Organizzato
da Cedac Sardegna
5 date – Teatro massimo
Biglietti
– cedacsardegna.it
Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo
in coproduzione con Fondazione Teatro Della Toscana
Don Chisciotte adattamento di Francesco Niccolini
liberamente ispirato al romanzo di Miguel de Cervantes Saavedra
con Alessio Boni – Serra Yilmaz
e con Marcello Prayer
e Francesco Meoni, Pietro Faiella, Liliana Massari, Elena Nico
scene Massimo Troncanetti
costumi Francesco Esposito
luci Davide Scognamiglio
musiche Francesco Forni
drammaturgia Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Marcello Prayer e Francesco Niccolini
regia Alessio Boni - Roberto Aldorasi - Marcello Prayer
Chisciotti e cavalieri erranti, sparpagliati per il mondo o chiusi dentro le mura, sono sempre gli stessi, quelli di un tempo, quelli di oggi e quelli di domani, savi e pazzi, eroi e insensati. Non sono venuti al mondo per vivere meglio o peggio. Quando l'universo nella solitudine si abbandona alle proprie miserie, loro pronunciano parole di giustizia, d'amore, di bellezza e di scienza. Chi si rende volontariamente schiavo non maledice l'esistenza.
Fernando Arrabal, Uno schiavo chiamato Cervantes
Chi è pazzo? Chi è normale?
Forse chi vive nella sua lucida follia riesce ancora a compiere atti eroici. Di più: forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici.
in coproduzione con Fondazione Teatro Della Toscana
Don Chisciotte adattamento di Francesco Niccolini
liberamente ispirato al romanzo di Miguel de Cervantes Saavedra
con Alessio Boni – Serra Yilmaz
e con Marcello Prayer
e Francesco Meoni, Pietro Faiella, Liliana Massari, Elena Nico
scene Massimo Troncanetti
costumi Francesco Esposito
luci Davide Scognamiglio
musiche Francesco Forni
drammaturgia Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Marcello Prayer e Francesco Niccolini
regia Alessio Boni - Roberto Aldorasi - Marcello Prayer
Chisciotti e cavalieri erranti, sparpagliati per il mondo o chiusi dentro le mura, sono sempre gli stessi, quelli di un tempo, quelli di oggi e quelli di domani, savi e pazzi, eroi e insensati. Non sono venuti al mondo per vivere meglio o peggio. Quando l'universo nella solitudine si abbandona alle proprie miserie, loro pronunciano parole di giustizia, d'amore, di bellezza e di scienza. Chi si rende volontariamente schiavo non maledice l'esistenza.
Fernando Arrabal, Uno schiavo chiamato Cervantes
Chi è pazzo? Chi è normale?
Forse chi vive nella sua lucida follia riesce ancora a compiere atti eroici. Di più: forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici.
La lucida follia è quella che ti permette di sospendere, per
un eterno istante, il senso del limite: quel “so che dobbiamo morire” che
spoglia di senso il quotidiano umano, ma che solo ci rende umani.
L'animale non sa che dovrà morire: in ogni istante è o vita o morte. L'uomo lo sa ed è, in ogni istante, vita e morte insieme.
L'animale non sa che dovrà morire: in ogni istante è o vita o morte. L'uomo lo sa ed è, in ogni istante, vita e morte insieme.
Emblematico in questo è Amleto, coevo di Don Chisciotte, che
si chiede: chi vorrebbe faticare, soffrire, lavorare indegnamente, assistere
all’insolenza dei potenti, alle premiazioni degli indegni sui meritevoli, se
tanto la fine è morire?
Don Chisciotte va oltre: trascende questa consapevolezza e
combatte per un ideale etico, eroico. Un ideale che arricchisce di valore ogni
gesto quotidiano. E che, involontariamente, l'ha reso immortale.
È forse folle tutto ciò? È meglio vivere a testa bassa, inseriti in un contesto che ci precede e ci forma, in una rete di regole pre-determinate che, a loro volta, ci determinano?
È forse folle tutto ciò? È meglio vivere a testa bassa, inseriti in un contesto che ci precede e ci forma, in una rete di regole pre-determinate che, a loro volta, ci determinano?
Gli uomini che, nel corso dei secoli, hanno osato
svincolarsi da questa rete - avvalendosi del sogno, della fantasia,
dell'immaginazione - sono stati spesso considerati “pazzi”. Salvo poi venir
riabilitati dalla Storia stessa.
Dopotutto, sono proprio coloro che sono folli abbastanza da
credere nella loro visione del mondo, da andare controcorrente, da ribaltare il
tavolo, che meritano di essere ricordati in eterno: tra gli altri, Galileo,
Leonardo, Mozart, Che Guevara, Mandela, Madre Teresa, Steve Jobs e, perché no,
Don Chisciotte.
Alessio Boni
E io dico che Don Chisciotte e Sancho vennero al mondo affinché Cervantes potesse narrare la loro storia e io spiegarla e commentarla, o meglio, affinché Cervantes la raccontasse e la spiegasse e io la commentassi.
Alessio Boni
E io dico che Don Chisciotte e Sancho vennero al mondo affinché Cervantes potesse narrare la loro storia e io spiegarla e commentarla, o meglio, affinché Cervantes la raccontasse e la spiegasse e io la commentassi.
Può raccontare, spiegare e commentare la tua vita, mio caro Don Chisciotte, soltanto chi è stato contagiato dalla tua stessa follia di non morire.
Allora, intercedi in mio favore, o mio signore e padrone, affinché la tua Dulcinea del Toboso, ormai disincantata dalle frustate di Sancho, mi conduca mano nella mano all’immortalità del nome e della fama. E se la vita è sogno, lasciami sognare per sempre!
Miguel de Unamuno, Vita di Don Chisciotte e Sancho
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