Unione
Sarda
I dem
vedono Zedda: è andata benissimo. Prende corpo la coalizione a sostegno del
sindaco di Cagliari che a breve scioglierà la riserva
Il segretario regionale del Pd,
Emanuele Cani, ha avuto un pomeriggio inteso. Dopo l'incontro in Consiglio
regionale col Pds, ha avuto anche un lungo colloquio con il più probabile
candidato governatore della nascitura alleanza progressista, riformista e
identitaria, cioè Massimo Zedda.
«È stato un incontro molto
costruttivo e che è andato benissimo», è l'unico commento trapelato dalla sede
del Partito democratico, che è a pochi metri dal Consiglio. Di sicuro è andata così:
ormai l'accordo fra i Dem e il sindaco di Cagliari sembra essersi consolidato.
Anche se Zedda non ha sciolto ancora la riserva, l'annuncio comunque dovrebbe
essere vicino, il percorso è stato tracciato.
Il possibile candidato avrebbe
ribadito questo concetto per lui decisivo: l'investitura non deve arrivare da
un partito, e ancora meno dal Pd, ma da «una platea la più ampia possibile». E
così sarà. Da giorni l'ex senatore Luciano Uras, portavoce ufficiale di Campo progressista,
il movimento in cui si riconosce il sindaco di Cagliari, è impegnato in un'infinità
di confronti con gruppi e associazioni.
Altri di Cp invece continuerebbero a
tenere contatti stretti con il gruppo dei 130 sindaci che diverse settimane fa
ha inviato Massimo Zedda a diventare «il sindaco della Sardegna». A questo
punto è evidente che le fondamenta della prossima alleanza per le Regionali è cosa
fatta, o comunque manca davvero poco perché sia ufficializzata. Soprattutto
perché a sinistra dei Dem, si sono mossi da tempo in diversi.
Ad esempio Mdp ha detto chiaramente,
col capogruppo Daniele Cocco, di essere pronta a sostenere la candidatura di
Zedda. Anche l'Upc, con il coordinatore Antonio Satta, è pronta a schierarsi.
Poi ci sono i Socialisti che sono impegnati in un difficile azione di collegamento
fra lo schieramento progressista e il Partito dei sardi: loro vogliono che ci
sia l'accordo per le Regionali. Ed è proprio questo uno degli ultimi ostacoli
da superare. Nell'incontro Emanuele Cani e Massimo Zedda avrebbero parlato a
lungo proprio delle possibili soluzioni e qualcuno sostiene che almeno una
l'avrebbero trovata. (ua).
La
Nuova Sardegna
Tra Pd e
Pds è disgelo ma l'accordo è lontano
Le
delegazioni dei due partiti si incontrano per parlare di primarie e alleanze
I dem
erano guidati da Cani e Sabatini, il Partito dei sardi da Sedda e Desini
CAGLIARI
Pd e Partito dei sardi sono distanti
anni luce, ma un primo timido
avvicinamento c'è stato. In gran
segreto, solo per caso la riunione è
stata scoperta, le due delegazioni
si sono incontrate in Consiglio
regionale. Non si sa bene chi delle
due abbia convocato il vertice.
Una dice che la richiesta è partita
«dagli altri», ma sul fronte
opposto ribattono l'esatto
contrario.
Sta di fatto che nella stanza
del capogruppo del Pds, Gianfranco
Congiu, il faccia a faccia c'è
stato. Per parlare non tanto di una
possibile coalizione alle
Regionali di febbraio, è ancora
impensabile, quanto di primarias,
quelle del Pds organizzate da Paolo
Maninchedda, e primarie,
ipotizzate invece dai progressisti
per l'investitura di Massimo Zedda.
Alla fine dell'incontro, è trapelata
solo questa battuta da parte del
Pd: «È stato un dialogo importante e
dalle buone prospettive».
Mentre
dal Pds è arrivata una frase ancora
più ermetica: «Ci siamo visti, ma
è troppo presto per aggiungere
altro».Le delegazioni. Oltre al padrone
di casa, Congiu, il Pds s'è
presentato all'appuntamento col presidente
Franciscu Sedda e il consigliere
regionale Roberto Desini. Assente
invece il segretario Paolo
Maninchedda, che avrebbe scelto di non
partecipare visto che sarà fra i
candidati governatore alle primarias.
Il Pd è entrato nella stanza con
questa formazione: Emanuele Cani,
segretario regionale, e il vice
Franco Sabatini, più qualcun altro
della segreteria rimasto però
misterioso.Il confronto. È stato segreto
dall'inizio alla fine e sarebbe
durato più di un'ora. Com'è stato
scoperto?
Il caso ha voluto che qualcuno abbia
visto uscire insieme
Emanuele Cani e Franciscu Sedda da
una porta secondarie del Consiglio.
Da quel momento in poi è cominciata
la caccia al perché fossero
assieme. Alla fine la notizia è
saltata fuori nonostante i depistaggi.
Il dialogo. Fra i due partiti è
appena cominciato.
In questo momento,
lo strappo è uno squarcio
soprattutto sulle primarias. Maninchedda ha
detto che le regole sono decise e
non si toccano. Mentre Zedda ha
fatto sapere che a delle primarie
parteciperebbe ma non a quelle del
Pds. La difficile trattativa andrà
avanti anche in questo fine
settimana. (ua)
Si fa già
da parte la sindaca Pili: «Mai candidata alle primarias»
SASSARI
Smentisce di essersi candidata e di
essersi avvicinata al Partito dei
Sardi. La sindaca di Siamaggiore
Anita Pili scende dalla gioiosa
macchina da guerra delle Primarias
prima ancora di iniziare la corsa.
La sindaca sostiene di non voler
partecipare alla corsa per diventare
governatore. Il suo nome era
circolato ed era stato proposto e
sostenuto da alcuni politici che
hanno grande considerazione della
sindaca. Ma la candidatura non si è
concretizzata. Restano in pista
egli aspiranti governatori.
Tra i sicuri candidati ci sono
Matteo
Murgia, ingegnere 40enne di Giba,
che nel 2002 fu eletto come
rappresentante degli studenti
all'Ersu di Cagliari a capo di una lista
di sinistra. E l'imprenditore
Antonio Sardu, tra i proprietari del
centro commerciale Corte del Sole a
Sestu. Tutto è pronto anche per le
votazioni on line. Il partito dei
Sardi ha organizzato le Primarias.
Si potrà votare non solo per
scegliere il candidato governatore, ma
anche per riconoscere che la
Sardegna è una nazione. Questa seconda
scheda potrà essere compilata anche
da chi ha compiuto 16 anni. La
novità è che il voto potrà essere
fatto on line.
Una scommessa fatta
dal Pds per allargare la platea il
più possibile e forse per
avvicinarsi sempre più ai nativi
digitali, che sono abituati a
utilizzare il web per qualsiasi
esigenza. Il leader del Pds Paolo
Maninchedda da tempo ha lanciato
tempi e regole del voto sul suo blog.
Chi si vuole candidare come
governatore ha tempo fino al 15 novembre.
L'election day è fissato per il 16
dicembre.
Unione
Sarda
VERSO IL
VOTO.
Zedda a
un passo dal sì Cani tenta il dialogo con il Pds
Incontri
con il sindaco e Sedda
Due vertici, uno annunciato l'altro
no. Protagonisti del primo il
segretario del Partito democratico,
Emanuele Cani, e il sindaco di
Cagliari Massimo Zedda, vicino a
sciogliere le riserve per la sua
candidatura a guidare la coalizione.
All'altro hanno partecipato
sempre Cani, affiancato dal suo vice
Franco Sabatini, e una
delegazione del Partito dei Sardi
formata dal presidente Franciscu
Sedda, il capogruppo Gianfranco
Congiu - che ha ospitato l'incontro
nel suo ufficio in Consiglio
regionale - e Roberto Desini.
Mancava
Paolo Maninchedda, il segretario,
che due giorni fa sul suo blog
Sardegna e Libertà, rivolto al Pd,
ha scritto che «noi non siamo
disponibili ad alleanze fatte a
tavolino. Per noi le alleanze si
costruiscono con processi
democratici, con dibattiti seri sulle cose
fatte e da fare, chiamando al voto
gli elettori sulle proposte». L'ex
assessore ai Lavori pubblici ha
anche posto una serie di questioni di
merito sulla sanità, sul rapporto
Regione-Stato, sull'agricoltura,
sulla scuola, sull'opportunità di
tenere aperto un dialogo con Forza
Italia e gli altri moderati del
centrodestra, sul concetto di
Sardegna-Nazione.
Riserbo svanito
Il giorno dopo le due forze
politiche si sono riunite attorno a un
tavolo nel palazzo di via Roma. Il
summit sarebbe dovuto essere
riservatissimo, il problema è che
ieri si discuteva la proposta di
legge sull'inquadramento del
personale dell'Agenzia Forestas nel
comparto unico di contrattazione
collettiva regionale, e i corridoi
del Consiglio regionale erano a dir
poco affollati. Bocche cucite sul
contenuto ma trapela, da fonti Pd,
che è stato positivo. Un incontro
preliminare, un approccio, uno
scambio di opinioni, con la promessa
che nei prossimi giorni il confronto
si potrà strutturare.
Il cantiere
Secondo indiscrezioni, uno dei temi
discussi sarebbe stato un
sondaggio commissionato dal Pd sul
contenuto di una delle schede delle
“primarias” targate Pds: la
richiesta ai sardi se si sentono una
Nazione oppure no. Ebbene, il 25%
degli intervistati avrebbe risposto
positivamente, cioè che è pronto a
dichiarare che la Sardegna è una
Nazione. Un risultato che sottolinea
quanto la questione sia sentita
dai cittadini.
Il colloquio con Zedda è stato
precedente. È da escludere che il primo
cittadino possa correre in
consultazioni con regole stabilite da una
sola forza politica, quindi è
possibile che i partiti cerchino un
punto di incontro. In ogni caso, «un
modo per chiudere una coalizione
assieme». Punto di incontro
significa la ridefinizione di un quadro di
regole.
Il sindaco di Cagliari, ad ogni
modo, starebbe per sciogliere
le riserve e manifestare la sua
disponibilità ad accettare la
candidatura a guidare, per usare le
parole dell'ex senatore Luciano
Uras, uno «schieramento democratico
e progressista, dell'identità,
dell'autonomismo e dell'indipendentismo
democratico».
Il momento giusto
Si tratta di capire quando. Magari
nel corso di una manifestazione
organizzata dai 130 primi cittadini
che l'hanno invitato a candidarsi.
Sicuramente entro il 23 novembre,
data prevista per la partecipazione
del leader della Lega, Matteo
Salvini, al congresso del Psd'Az. Però,
tornando alle Primarias, è anche
difficile immaginare che il Partito
dei Sardi possa accettare una
rimodulazione di regole per
consultazioni già fissate per il 16
dicembre e per le quali sarà
possibile presentare le candidature
fino al 15 novembre.
Qualche giorno fa il tesoriere del
partito ha pagato il bonifico per
l'utilizzo della piattaforma di voto
on line. I soldi sono stati
trovati attraverso donazioni degli
iscritti e dei sostenitori, tutte
attraverso bonifico e tutte iscritte
nel bilancio del Pds.
Roberto Murgia
VERSO IL
VOTO. Ma la base chiede le consultazioni online
Candidato
M5S, il chirurgo Macciò in pole position
Di Maio
pensa al ginecologo del Businco per raccogliere il testimone
di Mario
Puddu
Potrebbe essere Antonio Macciò, 62
anni, medico oncologo e ginecologo,
la scelta del Movimento 5 Stelle per
la candidatura alla presidenza
della Regione. Nei giorni scorsi era
trapelato l'identikit del
probabile sostituto di Mario Puddu
nella corsa da governatore.
Si cercava una persona competente,
stimata nella sua professione e in
grado di rappresentare al meglio il
Movimento. Il nome di Macciò è
ancora un'ipotesi seppure molto
concreta: prima di chiudere
definitivamente la partita, però,
devono essere compiuti dei passaggi,
alcuni dei quali molto delicati.
Potrebbe essere lo stesso Luigi Di
Maio, capo politico del Movimento, a
benedire la scelta.
I trascorsi
Macciò non è un nome nuovo nello
scenario politico sardo. Nel 2005 è
stato il candidato presidente per il
centrodestra nella Provincia del
Sulcis, sconfitto da Pierfranco
Gaviano. Consigliere provinciale
dell'Udc, Macciò lasciò la carica
nel 2009, quando venne nominato
direttore sanitario della Asl 7.
La professione
Un lungo curriculum accompagna la
figura di Antonio Macciò che, di
recente, ha raggiunto un importante
risultato nella ricerca medica.
Insieme alla sua equipe della
ginecologia oncologica del Businco, ha
scoperto una patologia rara,
sconosciuta alla medicina, che imita il
tumore, battezzata Granuloma della
vernice caseosa. La scoperta è
stata pubblicata sul Gynecological
Surgery, una delle più prestigiose
riviste internazionali di chirurgia
ginecologica.
La scelta
L'addio di Mario Puddu ha imposto ai
pentastellati un improvviso
cambio di rotta, dopo le regionarie
dell'estate scorsa. Senza il
candidato più forte in campo si è
presentata la necessità di valutare
con attenzione le mosse da fare. La
questione più spinosa riguarda
innanzitutto il metodo con cui verrà
concluso tutto il percorso. La
base pentastellata è in
fibrillazione e chiede di non stravolgere la
prassi delle consultazioni online.
Dopo l'ipotesi di rinunciare alle
regionarie c'è stata più di una
lamentela per questo cambio di rotta
repentino. Rinunciare alla rete
potrebbe essere una condizione
necessaria al Movimento data la
situazione eccezionale. Il tempo sta
passando e la rinuncia di Puddu ha
rimesso in discussione il vantaggio
sulla tabella di marcia rispetto
alle altre forze politiche.
Soluzione alternativa
I portavoce stanno studiando una
strategia che possa risultare la più
indolore possibile e magari anche
più attinente alle regole in vigore
tra i Cinque stelle.
Una delle soluzioni sulla quale si
sta discutendo è la possibilità
comunque di sottoporre la scelta di
Macciò al parere degli attivisti.
Resta da capire quanto il popolo
pentastellato possa accettare questo
diversivo, seppure maturato in una
situazione del tutto eccezionale.
Lo scenario
Nonostante l'annuncio delle
regionarie, postato su Facebook dal
Movimento 5 Stelle nazionale a poche
ore dal comunicato d'addio di
Puddu, la convocazione non è mai
arrivata. Una riflessione necessaria
per capire in quale modo trovare una
guida anche in relazione alla
legge elettorale sarda. Infatti
l'elezione diretta del presidente è un
aspetto che non si può trascurare.
Adesso si attende l'ufficialità da
parte del Movimento 5 Stelle che
potrà cominciare la campagna
elettorale per l'esordio nella
competizione regionale.
Matteo Sau
LA
RIUNIONE.
Centrodestra,
si allarga il tavolo della coalizione
Lunedì a
Illorai sarà ufficializzato l'ingresso di Sardegna 20Venti
Il centrodestra aggiunge qualche
posto al tavolo per la riunione della
coalizione prevista lunedì a
Illorai.
Tra i nuovi ingressi ci sarà di
sicuro quello di Sardegna 20Venti, in
corsa col proprio simbolo per le
prossime regionali. Sarà Stefano
Tunis a rappresentare il movimento
che raccoglie al suo interno il
mondo del civismo: «Non serve
puntare tutto su una faccia o uno
slogan, dobbiamo puntare tutto su
una squadra».
Dovrebbero partecipare all'incontro
anche i rappresentanti di Fortza
Paris ed Energie per l'Italia.
Ufficialmente il tavolo è convocato per
continuare a discutere il programma,
ma in questi giorni un po' tutte
le forze della coalizione hanno
rivendicato la possibilità di
esprimere il candidato presidente.
Se è vero che tutti gli indizi
conducono al senatore e segretario
del Psd'Az, Christian Solinas, lo è
anche il fatto che ci siano diversi
aspiranti.
Tra questi Paolo Truzzu, in quota
Fratelli d'Italia, Michele Cossa per
i Riformatori e Salvatore Cicu,
eurodeputato di Forza Italia pronto a
mettersi a disposizione. Il
coordinatore regionale della Lega, Eugenio
Zoffili, ha ribadito che la scelta
spetta al Carroccio che scioglierà
le riserve il 23 novembre, ultimo
giorno della visita di Salvini in
Sardegna. Non tutti i rappresentanti
del centrodestra, però,
gradiscono la formula e prima di
proseguire con il programma sarà
necessario chiarire questi aspetti.
(m. s.)
IL TOUR.
Autodeterminatzione,
incontro sull'insularità
Domani
alla biblioteca Satta di Nuoro confronto coi cittadini
Autodeterminatzione prosegue il tour
nei territori con gli incontri
tematici. Domani, alle 9.30 nella
sala conferenze della biblioteca
Satta a Nuoro, si discuterà di
insularità, fiscalità di vantaggio e
fondi europei.
Un momento di dibattito, per un
confronto con i cittadini su idee e
proposte per il prossimo governo
regionale. Le conclusioni saranno
affidate al candidato presidente
Andrea Murgia. L'invito è stato
esteso a rappresentanti del mondo
delle imprese, associazioni di
categoria e parlamentari europei.
Parteciperà, infatti, l'eurodeputato
del Pd, Renato Soru, che volle
proprio Andrea Murgia nel suo
listino alle regionali del 2009.
L'incontro, coordinato
dall'esponente di Autodeterminatzione, Lucia
Chessa, prevede gli interventi di
Nicola Melis, anche lui esponente
del movimento, Stefano Mameli
(Confartigianato imprese), Battista
Cualbu (Coldiretti), Sergio Cardia
(Agrinsieme) e Agostino Galizia
(Confindustria).
Il tema dei fondi europei è
particolarmente caro a Murgia, economista
e funzionario della Commissione
europea, che più volte ha ribadito la
volontà di aumentare la spesa e
soprattutto utilizzare le
semplificazioni offerte dal nuovo
regolamento per migliorare la
situazione delle imprese.
M. S.
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Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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