Nel 1985 viene
collaudato l'impianto del complesso irriguo del comprensorio di Uta diviso in
nord e sud. Solo nel 2007, dopo il protocollo di intesa siglato tra Enas e
Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale, entra in esercizio il
distretto irriguo di Uta sud (1.063 ha). Quello di Uta nord (1.727 ha), invece,
necessita ancora di lavori affinché i territori siano serviti dall'acqua
dell'invaso del Cixerri, in particolare
al sistema di pompaggio.
A distanza di più di 30 anni dalla sua realizzazione e sebbene la Giunta
regionale, già dieci anni fa, abbia già stanziato 500.000 euro per far partire
i lavori, ancora oggi, nel 2017, il distretto settentrionale non è ancora stato
attivato nonostante comprenda centinaia di aziende agricole tra Uta,
Villaspeciosa e Decimomannu.
Con l'apertura dell'impianto si otterrebbero coltivazioni migliori e
verrebbero tagliati i costi energetici a carico degli agricoltori, condizioni
che nel distretto meridionale (già attivo) hanno consentito la ripresa
dell'attività agricola. L'amministrazione comunale di Uta ha più volte
sollecitato la Regione per mettere in esercizio il distretto ma ha sempre
trovato davanti a sé un muro e nulla finora è cambiato.
Libe.r.u, davanti
a una situazione diventata ormai intollerabile, sostiene agricoltori e
allevatori e si unisce alla protesta affinchè le risorse vengano utilizzate in
modo funzionale allo sviluppo di un settore portante dell'economia del
territorio. Chiede, inoltre, a tutte le amministrazioni interessate, di far
sentire la loro voce nella difesa dei cittadini e dei lavoratori e d’insistere
fino a quando questi non saranno messi nelle condizioni di poter lavorare
dignitosamente.
Libe.r.u. – Setzione Cicitu Màsala,
Casteddu
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