L’ARIA, DOV’È L’ARIA?
Dio,
quello stupidissimo dio inventato dagli antichi predoni ebrei, ha dimenticato
di CREARE(1) L’ARIA! Detto
così qualcuno potrebbe pensare che io creda all’esistenza di quel dio, e CIÒ
NON È VERO ovviamente. Quindi lo
dico meglio: gli stupidissimi e ignorantissimi, ma furbissimi!, sacerdoti ebrei
che scrissero la genesi, dimenticarono di far creare l’aria dal loro
stupidissimo e ignorantissimo dio, e ciò è passato inosservato per milioni di
anni.
Niente di
male ovviamente: l’aria apparentemente non colpisce i nostri sensi(2) come
la terra e l’acqua e come fanno gli uccelli a volare e stare in aria è sempre
stato un gran mistero, sino a non molti anni orsono. Addirittura i musulmani
credono che ciascun uccello è tenuto in mano da allah altrimenti finirebbe spiaccicato
a terra!
Niente di
male quindi, ma il guaio è che quei minchioni (anche loro furbissimi!) che
hanno inventato il cristianesimo hanno affermato (e i preti continuano ad
affermare) che la bibbia è ispirata da dio e allora, per loro, la bestia che ha
ignorato l’aria è proprio lui, il loro beatissimo e onnisciente e onnipotente
dio, che perciò risulta essere ignorante come una talpa ignorante! E ciò è
ovvio: se io come insegnante dico una sciocchezza e il mio alunno la ripete,
l’ignorante sono io, non certo lo scolaro. Così se nella genesi manca la
creazione dell’aria, la colpa è dell’ispiratore non dell’ispirato, secondo i
soloni che hanno inventato il cristianesimo ispirandosi anche loro sulla vita
morte e miracoli di un mai nato cristo(3).
“1In principio
Dio creò il cielo e la terra.”(4) Così comincia la genesi: prima di
iniziare la creazione vera e propria dio si preoccupa di porre in essere le
condizioni minime per l’esistenza delle creature che andrà a produrre nei
giorni seguenti. Ma cosa
sono il cielo e la terra creati in principio?
Il cielo
non è quello che intendiamo noi oggi, cioè il luogo nel quale appaiono trovarsi
il sole, la luna, i pianeti e le stelle, e tutto il resto che l’astrofisica(5) insegna.
Il cielo della genesi è il luogo delle acque superiori, quelle che, per mezzo
di opportune saracinesche manovrate da dio, cadono poi sulla terra sotto forma
di pioggia o di diluvio (“10Dopo sette giorni, le acque del diluvio furono
sopra la terra; 11nell'anno seicentesimo della vita di Noè, nel secondo
mese, il diciassette del mese, proprio in quello stesso giorno, eruppero tutte
le sorgenti del grande abisso e le cateratte del cielo si aprirono.”).
Naturalmente il diluvio è un’altra grande sciocchezza contenuta nel libro dei
libri, ma questo è un altro discorso.
Il
secondo giorno infatti “6Dio disse: "Sia il firmamento in mezzo alle acque
per separare le acque dalle acque". 7Dio fece il firmamento e separò
le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il
firmamento.” E il firmamento è una calotta semisferica di “purissimo
cristallo”, dice Dante, sorretta da quattro pilastri ai quattro angoli della
terra, che appunto separa le due acque (in realtà non specifica neppure che le
due acque hanno nature diverse: salate in basso e dolci in alto, ma tant’è).
Sulle acque inferiori, senza fondo (grande abisso), galleggia la terra o, come
dice la genesi, l’asciutto (“9Dio disse: "Le acque che sono sotto il
cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto". E così avvenne. 10Dio
chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare.”).
Ma cosa
c’è in mezzo tra le acque inferiori e il firmamento? NULLA! Tra l’acqua di
sotto e l’acqua di sopra c’è il vuoto, dio non ha pensato di creare l’aria,
senza la quale nessun essere può sopravvivere. In questo spazio poi nel quinto
giorno “20Dio disse: "Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli
volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo".” Ma neppure ora
si parla di aria: gli uccelli volino sopra la terra ma gli uccelli senza l’aria
non possono volare(6) (oltre ovviamente a non poter respirare!).
L’ARIA
NON C’È, DIMENTICATA DI BRUTTO!
Qualcuno
dirà: che c’è di male? Lo scrittore era un sacerdote, non uno scienziato, cosa
poteva sapere di fisica e di meteorologia e di genetica? È vero,
quell’ignorantissimo scriba ebreo non ha colpa di aver scritto secondo le sue
scarse conoscenze. Ma in quel tempo (il VI o V secolo avanti cristo) in Grecia
la filosofia della scienza aveva messo a punto molte cose, e così pure in
Mesopotamia e in Egitto. Gli scribi ebrei però raccolgono le favole popolari,
secondo i racconti orali fatti accanto al fuoco dai pastori erranti nel
deserto, e ne fanno un libro sacro, che contiene tutte le verità non degli
uomini, ma dettate direttamente da dio e quindi non discutibili, e ciò sino ai
giorni nostri se è vero come è vero che in alcuni stati degli USA la genesi è
ancora un libro scolastico sul quale si studiano appunto le scienze naturali,
alla faccia di Darwin, dell’evoluzione e della genetica, senza contare ad
esempio la vicenda di Galileo, il più illustre ma certo non l’unico caduto
sotto la mannaia dell’ignoranza pretesca(7).
Un altro
piccolo particolare: “2Ora la terra era informe e deserta e le tenebre
ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.” Visto che ci
sono acque di sotto e acque di sopra, come fa dio ad aleggiare, cioè adoperare
le ali, sopra le acque? Come è possibile che ci sia un “sopra” le acque di
sopra? Non essendoci aria ma acqua a tutto spiano, al più dio poteva pinneggiare,
con le bombole di ossigeno sulle spalle!
Naturalmente
un pastore errante nel deserto d’Arabia 3000 anni orsono queste domande non se
le poneva, né poteva porsele il sacerdote che scriveva il libro sacro: la
religione vive di misteri, senza misteri non c’è religione che tenga(8).
Oppure,
se qualcuno lo preferisce, non c’è religione senza inganno.
Ma
l’inganno va bene verso il popolo ignorante, non verso il sapiente che può
riconoscerlo, più o meno facilmente. E il sapiente che non denuncia l’inganno
perché lo fa? Perché la religione dà il potere, piccolo, come quello del
sacrestano, o grande, come quello del papa, e il potere è bello e buono!
Rimane
un’altra questione che riguarda il rapporto fra dio e l’aria. Esaminerò la
questione proponendo due domande:
1- Dio
respira? 2- In paradiso c’è aria?
1 – Non
c’è dubbio che dio respira. Infatti egli ci fece a sua somiglianza e quindi ha
polmoni e fegato e milza e intestino e penso anche ano e pene. D’altra parte
era lui e solo lui il possibile modello per ogni cosa che noi abbiamo. È più
difficile immaginare come è nata Eva, non avendo un modello da riprodurre, ma
voglio sorvolare sulla questione (si sarà ispirato alle pecore o alle vacche,
visto che gli animali sono stati creati prima dell’uomo e della donna!). Ma
come dio di certo respirano anche gli angeli e i demoni, che sono un loro
derivato mal riuscito. Infine la bibbia è piena di descrizioni di dio che
annusa: “ 20Allora Noè edificò un altare al Signore; prese ogni sorta di
animali mondi e di uccelli mondi e offrì olocausti sull'altare. 21Il
Signore ne odorò la soave fragranza….” e così infinite altre volte …
Ma se dio
respira significa che l’aria esiste da quando esiste dio e se costui esiste
dall’eternità anche l’aria ha la stessa età. E quindi sorge spontanea la
domanda: è nata prima l’aria o dio? Se fosse nato prima dio sarebbe morto per
asfissia, se fosse nata prima l’aria bisogna chiedere chi l’ha creata, visto
che dio con la sua onnipotenza non c’è ancora…
2 – Non
solo in paradiso ma anche all’inferno (ricordate Paolo e Francesca?) e in
purgatorio c’è aria: Dante lo testimonia, non avendo avuto bisogno di portarsi
un otre di aria durante il suo viaggio. Ma lo testimonia anche la bibbia quando
afferma che Elia fu assunto in cielo vivo e vegeto su un carro tirato dai
cavalli di fuoco. E anche il vangelo lo dice: gesù cristo salì in cielo dopo la
resurrezione, in carne e ossa. E anche la chiesa cattolica lo afferma
fermamente quando assicura che la madonna fu appunto assunta in cielo in anima e
corpo. Il fatto poi che dio odori la soave fragranza degli olocausti ci
assicura ancora di più che l’aria e il fumo dell’arrosto non hanno limiti.
Tutto ciò ci assicura che l’aria è diffusa in tutto l’universo visibile e
invisibile, contrariamente a quanto ci dicono le esperienze fisiche.
E tutta
questa gente per vivere ha bisogno di aria e pure di mangiare e di bere (ed
espellere gli escrementi, dico io). Per concludere:
A MIO
INSINDACABILE GIUDIZIO IL RAPPORTO FRA DIO E L’ARIA
DIMOSTRA
SENZA OMBRA ALCUNA CHE DIO NON ESISTE
(1) Nella
bibbia la creazione avviene dal nulla, mentre in altre religioni c’è una realtà
precedente, di solito chiamata caos primordiale, autogenerata da tempo
immemorabile. La creazione consiste allora nel dare un ordine a tale caos ad
opera di un primo dio o una prima coppia di dei, a loro volta autogenerati.
(2) Tanti
anni fa, nel laboratorio di fisica, volendo “pesare” l’aria contenuta in una
bottiglia, chiedevo agli alunni: “cosa c’è qui dentro?” e invariabilmente mi si
rispondeva: “nulla!” e quando dicevo che invece la bottiglia era piena d’aria i
ragazzi mi guardavano un poco stralunati. In effetti l’aria è così naturale per
noi che difficilmente la pensiamo come una cosa che si può ad esempio misurare.
Jules Verne quando nel 1865 scrive il suo romanzo Dalla Terra alla Luna, è
ancora convinto che l’aria terrestre arrivi a coprire anche il nostro
satellite, per cui i suoi astronauti non hanno bisogno di riserve d’aria per
potervi passeggiare. Anche il Barone di Münchhausen giunge sulla Luna e vi
trova la buona aria terrestre. E così pure nell’opera Orlando Furioso di
Ludovico Ariosto: Astolfo e l'evangelista si recano quindi sulla luna e
nel luogo dove si trovano le cose perdute sulla terra, il paladino trova il
proprio senno e quello del conte Orlando. Dopo aver osservato l'attività delle
tre Parche e del Tempo, il paladino fa infine ritorno sulla terra.(http://www.capolavoroitaliano.it/orlando-furioso/la-trama)
(3) Luigi
Cascioli, La favola di cristo: http://www.luigicascioli.eu/ita_recensione_favola.php. Vedi
anche questo mito di morte e resurrezione: http://it.wikipedia.org/wiki/Zagreo.
(4) http://www.vatican.va/archive/bible/genesis/documents/bible_genesis_it.html. Tutte
le citazioni della bibbia provengono da questo sito.
(6) Per i
razzi (che portano con sé combustibile e comburente) l’aria è soltanto un
ostacolo; per gli uccelli e gli aerei l’aria è un sostegno, oltre che la
sorgente dell’ossigeno.
(7)
Perché i pianeti sono cinque? Perché dio ha creato l’uomo con cinque dita! I
pianeti visibili ad occhio nudo, e quindi sino all’invenzione del cannocchiale,
sono cinque: Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno e a chi osava chiedere il
perché di tale numero limitato, la risposta era appunto quella riportata qui
sopra!
(8)
Ricordiamo ad esempio i misteri orfici:http://it.wikipedia.org/wiki/Orfismo#Il_culto:_i_riti_orfici.
Giovanni Caruso.
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