La
Nuova
Alleanza
tra Rifondazione, Si e Pci. Zedda prepara la convention con i sindaci. Blocco a
sinistra oltre i Progressisti
CAGLIARI. A sinistra della futura
coalizione progressista, quella che dovrebbe candidare governatore Massimo
Zedda, sta per scatenarsi un terremoto. Rifondazione, Sinistra italiana e
Partito comunista hanno costituito una nuova alleanza, che presto potrebbe
tagliare i ponti con l'ex centrosinistra e correre da sola nelle Regionali. Se
così fosse, un altro tassello di quello che è lo schema immaginato dal sindaco
di Cagliari potrebbe saltare. Sarebbe il secondo dopo il recente no di Autodeterminatzione,
che ha fatto sapere: «Mai alleati con i partiti che hanno governato la Regione
negli ultimi dieci anni».
A sinistra. I tre segretari
regionali - Antonello Licheri, Giuseppe Ibba e Pierluigi Mulliri - si
dichiarano pronti a a un progetto alternativo e in netta discontinuità con il
passato, compresi gli ultimi cinque anni della giunta Pigliaru su sanità,
urbanistica, enti locali e rapporti con lo Stato». Nell'annunciare che domenica
9 dicembre, organizzeranno un'assemblea aperta alle forze di
sinistra, autonomiste, ad esempio Potere al popolo, e ai movimenti,
Rifondazione, Si e Pci sostengono che è indispensabile «un progetto
destinato a riequilibrare fra loro tutti territori della Sardegna dal punto di
vista economico e sociale, con particolare attenzione alle politiche su lavoro,
a cominciare da quello per i giovani, ambiente, e salute».
Ma è un programma di cui, secondo i
tre segretari, «oggi invece non c'è traccia in nessuno dei possibili
schieramenti annunciati», e per questo «al nostro interno vogliamo approfondire
quali potranno essere le eventuali possibili alleanze per le Regionali». Se
questa non è una porta sbarrata a Zedda, poco ci manca.
I progressisti. Il movimento che fa
capo al sindaco di Cagliari è al lavoro per organizzare l'evento in cui Zedda dovrà
sciogliere la riserva sulla candidatura a governatore. L'evento era atteso per
questo fine settimana, ma un imprevisto (Massimo Zedda è alle prese con un
virus influenzale) avrebbe costretto il gruppo dei sindaci a rinviarlo di qualche
giorno. Direzione Pd. Lunedì pomeriggio è stata convocata ad Oristano, in via
Canepa, dal segretario regionale Emanuele Cani. A sollecitare la riunione prima
della Conferenza programmatica del partito, sarà il primo dicembre ad Arborea,
erano stati l'europarlamentare Renato Soru, l'ex deputato Francesco Sanna e il
capogruppo Pd Pietro Cocco.
Unione
Sarda
LE
ELEZIONI. Il centrosinistra aspetta ancora la decisione del sindaco Zedda
Cagliari,
l'incrocio che spaventa Coalizioni ancora in alto mare
Il voto
per le suppletive il 20 gennaio un ostacolo verso le Regionali
Un fulmine è stato scagliato dal
Governo nel cielo (già poco sereno)
della politica isolana. La
convocazione delle suppletive per la
Camera, fissata il 20 gennaio per
sostituire l'ex penstastellato,
Andrea Mura, manda in tilt alcuni
meccanismi. I partiti sono costretti
a un'accelerata e, in alcuni casi,
c'è addirittura il rischio che
salti il banco.
Lo scenario
Il centrosinistra deve cercare di
chiudere prima possibile la pratica
coalizione e ottenere il sì da
Zedda. Nel centrodestra si discute per
sapere a quale partito spetterà la
scelta del candidato, mentre il
Movimento 5 Stelle attende notizie
dallo staff di Luigi Di Maio, sul
metodo di individuazione del
candidato. Certo è che Cagliari diventa
il crocevia del futuro politico
sardo perché le suppletive saranno
comunque l'antipasto delle regionali
e una prova politica importante
visto che al voto andrà circa un
quarto degli elettori complessivi.
La rincorsa
Il boccone più amaro è stato servito
sul piatto del centrosinistra. La
coalizione che dovrebbe sostenere
Massimo Zedda nella corsa a Villa
Devoto è ancora in fase di
costruzione. I tentativi di allargarla non
stanno andando a buon fine tanto che
dal sindaco di Cagliari non
arrivano ancora segnali.
Presentarsi alle suppletive con
questo
anticipo crea due tipi di problemi:
il primo è riuscire a presentare
un candidato. Potrebbe essere un
esponente del civismo, qualcuno fa il
nome dell'assessora cagliaritana,
Francesca Ghirra, ma potrebbe essere
anche un sindaco vicino al Pd. Il
secondo problema è riuscire a
evitare una sconfitta pesante,
difficile da gestire nell'immediata e
successiva campagna elettorale.
Serve quindi avere più forze in
coalizione e maggiore unità, non
pervenuti attualmente. Una cosa è
certa: Zedda non vuole giocare il
ruolo di vittima sacrificale e
quindi potrebbe decidere di
declinare l'invito e lasciare a
qualcun'altro l'onere di candidarsi.
Il richiamo alla compattezza
arriva dai rappresentanti di Italia
in Comune: «C'è bisogno di unità
di intenti, programmi e valori prima
che di nomi». Il rischio è
perdersi nelle lotte intestine e
serve superare «la personalizzazione
della politica per ridare agli
elettori sardi il diritto di un voto
ragionato».
Rischio tensioni
Non fanno salti di gioia nemmeno nel
centrodestra che si troverà ad
affrontare un nuovo gioco di
equilibri in una fase delicata per la
coalizione. Si deve decidere chi
sarà il candidato e quale partito lo
dovrà esprimere. Gli azzurri
vorrebbero l'opzione, con la
consapevolezza che questo potrebbe
creare nuove tensioni all'interno a
poche settimane dalla pace
ritrovata.
Spesso si è fatto il nome della
consigliera regionale, Alessandra
Zedda, e quello di Edoardo Tocco.
Non è escluso che anche Fratelli
d'Italia si faccia avanti con un
proprio nome così come potrebbero
fare i Riformatori che avrebbero in
Roberto Frongia o lo stesso Michele
Cossa due candidati spendibili.
Inoltre, il turno di supplettive rientrerà
in un equilibrio anche per
il dopo regionali perché il partito
che esprimerà il candidato, dovrà
(in caso di vittoria) cedere
qualcosa agli alleati.
Inizia una partita
di strategia che in qualche modo
mette alla prova anche il
centrodestra che ha già la
coalizione, domani avrà quasi certamente il
candidato presidente, ma deve fare i
conti con gli equilibri di forza.
Non staranno sicuramente a guardare
gli altri partiti della coalizione
che già hanno accettato loro
malgrado la nomina del candidato
presidente da parte della Lega.
La sostituzione
È nel Movimento 5 Stelle l'origine
di queste suppletive. Andrea Mura,
eletto nell'uninominale della Camera
si è dimesso dopo l'espulsione
dal Movimento a causa delle assenze.
Tutti i nove candidati degli
uninominali, eletti poi in
Parlamento, non sono stati scelti con la
votazione in rete, ma dall'allora
coordinatore per la campagna
elettorale, Mario Puddu. È probabile
che venga utilizzato lo stesso
criterio, senza riaprire dunque la
piattaforma Rousseau, mai così
tanto utilizzata a così breve
distanza. A decidere sarà naturalmente
il capo politico, Luigi Di Maio,
insieme allo staff, che valuterà la
situazione nei prossimi giorni.
Matteo Sau
IL CASO.
Scenari per il 2019
L'ingorgo
delle urne Ma l'election day resta possibile
Accorpare le regionali con le
suppletive per la Camera si può fare.
Almeno dal punto di vista
legislativo perché lo Statuto prevede la
possibilità di far oscillare la data
delle regionali due domeniche
dopo o quattro prima, rispetto alle
consultazioni precedenti. Nel 2014
le elezioni si sono tenute il 16
febbraio, dunque calcolando quattro
domeniche a ritroso l'ultima sarebbe
proprio il 20 gennaio. Ci sono,
però, impedimenti tecnici come la
stampata delle nuove schede per la
doppia preferenza di genere.
A Cagliari in teoria si potrebbe
andare
al voto addirittura cinque volte
entro la primavera del 2019: un
dedalo di urne mai visto prima. Il
20 gennaio sono già state fissate
le elezioni suppletive per il seggio
alla Camera lasciato libero dal
deputato dimissionario del M5S
Andrea Mura, a febbraio sarà il turno
delle regionali, mentre in primavera
si andrà al voto per il rinnovo
del Parlamento europeo. Tre voti
sicuri, più due ipotetici: se Massimo
Zedda dovesse candidarsi e vincere
le regionali, scatterebbero le sue
dimissioni da sindaco di Cagliari.
Risultato: urne di nuovo aperte nel
capoluogo per rieleggere sindaco e
Consiglio comunale. Non solo,
resterebbe in piedi anche l'ipotesi
del ballottaggio due settimane
dopo. Un po' di suggestioni e un po'
di realtà già definita: di sicuro
gli elettori cagliaritani saranno
chiamati ad avere la tessera
elettorale sempre a portata di mano.
MOVIMENTO
5 STELLE.
Regionarie,
ultime ore d'attesa per i candidati: si vota lunedì
Luca
Piras potrebbe riproporsi, voci non confermate su Andrea Pubusa e
Francesco
Desogus
Ancora una giornata per avere i
candidati alle regionarie per a
presidenza della Regione. Gli
attivisti del Movimento 5 Stelle sono in
attesa di sapere chi tenterà di
prendere il posto dell'ex sindaco di
Assemini, Mario Puddu. Domani a
mezzogiorno scade il termine per la
candidatura, ma gli aspiranti devono
rispettare il mandato che impone
il divieto di autopromuoversi in
rete. Poi, potrebbe servire un fine
settimana di riflessione prima di
aprire la piattaforma Rousseau per
il voto del candidato presidente del
Movimento 5 Stelle. Nulla ancora
è stato ufficializzato, ma l'ipotesi
è che le consultazioni si tengano
lunedì prossimo.
Una parte dell'M5S sostiene Luca
Piras, arrivato secondo alla
consultazione dell'estate scorsa. Si
tratta di un sostegno velato,
anche perché nessuno in teoria può
appoggiare la candidatura di
aspiranti portavoce. Potrebbe
partecipare alle regionarie anche
Francesco Desogus che già nelle
scorse settimane aveva espresso la
volontà di mettersi in gioco. Un
altro nome spesso accostato al
Movimento 5 Stelle è quello di
Andrea Pubusa che, per ora, si
concentra sull'attività del CoStat.
Non si tratta di un partito ma
parteciperà alla campagna
elettorale.
Domani, Pubusa modererà un dibattito
al quale parteciperanno il
senatore Gianni Marilotti (M5S),
Andrea Murgia, candidato presidente
di Autodeterminatzione, Claudia
Zuncheddu (Sardigna Libera), Roberto
Mirasola (Sinistra Italiana),
Giovannino Deriu (Potere al popolo) e il
segretario del Partito dei sardi,
Paolo Maninchedda. (m. s.)
CENTRODESTRA.
Ecco
Salvini, via al tour nell'Isola
Attesa
per l'ufficializzazione del candidato: Solinas in pole position
Oggi a
Olbia, Nuoro e in Ogliastra, domani al congresso Psd'Az a Cagliari
Inizia oggi il tour di due giorni
nell'Isola del vicepremier Matteo
Salvini. Una visita attesa da tutto
il centrodestra, visto che entro
domani dovrebbe il ministro
dell'Interno dovrebbe annunciare il nome
del candidato governatore della
coalizione. Cresce l'entusiasmo dei
sostenitori, ma nel frattempo
spuntano per le strade delle città
manifesti e scritte. Le ultime sono
comparse ieri mattina a Cagliari:
«Respingiamo Salvini», è il più
tenero.
È stato lo stesso vicepremier
a rispondere si Facebook: «Fate
pena, tornerò in Sardegna alla faccia
di chi ci vuole male. Noi andiamo
avanti», ha scritto nel chiamare a
raccolta i simpatizzanti del partito
- e non solo - per la visita di
due giorni. Non solo: il
coordinatore del partito Eugenio Zoffili e il
deputato Guido De Martini hanno
annunciato di voler presentare una
denuncia per i manifesti: «Il nostro
sospetto è che siano
riconducibili al centro sociale
attivo a Cagliari, faremo di tutto
perché chiuda».
Il programma
Nel pomeriggio di oggi (alle 16)
sarà a Olbia, alla stazione
marittima. Poi Nuoro (alle 18.30
all'ExMé), Tortolì (alle 21 nella
sede della Lega) e Girasole (alle
21.30 per una cena all'hotel
Birdesu). Ma la tappa cruciale
dovrebbe essere domani, con
l'intervento di presentazione del
congresso del Partito sardo
d'Azione, in viale Regina Margherita
a Cagliari.
Il probabile annuncio
Con ogni probabilità, sarà questa
l'occasione in cui Salvini
comunicherà il nome del candidato
governatore del centrodestra alle
regionali. Il vicepremier dovrebbe
parlare alle 12. Mezz'ora prima,
nella sede del Psd'Az, si terrà il
quarto tavolo regionale della
coalizione. A convocarlo è stato il
coordinatore del Carroccio
nell'Isola Eugenio Zoffili. Il
passaggio dovrebbe servire ad
anticipare alle altre forze
politiche dello schieramento ciò che di lì
a poco dirà Salvini. E cioè
l'ufficializzazione della guida della
coalizione. In pole position, da
settimane, c'è il segretario del
Psd'Az, il senatore Christian
Solinas.
Domani però la mattinata del
ministro dell'Interno inizierà a
Villasimius, con la visita a uno
degli immobili confiscati alla
criminalità organizzata. Alle 13,
dopo la parentesi sardista, ci sarà
un sopralluogo nelle aree colpite
dall'ultima alluvione: la Statale
195 e Capoterra, dove poi si terrà
un pranzo con i simpatizzanti.
Fortza Paris
Intanto Fortza Paris, che fa parte
della coalizione di centrodestra
per le prossime regionali, avverte:
«La scelta del candidato
governatore spetta solo ai sardi».
Il presidente Gianfranco Scalas
prosegue: «Il nostro popolo non
vuole assistenza o aiuti, chiede solo
di poter esser messo nelle
condizioni di dare il meglio, di crescere e
prosperare.
Bene lavorare su Zona Franca,
sistema sanitario,
continuità territoriale,
potenziamento delle infrastrutture però ancor
prima di metanizzare l'Isola
andrebbero ridotte, e portate ai costi
del continente le tariffe
energetiche, a sostegno delle famiglie e
delle tante imprese in sofferenza».
(m. r.)
Sanità e
trasporti gli obiettivi dell'Uds
Gli
incontri
La sanità, in primo luogo, poi il
trasporto pubblico locale, la
continuità territoriale, la
riduzione del costo energetico per
famiglie e imprese, la riforma della
Regione e la riqualificazione
professionale del personale,
incentivando l'esodo volontario di almeno
500 dipendenti , per svecchiare la
“macchina” e creare nuova
occupazione.
Sono i punti principali che
caratterizzano l'azione dell'Uds, che ha
concluso la prima fase organizzativa
per la formazione delle liste in
tutti i collegi elettorali
dell'Isola e definire il programma per le
prossime elezioni regionali.
Gli incontri nel territorio,
condotti dal leader del partito, Mario
Floris, e dal coordinatore
regionale, Antonio Nicolini, hanno
confermato l'impegno politico e
programmatico dell'UdS nell'alleanza
del centrodestra.
In particolare - sottolinea una nota
- il partito «punta a impostare
un nuovo rapporto con il Governo
affinché la sanità e il trasporto
pubblico locale tornino in carico al
bilancio dello Stato, come è in
tutta Italia, non più a carico del
bilancio regionale, mentre la
continuità territoriale aerea e
marittima deve consentire ai sardi di
essere trasportati gratis fino al
punto più vicino della penisola,
così come era stata impostata sin
dall'origine della vertenza con la
prima Giunta Floris del 1989».
regionarie
bis
Candidature
online del M5S c'è tempo sino a domani alle 12
CAGLIARILa piattaforma Rousseau
accetterà le candidature a governatore
per il Movimento Cinque stelle entro
venerdì a mezzogiorno. Di fatto,
per partecipare alle Regionarie bis
- necessarie dopo il recente passo
indietro dell'ex sindaco di Assemini
Mario Puddu - gli aspiranti
avranno avuto tre giorni a
disposizione per presentarsi e concorrere
alle primarie on line che dovrebbero
essere subito dopo.
Ieri è stata
la prima giornata in cui i candidati
potevano iscriversi alla
Piattaforma, ma dallo staff politico
non sono arrivate indiscrezioni
né su quanti abbiano sottoscritto il
modulo e quindi neanche sui nomi.
In ogni caso, così come prevede il
regolamento interno, tutte le
candidature dovranno passare subito
dopo all'esame del capo politico
del Movimento, il vicepremier Luigi
Di Maio, del garante e dello staff
nazionale.
Solo quelle che supereranno questa
prima selezione - i
criteri saranno di verificare se i
curricula sono compatibili con i
principi dello statuto - saranno
ammesse alle Regionarie bis. Che -
stando ad alcune ipotesi -
potrebbero essere organizzate, sempre on
line per gli attivisti e com'è
consuetudine dalla piattaforma Rousseau
durante la prossima settimana.
A Olbia
chi pensa a un'altra Sardegna
Intellettuali,
sindaci, sindacati per un'isola lontana dai populismi
OLBIA
Non chiamateli gli antisalvini. Lo
spirito che anima l'incontro che si
terrà oggi a Olbia quasi in
contemporanea alla visita del vice premier
nasce su altri presupposti e per
altri fini. Prende vita dall'esigenza
di riflettere intorno allo
strapotere dei populismi e di una deriva
che sembra avere colpito l'Italia e
anche la Sardegna. Il tema
centrale dell'incontro è la
soggettività dei sardi nelle scelte
politiche, economiche, culturali e
linguistiche. A partire da alcuni
spunti dei libri di Bachisio Bandinu
"Noi non sapevamo" e "Lettera a
un giovane sardo sempre
connesso" si affrontano le questioni della
lingua e del bilinguismo, del
turismo, dell'industria, delle basi
militari, dell'ambiente, per
constatare che i sardi non sono stati
artefici, protagonisti attivi e
responsabili del proprio sviluppo.
E proprio dalla lettera manifesto di
Bandinu, pubblicata accanto,
partiranno le riflessioni di chi si
interroga su quale sia il futuro
della Sardegna. «La questione
fondamentale è oggi la necessità di una
coscienza identitaria politica,
economica, ambientale. Identità che
non possediamo e che bisogna
costruire come base fondamentale della
crescita a nostro vantaggio».
Al Civico 33, a Olbia, in corso
Umberto,
si aprirà un dibattito proprio su
questi temi. Un incontro che non ha
riferimenti partitici. Hanno
assicurato la loro presenza diversi
sindaci della Gallura. Il sindaco di
Santa Teresa, di Calangianus, di
Loiri e di Luogosanto. C'è anche
l'adesione da parte di esponenti del
sindacato, mondo della scuola.
Bachisio Bandinu, Nino Murineddu, Gian
Piero Scanu e Franciscu Sedda.
Oggi
salvini nell'isola
Oggi tour
a Olbia, Nuoro, Tortolì e Girasole
Tutto pronto per la visita di Matteo
Salvini in Sardegna. Una due
giorni fitta di incontri, comizi,
cene. L'arrivo è previsto alle 15
all'aeroporto di Olbia. Alle 16
Salvini è atteso alla stazione
marittima dell'Isola Bianca dove
terrà il suo primo incontro pubblico.
Quindi trasferimento a Nuoro per un
incontro con i simpatizzanti: alle
18 all'ExMe in piazza Mameli. Dalla
Barbagia Salvini si sposterà in
Ogliastra per due eventi.
Il primo alle 21 a Tortolì per
l'inaugurazione della sede della
Lega Ogliastra in via Monsignor
Virgilio 64/A, seguirà un breve
comizio in piazza. Il secondo alle
21.30 a Girasole per una cena con
iscritti e simpatizzanti all'hotel
ristorante Birdesu. Domani mattina
tappa a Villasimius, dove visiterà
un immobile confiscato alla
criminalità organizzata. Alle 12 è
prevista una conferenza nella sede
Psd'Az col segretario Christian
Solinas per presentare il congresso
sardista in programma sabato e
domenica alla Fiera.
Sarà anche l'occasione per
annunciare la
candidatura dello stesso Solinas a
governatore. Dopo un breve
sopralluogo nella aree colpite dalla
recente alluvione Salvini
parteciperà a un pranzo a Capoterra
nella locanda di Baccalamanza.
Ultima tappa della due giorni
nell'isola
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Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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