La
Nuova Sardegna
03.10.2019
Cimitero
dei feti, è scontro, la sinistra: via la
mozione Cagliari, sparisce l'obbligatorietà della sepoltura senza la richiesta dei
genitori. Ma all'opposizione non basta: è una proposta cinica, la maggioranza
la ritiri
di
Alessandro Pirina
CAGLIARI
Il
centrodestra di Cagliari mette la retromarcia sul cimitero dei feti, ma si
tratta solo di un ripensamento parziale.
Dalla mozione presentata
da Fratelli d'Italia, e sottoscritta dai consiglieri comunali di Psd'Az e Lega, infatti è
sparito il riferimento all'obbligatorietà
del seppellimento, anche senza la richiesta dei genitori. Uno dei punti più controversi della mozione. Invece nessuna marcia indietro sul registro dei bambini mai nati, con inevitabile schedatura delle donne che,
volontariamente o meno, si trovano ad affrontare un aborto.
Insomma,
il centrodestra di Paolo Truzzu sembra intenzionato ad andare avanti nonostante
le polemiche delle ultime 48 ore. «Ho proposto una mozione che si occupa della sepoltura
dei bambini non nati con meno di 20 settimane - dice Stefania Loi, presidente del Movimento per la vita, consigliera
comunale di Fratelli d'Italia e prima firmataria -. Ho immaginato uno spazio,
al cimitero di San Michele, che ho chiamato "Giardino degli angeli".
Un luogo per raccogliersi, pregare, pensare e stare in serenità. Ho avuto molti
consensi e alcune critiche. Le solite anime belle della sinistra che attaccano
per il solo gusto di farlo. Anche l'allora sindaco di Firenze Matteo Renzi prese
la stessa iniziativa. Non capisco le critiche».
In
realtà, nel capoluogo toscano lo scenario è diverso da quello che potrebbe
risultare a Cagliari dalla eventuale approvazione della mozione. A Firenze, infatti, non vengono tumulati i feti
prima della ventesima settimana. Una differenza di non poco conto, perché significa
che la sepoltura riguarda prevalentemente feti
di aborti spontanei
o terapeutici, e dunque che si riferiscono a un arco
di tempo successivo a quello consentito per le interruzioni di gravidanza volontarie.
A meno che una donna che decida di abortire non faccia esplicita richiesta di
tumulazione. «Io amo la vita. La difendo in ogni forma e modo. La proteggo. Un
feto per me è organismo vivente: la sua morte, la sua fine, non può passare
come un fatto normale - conclude Loi -: ma è umano che un feto nato morto venga
definito "prodotto abortivo"? Io inorridisco».
Fermo,
immobile nella sua opposizione alla mozione targata Fratelli d'Italia è il centrosinistra,
fin da subito compatto nel contrastare «una proposta cinica, inaccettabile e
violenta verso le donne, verso il diritto, verso la legge 194, verso il minimo
di civiltà e di convivenza». I gruppi
di Pd, Campo progressista, Progetto comune e Sinistra per Cagliari si sono
rivolti al presidente del Consiglio comunale, Edoardo Tocco, di Forza Italia,
in particolare sulla modifica apportata durante il dibattito in aula. «La
maggioranza come Houdini - tuona il centrosinistra -. Martedì sera, mentre era
in corso la seduta del Consiglio comunale, la mozione è stata modificata: non
sostituita ma corretta. Stessa numerazione, stessa data, stesse pagine, con un
colpo di bacchetta magica - o di scolorina - in più. È stata cancellata nel documento
attualmente on line proprio la frase "si ritiene che il seppellimento
debba di regola avvenire anche in assenza di detta richiesta". Ma è solo
un gioco da illusionista: il vero intendimento torna, nascosto neppure tanto
bene, nel dispositivo finale che è stato sottoscritto da 14 consiglieri e
invita comunque ad approvare la mozione nei suoi contenuti».
Per
il centrosinistra, capeggiato in questa battaglia dalle consigliere Giulia
Andreozzi, Francesca Mulas Fiori e Camilla Soru, la mozione non va nemmeno
discussa. «Crediamo che certi temi, come quello della maternità e dell'interruzione di gravidanza, debbano essere trattati con
delicatezza e nel massimo rispetto
della sensibilità delle donne.
Presentare una mozione al Consiglio comunale e correggerla solo dopo aver registrato
tantissime critiche è un segno di grande superficialità e scarsissimo rispetto della
città e delle istituzioni. Ribadiamo ancora una volta la nostra totale
contrarietà a una mozione del genere, che pure con
le sue maldestre
correzioni si mostra irrispettosa delle scelte individuali. Chiediamo che venga definitivamente ritirata»
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Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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