mercoledì 29 gennaio 2020

17 Febbraio. Ferai: open week gratuita di recitazione



17 Febbraio alle ore 19:00 – 21 Febbraio ore 21:00
Via Giulio Dolcetto, 12, 09122 Cagliari CA, Italia
Ferai Teatro riapre le iscrizioni ai corsi di recitazione: da lunedì 17 a venerdì 21 febbraio sarà possibile frequentare GRATUITAMENTE tutte le lezioni delle seguenti classi:

Lunedì e mercoledì dalle ore 19.00 alle ore 20.45
Classe Kammerspiele (teatro tradizionale)
(lezioni prova: 17 e 19 febbraio)

Lunedì e mercoledì dalle ore 21.00 alle ore 22.30
Classe La Fenice (teatro tradizionale)
(lezioni prova:17 e 19 febbraio)

Mercoledì dalle ore 17.00 alle ore 18.45
Classe Baby Ferai (teatro tradizionale, dai 4 ai 10 anni d'età)
(lezione prova: 19 febbraio)

Martedì e giovedì dalle ore 17.00 alle ore 18.45
Classe Odeon (teatro tradizionale)
(lezioni prova: 18 e 20 febbraio)

Venerdì dalle ore 15.00 alle ore 16.45
Classe Senilia (teatro tradizionale, dai 60 anni d'età in su)
(lezione prova: 21 febbraio)

Venerdì dalle ore 17.00 alle ore 18.45
Classe Puerilia (teatro tradizionale, dai 10 ai 14 anni d'età)
(lezione prova: 21 febbraio)

Venerdì dalle ore 19.00 alle ore 20.45
Classe Abadìa (teatro performativo e contemporaneo)
(lezione prova: 21 febbraio)

Il costo delle classi di recitazione è l'equivalente di 30 euro al mese, pagabili in unica soluzione (120 euro) oppure in due rate da 60 euro (a febbraio e a maggio). Chi frequenta più di una classe ha uno sconto del 50% sulla seconda (escluso Baby Ferai, Senilia e Puerilia)

È richiesto abbigliamento comodo (da ginnastica) e scarpe di ricambio con la suola pulita (si può lavorare anche scalzi) e la massima igiene della persona e degli indumenti da lavoro in sala.

Siamo in via Dolcetta 12 a Cagliari.
Info e prenotazioni: tel: 3755789748 (anche WhatsApp); feraiteatro@gmail.com

martedì 28 gennaio 2020

Una nuova casa per la sinistra

La destra sporca, xenofoba, razzista, bugiarda e anche ladra si può fermare. Questo è un dato. Il partito democratico, con le sue contorsioni interne, le sue colpe e i suoi tanti tradimenti, regge dove i suoi esponenti riescono a governare evitando di farsi arrestare a pochi mesi dalle elezioni, come avvenuto in Calabria. Regge dove non mette in primo piano il suo affarismo maneggione, lontano anni luce dai bisogni e dai valori degli uomini e donne di sinistra che, piacendo o no a lorsignori, sono scesi in piazza con le sardine perché non si sentono rappresentati da nessuna delle forze in campo e meno che meno dal pd.

Il centrosinistra, nonostante le sue mille malefatte, locali e nazionali, riesce ancora a trarre vantaggio dalla diffusa percezione del rischio rappresentato dalla Lega con le sue pagliacciate, le sue truffe, la sua assenza di etica civile democratica ed anche umana. I 5stelle si avviano a percentuali piccolissime, dimostrando che si, è necessaria un’altra via, un altro soggetto politico che riesca a rappresentare una metà di italiani respinti dalle politiche bipolari del centrodestra e del centrosinistra, ma quest'altra via non erano loro, con le loro giravolte, le loro prepotenze, le loro semplificazioni, i loro errori madornali, qualche volta anche le loro ignoranze.

La “normalizzazione” dei 5stelle è incompatibile con la spinta originata dal vaffa da cui sono nati e se non spariranno è solo perché, anche loro, hanno creato una casta che non si farà da parte e si metterà sul mercato al migliore offerente. Cercheranno di essere, e lo dicono loro, non io, il famoso ago della bilancia che cercherà di galleggiare purchessia, facendo e dicendo tutto e il contrario di tutto, come già è successo e succede anche in questi mesi.

Ma io non credo che questa sia la rivincita del bipolarismo. Io, al contrario, credo che ci sia bisogno di altro. Credo che prima o poi, spero prima che poi, quella parte di opinione di sinistra che oggi non trova rappresentanza nell’attuale centrosinistra anche se, occasionalmente, si tappa il naso e va a votare il male minore, riesca a costruire la sua casa: accogliente, depurata dai maneggioni, attenta ai disaggi di molti, disposta a riconsiderare in modo seriamente critico il modello che altro non ha fatto se non produrre spaventose disuguaglianze e sottrazione di diritti.

Il diritto al lavoro, il diritto di non essere precari per sempre, il diritto a retribuzioni dignitose, il diritto a lavorare in sicurezza, il diritto a curarsi, il diritto ad avere dei figli e crescerli con serenità, il diritto a non doversi rivolgere, per qualunque cosa, ad un padrino votoscambista, il diritto all’informazione, il diritto alle università senza baroni nepotisti, il diritto a processi giusti, il diritto al merito, il diritto ad una tassazione equa per tutti, … … E’ ambizioso questo? Pazienza, meglio volare alto che terra terra. Buongiorno

Di Lucia Chessa

30 Gennaio, Quartu, “I sardi e l’olocausto.” Interviene Francesco Casula




Cari soci ed amici, giovedì 30 gennaio alle ore 17:00, presso la scuola elementare di Flumini di Quartu S.E., in via Mar Ligure n. 3, il prof. Francesco Casula ci parlerà di “I Sardi e la Shoah”.

Con la parola Shoah, che in lingua ebraica significa: "catastrofe", "distruzione", si intende oggi lo sterminio degli ebrei, perpetrato dai nazisti durante il secondo conflitto mondiale. Sinonimo di Shoah è spesso considerato il termine Olocausto che indica, a partire dalla seconda metà del XX secolo, il genocidio di cui furono responsabili le autorità della Germania nazista e i loro alleati nei confronti degli ebrei d'Europa e, per estensione, lo sterminio di tutte le categorie di persone dai nazisti ritenute "indesiderabili" o "inferiori" per motivi politici o razziali.

Tra il 1933 e il 1945, furono circa 15-17 milioni le vittime dell'Olocausto, di entrambi i sessi e di tutte le età, senza riguardo per anziani e bambini, tra cui 5-6 milioni di ebrei. Il Prof. Casula, ricordando le tragedie della Seconda guerra mondiale e i milioni di destini di uomini che essa travolse, ci parlerà anche dei deportati sardi, cioè di una categoria di protagonisti di quella immane tragedia che si pensava non avesse visto la presenza di sardi.


Durante la serata interverrà Damiano Sassu, raccontando l’esperienza del padre, testimone e vittima di questo dramma.
E’ un dovere ricordare l’Olocausto perché solo con la memoria possiamo evitare che certe tragedie si ripetano.


Arrivederci a giovedì!


Cari saluti

Isabella

Ricordiamo che con gennaio 2020 sono aperte le iscrizioni e i rinnovi della quota sociale, pari ad € 10,00 annuali. Sarà a vostra disposizione la nostra tesoriera Sig.ra Francesca Serra.


giovedì 23 gennaio 2020

01 Marzo. Manaslu - la montagna delle anime



Organizzato da Mescalito Film
Domenica 01 Marzo 2020 alle ore 21:30
Greenwich D’Essai, Via Sassari 65/67, Cagliari

Spettacolare e commovente, il ritratto della vita di Hans Kammerlander, uno dei più grandi scalatori del nostro tempo. Il trionfo che lo ha reso famoso in tutto il mondo è la più veloce salita alla vetta dell’Everest in 16 ore e 40 minuti nel 1996, seguita dalla prima discesa con gli sci dalla montagna più alta del mondo.

Hans Kammerlander torna ad affrontare nuovamente il suo destino a 26 anni di distanza da una drammatica esperienza sul Manaslu, montagna del Nepal alta 8163 metri. In quella circostanza, i suoi compagni di cordata e amici d’infanzia Karl Großrubatscher e Friedl Mutschlechner hanno perso la vita mentre Hans è sopravvissuto.

Dopo 26 anni, questa salita non rappresenta per Hans solo una sfida ma un modo per confrontarsi nuovamente con la tragedia del 1991 che non è ancora riuscito a superare.

Manaslu – La montagna delle anime è la biografia di uno dei più grandi alpinisti del nostro tempo, con filmati d’archivio e l’aiuto di attori nelle diverse sequenze ricostruite.

L’ossessione della destra cagliaritana: Casa Savoia a tutti i costi!. Liberu - Lìberos Rispetados Uguales. Partito politico




A Cagliari la commissione Pari Opportunità ha presentato la mozione “Cagliari al femminile”. Si tratta della promozione di un ciclo di iniziative incentrato su “donne cagliaritane che si sono distinte in diversi campi”, con convegni e varie iniziative molto interessanti. Una di queste iniziative riguarda la promozione della “toponomastica al femminile”, che prevede l’intitolazione di alcune vie di nuovi rioni a donne cagliaritane.


Una proposta decisamente positiva e lodevole, se non fosse che la destra al governo della città ha pensato bene di fare il diavolo a quattro per inserire una figura di donna, che evidentemente reputano “cagliaritana che si è distinta in diversi campi”.

Presa dalla smania revisionista e riabilitativa la destra cagliaritana infila nell’elenco nientepocodimeno che Maria Cristina di Savoia, già beata, nata a Cagliari nel 1812. O meglio, nata “casualmente” a Cagliari: la famiglia Savoia, infatti, si trovava occasionalmente in Sardegna in quanto fuggiva dall’invasione francese del Piemonte, circostanza che le fece ricordare dell’esistenza della Sardegna. Un soggiorno tanto felice per la famiglia quanto tragico per i Sardi, a cui furono aggiunte nuove tasse per consentire agio adeguato alla famiglia di “rifugiati” in terra straniera.

In questo idilliaco soggiorno, di cui i Sardi furono loro malgrado ospiti paganti, nacque appunto Maria Cristina, la quale tornò immediatamente a Torino con la famiglia non appena la situazione di tranquillizzò. Dunque cagliaritana non lo fu, se non per nascita. Un po’ come migliaia di Sardi hanno sulla carta di identità il luogo di nascita a Berlino, Monaco, Charleroi, Buenos Aires, essendo figli di emigrati e poi tornati in Sardegna come sardi, non certo come tedeschi, belgi o argentini.


Né, d’altra parte, la discendente Savoia si è resa protagonista di alcun merito nei confronti di Cagliari, dei cagliaritani o dei Sardi in generale. Gli stessi che propongono il suo inserimento nella lista delle cagliaritane meritorie non trovano altro da argomentare se non che “Fondò a San Leucio (Caserta) una fabbrica che diede lavoro a 300 donne…”. Nascere a Cagliari e fondare una fabbrica a Caserta ci sembra un po’ pochino per essere considerata una “donna cagliaritana che si è distinta in diversi campi”.


Ed è perlomeno imbarazzante che ci siano consiglieri che ritengono di mettere questa signora al fianco di una Nereide Rudas (neuropsichiatra di fama internazionale) o di una Eva Mameli Calvino (botanica, naturalista e accademica, prima donna in Italia a conseguire la libera docenza presso un'università), o di una Angelina Cabras (matematica e fisica di livello internazionale), solo per citarne alcune tra le tantissime, distintesi nell’arte, nella politica, nella letteratura, nella moda e in mille altri campi.

Eppure la destra cittadina, ossessionata dalla volontà di riabilitare un casato di tiranni che hanno inondato la Sardegna di sangue, forche e fame, insiste affinché il suo nome entri nell’elenco. Bene ha fatto, e le rendiamo merito, la consigliera Francesca Mulas, a proclamare la sua astensione in segno di protesta, all’atto dell’approvazione del documento.


La discussione in consiglio, che si è tenuta martedì, a parte la Mulas e alcuni consiglieri progressisti ha visto l’approvazione della lista da parte di tutti i consiglieri, inclusi quelli del Psd’az. Salvo poi magari travestirsi da patrioti per le celebrazioni del 28 aprile, data - per la cronaca - in cui i Savoia furono cacciati di malo modo dal popolo sardo esasperato. Ma pare che gli equilibrismi di convenienza e le sparate contraddittorie siano ormai pane quotidiano per certa politica.


Riteniamo che sia un segnale molto preoccupante che ancora oggi in Sardegna ci siano persone che tentano di riabilitare e dare una parvenza di rispettabilità a un casato che, per oltre due secoli, ha portato tanta sventura e dolore al nostro popolo.
Invitiamo tutte le forze politiche e tutti i cittadini a opporsi a qualsiasi tentativo di riabilitare qualunque membro di questa dinastia tirannica, per rispetto del popolo sardo che sotto il suo dominio ha patito alcuni dei secoli più bui della sua esistenza.


Liberu – Lìberos Rispetados Uguales


martedì 21 gennaio 2020

29 Gennaio. Presentazione del nuovo numero di Làcanas



Organizzato da Sa Bena 
Mercoledì 29 Gennaio 2020 dalle ore 18:00 alle ore 20:30
Sa Bena, Via San Martino 17, Nuoro
MERCOLEDÌ 29 GENNAIO - H.18:00


Fondata da Paolo Pillonca e diretta da Pier Sandro Pillonca, Làcanas, rivista bilingue delle identità, è nata all’inizio del 2003 e ha una cadenza bimestrale.

Il suo obiettivo principale è quello di raccontare la Sardegna dall’interno attraverso la cronaca, le tradizioni, i tesori della cultura popolare, l’ambiente, le feste laiche e religiose, il teatro e la poesia.

Spazio inoltre all’archeologia e alla storia, alla letteratura e al cinema, alla medicina e alla cucina, alla musica e ai personaggi della nostra isola.

Làcanas, che in sardo significa confini, è aperta ai contributi di tutti: al suo interno trovano spazio anche fatti e protagonisti delle altre culture minoritarie europee, che con la Sardegna condividono la battaglia per la difesa delle diversità.

La rivista si trova in tutte le edicole e nelle migliori librerie della Sardegna al prezzo di 5 euro. L’abbonamento annuale costa 22 euro, e comprende anche un libro in omaggio.

lunedì 20 gennaio 2020

Bettino Craxi e quella grande schiera di adulatori. Di Lucia Chessa.



La riabilitazione di Craxi, quasi la celebrazione, da speranza ad ogni corrotto, ogni erogatore e raccoglitore di tangenti, ogni destinatario di voti di scambio e, per estensione, a tutti quelli che usano la politica per curarsi, anzitutto, il proprio interesse personale, sia esso un interesse economico, sia esso un interesse di conservazione della propria posizione di potere. Così è!

Il coro di celebratori craxiani da, ai corrotti che infestano l’Italia conferendole il primato europeo, in compagnia della sola Romania, un senso di assoluzione generale, morale e culturale. Rende chiara la dimensione dell’indulgenza compiacente che accompagna il maneggio permanente delle piccole e grandi combriccole. Si lavora a radicare, più di quanto non sia già radicata, l’idea che "si fa così", che in fondo "è normale" e che, chi si dissocia è uno stupido ingenuo che non ha ancora capito come gira il mondo.

Ho il più grande disprezzo per tutti coloro che utilizzano a fini personali i loro ruoli politici e istituzionali, tutti quelli che, anche non veleggiando tra le altezze dei miliardi craxiani, praticano voto di scambio, si appropriano indebitamente di personali vantaggi economici, fanno i boss della politica protetti dal consenso di una rete di clientele costruite in anni di assunzioni interinali, piccoli favorini, piccole precedenze, a volte solo generiche promesse che servono a tenere con il cappio al collo disperati il cui diritto viene appositamente trasformato in favore. Gente che, anche vicino a te, rende l’aria pesante e a volte irrespirabile.

Lucia Chessa

venerdì 17 gennaio 2020

Le associazioni contestano il disegno di legge dell'assessore Sanna: «Porterà solo altro cemento»

Le associazioni contestano il disegno di legge dell'assessore Sanna: «Porterà solo altro cemento» Gli ambientalisti: «È un Piano casa devastante»

CAGLIARI Il Gruppo d'intervento giuridico continua la battaglia a tutto contro il Piano casa, approvato dalla Giunta, blindato dal centrodestra e che fra qualche settimana dovrebbe essere approvato dal Consiglio regionale.

In ultimo appello gli ambientalisti hanno scritto: «I vincoli d'inedificabilità nella fascia costiera, in particolare nei 300 metri dalla battigia, che da decenni difendono le coste della Sardegna e previsti anche dal Piano paesaggistico regionale, non possono essere ignorati». Oltre che da Grig, l'appello denuncia è firmato da Fai, Wwf, Italia Nostra, Mare libero, Cittadinanzattiva, altri gruppi ambientalisti e diversi cittadini.

«Prima che il disegno di legge sia approvato dal Consiglio regionale - è scritto in altro passaggio del comunicato del Gruppo - chiamiamo il mondo della politica, della cultura, dell'impegno civico a mobilitarsi perché le coste della Sardegna non siano ancora più umiliate e ferite da norme tra l'altro ad alto rischio di incostituzionalità».

Per poi puntare sul bersaglio grosso: il Piano casa presentato dall'assessore all'urbanistica Quirico Sanna «Oggi - scrivono gli ambientalisti - dev'essere respinto con forza questo ennesimo tentativo che intende moltiplicare cemento e cubature edilizie, persino nella fascia più prossima al mare e nelle zone agricole». Per poi affondare i colpi: «La Sardegna, il suo mare e le sue coste, sono un patrimonio dei sardi, degli italiani, dell'umanità. Sono un valore inestimabile da conservare e tramandare alle generazioni future.

Eppure, ancora una volta, questa ricchezza è messa in pericolo da interessi che guardano solo al presente e solo ai vantaggi per pochi. In nome dei profitti finiranno per essere sviliti l'ambiente e il paesaggio, imboccando una strada che porterà alla progressiva distruzione di quella bellezza che attira i turisti e rende i sardi fieri della loro terra». Per questo gli ambientalisti oggi rilanciano il loro appello «Fermiamo il Piano casa del centrodestra», dopo aver sollecitato anche l'intervento del ministro per i beni ambientali Dario Franceschini.

Articolo tratto da “La Nuova Sardegna” del 17.01.2020

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Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
skype: federico1970ca


 Gli ambientalisti: «È un Piano casa devastante»

CAGLIARI Il Gruppo d'intervento giuridico continua la battaglia a tutto contro il Piano casa, approvato dalla Giunta, blindato dal centrodestra e che fra qualche settimana dovrebbe essere approvato dal Consiglio regionale.

In ultimo appello gli ambientalisti hanno scritto: «I vincoli d'inedificabilità nella fascia costiera, in particolare nei 300 metri dalla battigia, che da decenni difendono le coste della Sardegna e previsti anche dal Piano paesaggistico regionale, non possono essere ignorati». Oltre che da Grig, l'appello denuncia è firmato da Fai, Wwf, Italia Nostra, Mare libero, Cittadinanzattiva, altri gruppi ambientalisti e diversi cittadini.

«Prima che il disegno di legge sia approvato dal Consiglio regionale - è scritto in altro passaggio del comunicato del Gruppo - chiamiamo il mondo della politica, della cultura, dell'impegno civico a mobilitarsi perché le coste della Sardegna non siano ancora più umiliate e ferite da norme tra l'altro ad alto rischio di incostituzionalità».

Per poi puntare sul bersaglio grosso: il Piano casa presentato dall'assessore all'urbanistica Quirico Sanna «Oggi - scrivono gli ambientalisti - dev'essere respinto con forza questo ennesimo tentativo che intende moltiplicare cemento e cubature edilizie, persino nella fascia più prossima al mare e nelle zone agricole». Per poi affondare i colpi: «La Sardegna, il suo mare e le sue coste, sono un patrimonio dei sardi, degli italiani, dell'umanità. Sono un valore inestimabile da conservare e tramandare alle generazioni future.

Eppure, ancora una volta, questa ricchezza è messa in pericolo da interessi che guardano solo al presente e solo ai vantaggi per pochi. In nome dei profitti finiranno per essere sviliti l'ambiente e il paesaggio, imboccando una strada che porterà alla progressiva distruzione di quella bellezza che attira i turisti e rende i sardi fieri della loro terra». Per questo gli ambientalisti oggi rilanciano il loro appello «Fermiamo il Piano casa del centrodestra», dopo aver sollecitato anche l'intervento del ministro per i beni ambientali Dario Franceschini.

Articolo tratto da “La Nuova Sardegna” del 17.01.2020

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Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
skype: federico1970ca



mercoledì 15 gennaio 2020

Emergenza lavoro, dalla giunta 120 milioni.


Unione Sarda

Le risorse sono previste nel pacchetto degli interventi della Finanziaria L'assessora Zedda: saranno tutti progetti mirati per abbattere la disoccupazione. Emergenza lavoro dalla giunta 120 milioni

CAGLIARi Centoventi milioni e forse anche qualcosa in più. Sarà questo il peso del pacchetto lavoro nella prossima Finanziaria, la prima del centrodestra. Alla maggioranza è stato presentato dall'assessora Alessandra Zedda, che alla fine del vertice dirà: «Saranno tutti interventi mirati e necessari per dare una spallata alla disoccupazione». I capigruppo della coalizione l'hanno ascoltata e subito dopo non sono mancati i commenti, tutti positivi.

«Puntare sull'efficacia dei finanziamenti è una strategia che condividiamo dall'inizio alla fine», sono state le parole di Dario Giagoni della Lega. Franco Mula per il Psd'Az è andato oltre: «C'è stato proposto un pacchetto di ampio respiro in diversi settori produttivi, per aggredire quello che è il problema dei problemi, l'occupazione».

Il dettaglio.  L'assessora Zedda ha messo in cima alla lista il piano Lavoras, è quello che - pensato a suo tempo dalla giunta di centrosinistra - permetterà ancora ai Comuni di assumere e aprire cantieri per realizzare progetti semmai fermi da tempo. Quest'anno il finanziamento per Lavoras sarà intorno ai 70 milioni. «Abbiamo aumentato la dotazione - ha sottolineato l'assessora - per rispondere, alle richieste ancora inevase che ci sono arrivate dai Comuni in questi mesi». Tra l'altro, come annunciato diverse settimane fa, la procedura sarà molto più semplice e veloce per ottenere le quote destinate alle assunzioni.

Un secondo caposaldo del pacchetto sarà abbattere il costo del lavoro. «Abbiamo un piano - ha detto Alessandra Zedda - per ridurlo almeno della metà, comprese le detrazioni previste dallo Stato, e convincere così le imprese ad assumere. Sarà possibile estendere lo sconto anche agli altri dipendenti già al lavoro nella stessa azienda». Poi la Giunta ha pronta una strategia per dare ancora più forza d'impatto ai tirocini per l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro: il finanziamento quest'anno supererà i sei milioni.

Saranno invece quasi cinque quelli milioni destinati alle aree di grande crisi - da Villacido con la Keller ad Ottana - per garantire un paracadute a chi è stato espulso dalle fabbriche, ma soprattutto dar loro la possibilità di riqualificarsi e quindi essere riassunti. E infatti, nel pacchetto, sono stati previsti anche tre milioni e mezzo per le cosiddette politiche attive, destinate proprio a rendere più flessibili le assunzioni ma anche meno rischiosi i licenziamenti. 

Il microcredito. Nel vertice con i capigruppo di maggioranza, l'assessora ha puntato anche sul sostegno all'autoimpresa. Finora i diversi bandi pubblicati dalla Regione, in questa e nella passata legislatura, hanno funzionato bene e dato ottimi risultati. «Siamo pronti a far partire altre azioni dello stesso tipo - ha confermato Alessandra Zedda – e abbiamo a disposizione le risorse per aumentare il tetto dei microprestiti».

La formazione. Nel vertice, cui ha partecipato anche il presidente del Consiglio Michele Pais, la formazione professionale di qualità è stata presentata come una delle scommesse da vincere. È un sistema - ha detto l'assessora - che va cambiato e aggiornato, perché «le imprese sono sempre più alla ricerca di lavoratori specializzati».

Quindi, nel pacchetto sono stati inseriti dalla Giunta diversi finanziamenti per far partire quello che è stato definito un super istituto tecnico. «Sarà un modello che metteremo in campo anche per combattere la dispersione scolastica e garantire comunque un futuro, una professione, ai giovani che non proseguono gli studi».

La commissione. Alla fine del vertice l'assessora ha confermato che presto ci sarà la prima riunione della Commissione per le politiche del lavoro, con la partecipazione delle imprese e dei sindacati. «È prevista da una legge regionale del 2016, ma finora ha funzionato a singhiozzo. La renderemo operativa ed lì che realizzeremo,, insieme alle parti sociali, gli interventi necessari per far crescere l'occupazione il più in fretta possibile». A disposizione, a leggere le tabelle della Finanziaria, ci sono almeno 120 milioni da spendere. (ua)


lunedì 13 gennaio 2020

26 Gennaio. Voci della Memoria - Spettacolo Teatrale



Organizzato da Artisti Fuori Posto
26 Gennaio, ore 18:00
26 Gennaio, ore 21:00
Teatro Sant’Eulalia, Vicolo Collegio 2, Cagliari
VOCI DELLA MEMORIA - Per non dimenticare il dramma della Shoah.

Memoria che si fa testimonianza e testimonianza che si fa memoria. Per non dimenticare. Per tenere vivido ogni attimo di quella “tempesta devastante” che sottrasse alla vita milioni tra ebrei e quanti avrebbero impedito di “serbare quegli elementi di razza originari che, come datori di civiltà, creano la bellezza e la nobiltà di un’umanità superiore”.

E dunque ecco le voci ad alimentare la memoria e memoria esse stesse, non di una storia, ma della Storia; di quel suo spaccato più illogico e insensato che, in questo spettacolo, si rianima dalla voce che quell’insensatezza l’ha generata, prosegue con quella di chi l’ha sostenuta e si tiene viva con quelle di chi l’ha subita.
E sono queste Voci che, facendosi personaggi, rivivono le tappe più significative di questa vicenda e che, creando quadri scenici, ne rendono vivo il ricordo.

In “Voci della memoria” lo spettatore non avrà modo di legarsi a una voce o a un personaggio in particolare, poiché ciascuno rappresenta tutti. Le singole voci e i singoli personaggi, infatti, sussurrando esperienze personali, urlano in realtà esperienze corali. Si potrà piuttosto legare all’intensità con la quale queste voci, testimonianze genuine, gli parlano.

A cura di: Anna Murgia
con: Piergiorgio Bittichesu, Stefania Chessa, Lara Farci, Angela Marotta, Cinzia Mura, Anna Murgia, Alessandro Redegoso, Paolo Salaris, Valeria Sanna, Chiara Tallarita
regia: Anna Murgia
audio: Filippo Salaris
luci: Piero Murenu

Quando e dove:
26 gennaio 2020
spettacoli ore 18:00 e ore 21:00
Teatro Sant’Eulalia
Vico Collegio 2, Cagliari

Biglietto intero: € 10

ridotto per tesserati Artisti Fuori Posto 2020: € 8
Info e prenotazioni
Tel. 3938256330 (anche SMS e Whatsapp)
Mail. prenotazioni@artistifuoriposto.com