Dal 07
Ottobre (ore 10:00) al 08 Ottobre (ore 0.00)
Piazza
Palazzo 09124 Cagliari.
Tra il 2 e il 7 ottobre sarà in Sardegna il senatore
del Partito Democratico Gian Piero Scanu, presidente della 4°commissione
d'inchiesta sull'uranio impoverito, che ha il compito di monitorare gli effetti
dell'attività dei poligoni sui sardi e su i militari impiegati al loro interno.
Da quando è stata istituita, nel 2005 ad oggi, la commissione ha incontrato
notevoli ostacoli e de-finanziamenti costanti, tali da depotenziarne l'azione,
fino all'assunzione, da parte soprattutto della terza commissione, di posizioni
politiche viziate da pressioni e interessi che hanno totalmente delegittimato
la credibilità della stessa. Le dichiarazioni, i depistaggi e le false perizie
pensiamo abbiano reso la commissione in certi momenti controproducente, alcune
volte in antitesi con chi stava procedendo a smascherare ciò che è realmente il
disastro ambientale e sanitario che è celato dietro l'occupazione militare
della Sardegna. Lo stesso Scanu nel tentativo di depotenziare le indagini
epidemiologiche e i responsi della procura di Lanusei affermò la volontà di
“Contrastare alcuni ingiustificati allarmismi, alimentati in taluni casi anche
dai toni sensazionalisti dei media” e “da antimilitarismo preconcetto e
ideologico” .
Lo stesso antimilitarismo preconcetto e ideologico che piange 170 vittime
colpite da malattie riconducibili all'attivita del Poligono di Quirra (secondo
la procura di Nuoro), il 65% dei pastori nell'area di capo San Lorenzo e il 33%
nell'area di Perdasdefogu, lo stesso che utilizza i dati dell'Asl di Cagliari
scoprendo che il tasso di mortalità per i linfomi non Hodgkin è 70% a
Villaputzu/Quirra, 75% per tumori linfoematopoietici concentrati a Villaputzu,
Muravera e San Vito. Lo stesso antimilitarismo preconcetto e ideologico che ha
contraddistinto le ultime indagini sul poligono di Teulada; nelle aree
limitrofe al poligono abbiamo questi dati rispetto agli indici regionali
(indagine procura di Cagliari): + 13% malattie respiratorie infantili,
mortalità superiore del 50%, rischio di 7,5 volte in più di contrarre malattie
ischemiche, possibilità 14 volte superiore di infarti, 40% in più rispetto alla
media di ricoveri per malattie cardiovascolari.
La commissione e quindi Scanu dovranno pronunciarsi sui disastri perpetrati dai
militari nella nostra terra. Ma il doppio filo che lega il PD con gli affari
militari risulta invalicabile per una commissione che dovrebbe condurre una
inchiesta priva di vizi o pressioni, che possa con trasparenza divulgare le
informazioni e chiedere al parlamento le contromisure per limitare i danni. Già
lo "sblocca italia"(2014), proposto e votato dal Governo Renzi, ha
raddoppiato il limiti di inquinamento per i poligoni militari equiparandoli ad
aree industriali, facendo crollare una serie di imputazioni proprie del
processo sul disastro ambientale a Quirra. Il Pd regionale e Scanu sono
promotori della riconversione del PISQ in favore del famoso "DUAL
USE" civile-militare, che dovrebbe coincidere con un nuovo lancio del
settore e sviluppo tecnologico, sopratutto aerospaziale. Uno specchio per le
allodole utile per legittimare la permanenza del poligono più grande d'Europa
(il PISQ), in quanto le stesse multinazionali belliche che si esercitano nel
poligono sono quelle che andranno a concretizzare l'esistenza del Distretto
Aerospaziale Sardo. L'unica novità sarà che invece di mettere soldi di tasca
loro come fanno adesso per spargere inquinamento e bombe sul nostro territorio,
saranno i sardi a finanziare l'iniziativa; già in questa finanziaria sono stati
sborsati 700.000 euro dal governo regionale (PD) e si aspettano i fondi europei
che le Università sarde, parte integrante del progetto con Cnr e Sardegna
Ricerche, stanno procacciando insieme alle aziende coinvolte.
Una tappa del senatore Scanu sarà a La Maddalena servitù apparentemente
dismessa nel 2006 dal Governo Soru (centrosinistra) e tornata all'attenzione
dei media per la costruzione di un molo di attracco per le porta aerei che pare
essere sfuggita all'attuale governo regionale (PD). Visto che il cavallo di
battaglia di Scanu e di Pigliaru è stata dall'inizio del loro mandato la
riduzione dei poligoni militari in Sardegna, come spiegano questa nuova servitù
alle porte?
La Gita di Scanu proseguirà nei poligoni di Quirra, Teulada e Capo frasca per
stringere la mano ai militari e rassicurarli che la legge proposta a giugno
dalla commissione che presiede per "per migliorare la sicurezza sul lavoro
dei militari", passerà senza troppi intoppi al Governo.
Il tragitto del senatore si concluderà il 7 ottobre con una riunione, fissata
per le 11:30 in prefettura. Vogliamo che sappia che il popolo sardo non è
disposto a tollerare altre a causa della presenza dei poligoni, non siamo
disposti ad ospitare ulteriori giochi di guerra dannosi per noi e per i popoli
di mezzo mondo. Non siamo più disposti a sobbarcarci i costi dell'occupazione
militare a vantaggio di eserciti, ministero della difesa e multinazionali
belliche. Vogliamo invece che i territori sottratti dalle basi vengano prima di
tutto bonificati e restituiti alle popolazioni.
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