La
Nuova Sardegna
30.10.2019
L'attesa
dei pastori in piazza: basta promesse, ora i fatti
di
Stefano Ambu
CAGLIARI
Decine
di transenne intorno alla Regione. Ma i pastori, quelle transenne, non le hanno
nemmeno calcolate. Gli unici che si sono avvicinati, attratti dal prato verde
vicino all'ingresso del palazzo, sono stati quattro o cinque bambini, figli
degli allevatori arrivati a Cagliari per sostenere Gianuario Falchi e Nenneddu
Sanna, impegnati su, alla Torre, nell'incontro per il prezzo del latte.
I pastori
hanno giusto rumoreggiato un po' quando hanno visto la ministra Teresa Bellanova
salire sull'auto. Qualche fischio. Un po' perché
comunque rappresenta
il Governo che - al di là dei valzer politici - ancora non ha risolto la vertenza. Un po' forse
delusi perché Bellanova non ha fatto due passi per avvicinarsi a loro. «Devo prendere un aereo», aveva detto la ministra ai giornalisti
che continuavano a farle domande.
I poliziotti schierati in via Zara, non sono
mai dovuti intervenire. Anche quando l'assessora Gabriella
Murgia è andata in mezzo
agli allevatori, circa un centinaio, per raccontare quello che era successo poco prima nella riunione.
E per rispondere a dubbi e domande.
Tutto
molto civile. Anche se i pastori, che prima del vertice avevano molte
perplessità, continuano a chiedere, più che risposte, fatti. Roba molto
concreta. «Bisogna fare subito i conti perché – ha detto Falchi - occorre un aumento di almeno
il 30 per cento per arrivare
a 0,90 di acconto». Prima lo stesso Falchi aveva ironizzato sulle
polemiche sulla convocazione e presenza dei pastori del "latte versato":
«In realtà siamo entrati un po' dalla porta, un po' dalla finestra». Altra
richiesta. «La vertenza è partita da noi che abbiamo versato il latte - ha
ricordato - chiediamo subito che sia data continuità al tavolo ministeriale
perché i ministri cambiano, ma il ministero no. La
ministra ci ha assicurato che convocherà i tavoli entro novembre».
È
intervenuto anche Nenneddu Sanna, storico portavoce della protesta. E ha sollevato
qualche dubbio sulle eccedenze, elemento chiave della vertenza. Su
questo punto però è intervenuta l'assessora: «Stiamo facendo un monitoraggio, controlleremo». Murgia ha dialogato per circa un quarto d'ora
con i pastori: «È una vertenza senza colore che tutti
vogliamo risolvere: noi, sia io sia il presidente, ce ne siamo occupati subito,
poi è capitata la crisi di governo e i tempi si sono allungati». Pressing sulla ministra: «È stata molto empatica - ha detto Murgia
-.
Abbiamo
chiesto all'unanimità il decreto sul monitoraggio del latte perché può essere un
deterrente per le eccedenze. La
ministra ci ha assicurato che avrebbe prodotto a brevissimo questo decreto. Ed è quello che ci aspettiamo. Se sappiamo quanto latte
viene prodotto e trasformato sappiamo anche chi produce eccedenze. Perché è noto a tutti che questo influisce sul crollo del prezzo del
latte. Noi abbiamo attivato tramite Laore l'Osservatorio del latte per valutare i dati e capire se ci sono le eccedenze». I pastori però hanno ricordato all'assessora: «Fra meno di un mese abbiamo
il nuovo latte: cosa si fa? Il problema è questo». Qualche polemica sulla convocazione all'incontro. «Noi non possiamo fornire i nomi delle aziende
che rappresentiamo, noi siamo e rappresentiamo i pastori».
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Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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