di tempi migliori anche lui chiederà
l'assegno di disoccupazione. «Mi rivolgo all'ufficio di Iglesias dove
succede pure che le nostre domande vengano superate dalla priorità
accordata agli operai in mobilità dell'industria. Perché non fare la
domanda online? Perché la pratica non va mica più veloce».
P. S.

L'agenzia avverte: «Non sempre è necessario venire agli sportelli» -
L'Aspal prova a snellire le procedure

In vista del nuovo assalto previsto per le prime settimane di
novembre, la direzione dell'Aspal (l'agenzia sarda per le politiche
attive del lavoro) ha incontrato i vertici dell'Inps regionale. «Un
incontro necessario per concordare procedure più snelle con una
comunicazione più efficace», spiega il direttore generale Massimo Temussi.

È necessario, sottolinea, «far capire agli utenti che, per avere le
schede anagrafiche personalizzate (una sorta di biografia del
lavoratore stagionale necessaria perché richiesta dall'azienda che ti
assume ndr ) non è necessario recarsi al centro per l'impiego». Almeno
non in un primo momento. Se i colloqui per preparare la scheda e
stipulare il patto di servizio possono essere fatti per appuntamento -
spiegano i dirigenti degli uffici per l'impiego -, per avviare la
domanda di disoccupazione (la richiesta di Naspi va fatta entro 68
giorni dalla fine del rapporto di lavoro) basta presentare la semplice
dichiarazione di immediata disponibilità. Una comunicazione che, viene
puntualizzato, può essere fatta all'Inps (anche online, con il codice
Pin) o allo sportello di un patronato.

Per cercare di fronteggiare le prossime file davanti agli uffici per
l'impiego, l'Aspal sta mandando giusto in questi giorni ai Caf di
tutta la Sardegna una lettera per chiedere più collaborazione in vista
di uno snellimento dell'iter delle domande. «Fatta la richiesta -
spiegano dall'agenzia per il lavoro -, solo successivamente è
necessario completare le procedure sottoscrivendo il patto di servizio
entro 15 giorni dalla domanda. Va ribadito che la Naspi può essere
richiesta anche senza la scheda anagrafica rilasciata dal centro per
l'impiego: pertanto non è necessario recarsi più volte allo
sportello». ( p.s.)

La Nuova

I pastori ci ripensano Stop alla manifestazione - la protesta si ferma
di Claudio Zoccheddu

SASSARI
Poche righe, partorite dopo una notte di pensieri e contatti tra i
comitati che formano il Movimento dei pastori, per dire che il 31
ottobre non ci sarà alcuna manifestazione. Almeno per il momento. I
pastori hanno deciso di "congelare" la grande invasione che avrebbe
dovuto paralizzare Cagliari alla vigilia della festa di Ognissanti. La
decisione è arrivata dopo l'incontro con il prefetto di Cagliari e
dopo aver ricevuto garanzie precise sulla proclamazione dello stato di
calamità naturale dovuta alla siccità da parte del prefetto Tiziana
Costantino, che sarà la portavoce delle istanze che arrivano dagli
allevatori sardi al ministero delle Politiche agricole e al ministro
Maurizio Martina. Il comunicato.

Ieri mattina è arrivata la conferma
dello stop: «Il Movimento Pastori Sardi prende atto dell'impegno del
prefetto Tiziana Costantino di far pressione presso il ministero
dell'Agricoltura per accelerare la pubblicazione sulla Gazzetta
ufficiale della declaratoria per la siccità - scrivono i
rappresentanti del Movimento - e decide si sospendere momentaneamente
la manifestazione prevista per il 31 ottobre. Nel contempo conferma,
però, l'incontro già organizzato in Consiglio regionale con i
capigruppo e con il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau,
fissato per lo stesso giorno». Una delegazione dei pastori, dunque,
sarà a Cagliari martedì ma non occuperà strade e piazze. I portavoce
del Movimento saranno ricevuti in Regione per fare il punto della
situazione e, probabilmente, per chiarire il legame tra il pagamento
del "bonus foraggio" e il saldo dei contributi dell'Inps.

La Regione. La posizione è stata ribadita dall'assessore dell'Agricoltura, Pier
Luigi Caria: 45 milioni di euro pronti a essere distribuiti, nessuna
richiesta del documento unico di regolarità contributiva (Durc) ma
nemmeno alcuna deroga sulle verifiche dell'Inps che si faranno anche
perché non sono mai state sospese nemmeno per i risarcimenti alle
vittime di eventi tragici come i terremoti. Il messaggio della
Regione, poi, conferma i numeri a disposizione dei pastori: 13 euro
per ogni capo. Le reazioni. Ovviamente non tutti i pastori hanno
accolto di buon grado le decisione di concedere altro tempo alla
classe politica e di attendere prima di ritornare in piazza.
Nonostante la decisione del Movimento sia arrivata solo dopo il voto
dalla maggioranza dei componenti.

Il dubbio è germogliato anche
perché, fino a sabato sera, la sensazione era opposta. La
manifestazione sembrava essere stata confermata nonostante l'incontro
e nonostante le garanzie arrivate dalla Regione che, a sua volta aveva
confermato l'impegno economico e ci aveva aggiunto la possibilità di
erogare i soldi entro la metà di novembre. Poi, la decisione di
prendere tempo dopo le rassicurazioni arrivate durante il vertice e
l'idea di rinviare la mobilitazione del movimento.

Tajani: giovani e lavoro le direttrici dell'Europa
Il presidente del Parlamento europeo indica la ricetta per l'occupazione
Dall'Ue arriveranno 20 miliardi all'anno destinati all'inserimento
degli under 25

di Mario Girau
CAGLIARI

Punta su giovani e lavoro Antonio Tajani, presidente del Parlamento
europeo. Nel suo intervento fa capire quali sono le direttive che
l'Europa seguirà per promuovere l'occupazione. Sono sette le richieste
partite dalla 48esima Settimana sociale dei cattolici italiani.
Quattro destinate al Governo, tre all'Unione europea. Al premier
Gentiloni la chiesa italiana ha chiesto di potenziare la formazione
professionale (sperimentazione del sistema duale tra aziende e centri
di formazione professionale), sviluppare il livello terziario non
accademico attraverso i sistemi Its (Istituti tecnici superiori e
scuole per le tecnologia applicate). Sostenere le Piccole e Medie
Imprese attraverso i piani individuali di risparmio. Migliorare
ulteriormente le regole degli appalti per accelerare il passaggio
dalla prassi del massimo ribasso a quella della massima dignità.
Avviare un percorso di rimodulazione delle aliquote Iva per premiare
le filiere sostenibili e così combattere il dumping, concorrenza
sleale in campo sociale e ambientale.

Al presidente del Parlamento
europeo, Antonio Tajani, i vescovi hanno affidato tre proposte:
armonizzazione fiscale ed eliminazione dei paradisi fiscali interni
all'Unione Europea. L'accrescimento degli investimenti
infrastrutturali e di quelli produttivi, anche privati, l'adeguamento
del loro trattamento nelle discipline di bilancio. L'integrazione
nello statuto della Bce del parlamento del valore dell'occupazione
accanto a quello dell'inflazione come riferimenti per le scelte di
politica economica.Il richiamo. Il continuo richiamo ai fatti,
sollecitato dal Papa, è stato accolto. «Ritorniamo a casa, sentendo la
responsabilità di dover dare corpo ad alcune iniziative concrete - ha
detto il presidente Cei, cardinale Gualtiero Bassetti - alle quali qui
abbiamo dato un nome, ma che ora attendono di essere concretizzate».
«Quello del lavoro - ha aggiunto il presidente del Comitato
scientifico e organizzatore, il monsignore Filippo Santoro - è un
cantiere aperto, nel quale siamo chiamati a spenderci con
convinzione». La risposta. Sul pratico è rimasto anche Antonio Tajani,
leader del Parlamento europeo, che auspica un confronto continuo tra
industria, formazione e centri di ricerca, affinché i giovani abbiano
le competenze effettivamente richieste dal mercato.

«Ma servono anche
politiche d'incentivo al loro inserimento nel mondo del lavoro», ha
precisato il presidente del Parlamento, che porta in Sardegna una
primizia economica: il prossimo bilancio Ue dovrebbe investire almeno
20 miliardi l'anno per cofinanziare una detassazione del lavoro dei
giovani fino ai 25 anni. Vantaggi fiscali dovrebbero essere previsti
anche per gli over 50 che devono reinserirsi nel mercato del lavoro.
La missione. Nessuno deve essere lasciato indietro è stato ripetuto
durante la Settimana. Di più: si è voluto guardare ai volti e alle
storie di milioni di giovani esclusi dal lavoro, emarginati,
impossibilitati a realizzare il loro progetto di vita.

La settimana sociale, preparata anche in Sardegna per oltre un anno attraverso un
grande scouting tra buone prassi e coraggiose intraprese di
cooperative, singoli giovani non rassegnati alla disoccupazione, ha
fotografato anche un mondo di piccoli coraggiosi imprenditori isolani.
Di questi 22 si sono imposti all'attenzione dei progetti e delle
iniziative avviate dalla Conferenza episcopale italiana. Un'altra
quindicina ha avuto la sorpresa di essere visitata, venerdì scorso,
dai gruppi partecipanti alla Settimana sociale. È il segno che anche
in Sardegna non mancano le iniziative coraggiose e lungimiranti di
nuovi imprenditori. La Conferenza episcopale sarda in una
pubblicazione, sponsorizzata dal Banco di Sardegna, con l'aiuto di
tecnici e docenti universitari individua alcuni settori produttivi.

Nuoro - Partito democratico - Davide Montisci è il nuovo segretario
Eletto al termine di un congresso contraddistinto dall'unità
«Il Pd deve essere la casa anche di chi ha perso la speranza»

NUOROIl Partito democratico riparte da Davide Montisci. È lui il nuovo
segretario del Partito eletto nel corso del congresso che si è svolto
nella sede di via Trieste in un clima di ritrovata serenità Ai lavori
congressuali ha partecipato anche il segretario regionale Giuseppe
Luigi Cucca, che ha sottolineato quanto sia importante, in questa
delicatissima fase politica, aver ritrovato la coesione e soprattutto
essere riusciti a far convergere i consensi quasi unanimi verso un
giovane che ha percorso tutta la sua carriera politica all'interno del
Pd.Davide Montisci, dentista specialista in ortognatodonzia con studi
a Oliena e Mamoiada, è responsabile didattico del Master
internazionale di secondo livello in Implantologia e Chirurgia
avanzata all'università di Cagliari.

Politicamente, la sua carriera si
è snodata tutta all'interno del Partito democratico: è stato fondatore
dei Giovani democratici in Sardegna, responsabile nazionale degli enti
locali e infine presidente nazionale dei Giovani demoratici fino al
2016. Montisci è anche componente dell'Assemblea nazionale del Pd.«La
fiducia accordatami dall'intero partito sottolinea quanto la voglia di
lavorare per riportare il Pd al centro del dibattito cittadino con una
azione politica forte richieda unità di intenti - queste le prime
parole del nuovo segretario cittadino -. Questa unità è strumento
necessario per poter ambire a obiettivi importanti: primo fra tutto
quello di occuparsi incessantemente dei problemi che attanagliano
Nuoro che, è inutile negarlo, vive un momento di isolamento politico
che si è autoinflitto rispetto alle istituzioni regionali, provinciali
e gli altri attori dei comuni limitrofi - ha sottolineato Davide
Montisci criticando l'operato della Giunta Soddu -.

Il Pd ha il dovere
di rendersi protagonista di una azione politica forte: abbiamo la
classe dirigente che ci consente di farlo e abbiamo la volontà di
agire per allargare la platea alla quale rivolgiamo il nostro
messaggio. Il Pd deve essere la casa di tutti, sopratutto degli
ultimi, di coloro che hanno perso tutto ma non la speranza - ha
concluso il neo segretario -. Il Pd sarà sempre di coloro che hanno le
idee ma non hanno i mezzi, di coloro che credono di poter costruire un
mondo migliore».Prima di lui era intervenuto il segretario cittadino
uscente, Francesco Manca, che ha guidato il partito per otto anni. Due
mandati impegnativi durante i quali ha cercato di tenere le redini di
un partito sfilacciato, riuecsndo a traghettarlo con impegno verso
questo nuovo percorso.

La strada dell'unità per un Pd più forte Sabato il congresso
Celebrate le assemblee dei circoli, designato il coordinatore
Corda: «L'obiettivo è addio divisioni, la base protagonista»

OLBIA
Il Partito democratico gallurese sulla via della pace. Il viaggio alla
ricerca della serenità interna e di una più solida iniziativa
politica, è affiorato sabato, con maggiore convinzione rispetto al
passato marcato dalle divisioni, nelle assemblee dei due circoli e
l'individuazione di un coordinatore comune che avrà il compito,
insieme ai due segretari dei circoli, di traghettare il Pd verso
l'assetto organizzativo definito della nuova segreteria che scaturirà
dal congresso provinciale previsto sabato prossimo.Il conduttore di
questo processo sarà Gianluca Corda, 39 anni, dirigente scolastico
dell'istituto professionale Amsicora, di recente ingresso nel popolo
del Partito democratico.

Lo ha fatto alla vigilia del referendum del 4
dicembre 2016, dopo avere lavorato, da consigliere comunale dell'Udc
(nel quale partito vanta una storia di undici anni), in sintonia con i
colleghi del partito democratico nell'amministrazione di maggioranza
del sindaco Gianni Giovannelli.In questo cammino di ricostruzione
unitaria rilanciato ieri dopo qualche tentativo non andato a buon
termine nei precedenti tre anni, Gianluca Corda sarà accompagnato dai
due segretari dei Circoli, Ivana Russu per quello che si identifica
con il numero 1 e Graziano Azara per il numero 2. La fase del nuovo
impegno prevede che l'identità algebrica abbia il sopravvento su
quella delle divisioni politiche, che tutti cercano lasciarsi alle
spalle, ben coscienti, gli stessi tutti, che non sarà semplice
eliminare i segni del tempo, sia quelli del passato e sia quelli che
l'attualità mette in conto in verso discendente dal livello nazionale
a quelli locali.

Tutto questo non scoraggia affatto il coordinatore
Gianluca Corda, poco avvezzo alle correnti e esterno rispetto a quelle
del Pd, che anzi marcia spedito e convinto sulla carreggiata unitaria.
«Abbiamo dovuto seguire le procedure dei regolamenti interni, l'Unione
cittadina prevede l'individuazione di un coordinatore e la giusta
rappresentanza nei direttivi di tutte le sensibilità interne e queste
a loro volta avranno espressione nell'assemblea cittadina che riunisce
i diversi circoli e prende forma con 28 delegati, ai quali spetta poi
di eleggere una segreteria che affiancherà il coordinatore. Insomma, è
la conferma che c'è l'impegno comune della riunificazione».Le
assemblee dei due circoli si sono svolte sabato, distinte, una la
mattina, l'altra al pomeriggio, ma ciascuna alla presenza di esponenti
dell'altro circolo. «Sono stati dei bei dibattiti, si è parlato tanto
di politica ed è stata ribadita da tutti la necessità di affrontare
con determinazione tutti i temi urgenti della città e del territorio.
Con particolare attenzione alle periferie, non quelle gografiche ma
quelle sociali, della marginalità, della povertà», riassume Gianluca Corda.

Orizzonte politico al quale il Pd guarda anche con la
consapevolezza di avere due esponenti nella giunta regionale (gli
assessori Carlo Careddu e Pier Luigi Caria) e il parlamentare
Giampiero Scanu. «L'intenzione di ripartire c'è tutta e la volontà di
lavorare è diffusa. Le assemblee hanno indicato due punti, il primo
riguarda il coinvolgimento della base, l'altro è il valore che deriva
dalla presenza degli assessori regionali e del parlamentare con i
quali condividere il progetto politico forte che hanno intrapreso per
una marcata autonomia della Gallura».La settimana che si apre sarà
dedicata agli adempimenti procedurali in vista del congresso
provinciale di sabato. Per il Pd gallurese è una grande scommessa, per
quanto la ferita delle elezioni comunali perse per una manciata di
voti sia stata rimarginata dall'ingresso nel governo della Sardegna.
Ma i temi aperti e incerti sono ancora numerosi. (gpm)


Pd, eletta la nuova segretaria è la 36enne Claudia Anedda
THIESI

Si rinnova la presidenza del Partito Democratico a Thiesi. È Claudia
Anedda, 36 anni, la nuova segretaria del circolo del Partito
Democratico di Thiesi. La carriera politica del nuovo presidente è
iniziata dodici anni fa. Dal 2005 ha dedicato i suoi primi anni di
impegno politico all'organizzazione giovanile della Margherita e dal
2007 dei Giovani Democratici. Giovedì scorso, Anedda è stata eletta
all'unanimità dal congresso del circolo: un congresso vivace e
dibattuto che ha visto al centro della discussione i temi "caldi"
riguardanti non solo Thiesi ma tutto il territorio del Meilogu.

Erano infatti presenti anche i rappresentanti dei circoli di Bonnanaro e
Torralba e il candidato alla segreteria provinciale Gianpiero Cordedda
che, essendo di natali banaresi, ha accolto volentieri l'impegno per
un maggiore lavoro sulle politiche e le necessità territoriali. Il
consiglio si è aperto con i ringraziamenti del segretario uscente
Gianfranco Soletta. Dopo i ringraziamenti del segretario Provinciale
Cordedda rivolti al segretario uscente e Sindaco di Thiesi Gianfranco
Soletta per il lavoro svolto in questi anni, l'augurio è rivolto ad un
futuro migliore. Si è poi proceduto con l'elezione del segretario di
circolo e, su proposta di Gianpiero Pinna e di tutto il direttivo,per
acclamazione è stata eletta Claudia Anedda che si appresta a svolgere
il proprio incarico con entusiasmo.

«Fare politica non è semplice - ha
detto Claudia Anedda - anzi spesso è molto complicato ma grazie al
sostegno del segretario uscente e alla mia passione per la politica,
intesa nel suo significato aristotelico più puro sono andata avanti.
Dopo 12 anni di attività politica sono stata investita di un ruolo
molto importante e delicato perché dopo l'onore pesa maggiormente
l'onere di dare voce ad un territorio molto complesso».Il nuovo
direttivo è composto da Claudia Anedda, Gavina Tola, Franca Cocco,
Gianpiero Pinna, Tonino Demartis, Pasquale Tanda, Antonio Tanca e
Gianfranco Soletta. Daniela Deriu


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Federico Marini
skype: federico1970ca


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