Per me, la cosa più strana che mi è capitata in Turchia è stata incontrare Khaled, un bambino vivace con la sua mamma che avevo incontrato l’anno scorso durante la missione in Libano! L’anno scorso è stato lui a colpirmi più di tutti perché ha un carattere solare, vivace e voleva giocare solo con me, ed ecco che il destino ci fa rincontrare di nuovo in altre terre.
La mamma mi ha raccontato che del
padre in carcere non hanno notizie, allora hanno deciso di scappare dal Libano
per raggiungere gli altri famigliari in Turchia. Hanno dovuto attraversare
la Siria, si sono fermati a Idlib e per attraversare il confine con la Turchia
hanno tentato 12 volte! Ogni volta venivano rispediti indietro finché alla
dodicesima volta sono passati in modi non del tutto legali.
La madre racconta che raggiungere
la Turchia è molto rischioso perché si percorrono cammini molto difficili,
montagne e campi, alcune persone muoiono addirittura mentre fanno questo
viaggio per il freddo e la neve o per il caldo e spendono anche migliaia di
dollari per passare.
E ora Khaled vive in Turchia con
la madre e altri parenti, rivederlo anche quest’anno è stato proprio
emozionante, ma ciò che è ancora più bello è che si ricordava di me.
Nessun commento:
Posta un commento