venerdì 30 novembre 2018

6 Dicembre, 17 Gennaio, 21 Febbraio Seminari e serate di lettura per il benessere psicologico



06 Dicembre, ore 17:00, 17 Gennaio, ore 17:00,
21 Febbraio, ore 17:00
Via Diego Gregorio Cadello, 9, Cagliari

ll Sistema Bibliotecario di Monte Claro della Città Metropolitana di Cagliari organizza un ciclo di incontri dedicati al benessere della persona dal punto di vista psicologico, in collaborazione con la Dott.ssa Elisabetta Gasperini – Psicologa Psicoterapeuta.
Gli incontri si terranno presso la Biblioteca delle Scienze Sociali alle pendici del Parco di fronte ai campi sportivi via Cadello, 9 – Cagliari.

Gli incontri sono gratuiti e aperti a tutti, per partecipare ai seminari è gradita la prenotazione ai seguenti contatti:
Biblioteca delle Scienze Sociali biblioteca.sociale@cittametropolitanacagliari.it.
Telefono: 070 409 2903 – 070 5284554.

Date e Programma

Mercoledì 7 Novembre, ore 17 – 18:30
Introduce il ciclo di incontri con i saluti dell’Amministrazione il Dr. Andrea Dettori, Consigliere della Città Metropolitana di Cagliari con delega in materia di Politiche Culturali.
A seguire: Serata di lettura
“L’isola del Muto di Guido Sgardoli: una saga familiare per capire meglio la propria famiglia”.

Giovedì 22 Novembre, ore 17 – 18:30 Seminario
“Gestire l’umore e l’ansia nella vita di ogni giorno”.

Giovedì 6 Dicembre, ore 17 – 18:30 Serata di lettura
“Capricci del Destino – Il pranzo di Babette ed altri racconti di Karen Blixen: la nostra autenticità ed il bisogno di esprimere la nostra vera natura”.

Giovedì 17 Gennaio, ore 17 – 18:30 Seminario
“Autostima: cos’è, cosa la nutre e cosa la indebolisce, come possiamo prendercene cura”.

Giovedì 21 Febbraio, ore 17 – 18:30 Serata di lettura
“L’incredibile storia dell’uomo che dall’India arrivò in Svezia in bicicletta per amore di Per J Andersson: raggiungere i propri obiettivi, affrontando le difficoltà e trovando se stessi”.

Giovedì 21 Marzo, ore 17 – 18:30 Seminario
“Rapporto cibo-corpo-emozioni-priorità: perché perdiamo di vista noi stessi mangiando in un modo che non vorremmo o che non ci fa bene”.

Giovedì 11 Aprile, ore 17 – 18:30 – Seminario
“Strategie di rilassamento: bagno di suoni e meditazione. L’esperienza di come i suoni giusti favoriscono il rilassamento ed una pratica di meditazione utile per regolare i livelli di stress”.

Per informazioni e prenotazioni contattare la Biblioteca delle Scienze Sociali biblioteca.sociale@cittametropolitanacagliari.it. Telefono: 070 409 2903 – 070 5284554.



Lettera ad un amico pastore: “Caro Antonio rifletti bene”. Di Pier Franco Devias



Ciao Antò come stai?

Ti scrivo per parlare di quello che sta succedendo, perché mi sono accorto che anche tu, come altri, ti stai convincendo che la risposta ai problemi della Sardegna può arrivare da certe parti politiche. Questi signori che ti stanno aizzando contro i poveracci si sono dimenticati di dirti che prima o poi verrà anche il tuo turno, è solo questione di tempo. Perché mentre ti istigano contro gli stranieri e contro i pedidores, non ti stanno spiegando che le misure sulla sicurezza le stanno prendendo contro di te.

Eja Antò, contro di te. Ma davvero potevi credere che il bene della pastorizia sarda te lo veniva a regalare chi è finanziato dal grande allevamento industriale del nord Italia?

Ma davvero ti stai facendo convincere che la pastorizia sarda in Regione si può ancora fare rappresentare dai rampolli delle famiglie ricche della borghesia cittadina, o dai primari o dagli avvocati? Gente che la campagna la vede solo per ritirarsi gli agnelli che gli regalano a Natale, per favori che si è stati obbligati a chiedergli.

Ma davvero mi vuoi far credere che i problemi del tuo lavoro li portano gli stranieri, che gli stranieri ti stanno rubando il lavoro, proprio tu che per tre anni hai avuto il servo pastore rumeno, tu che i muretti a secco te li sei fatti fare dagli artigiani albanesi, perché in paese così bene e a quel prezzo non lavora più nessuno.

E allora Antò, scusa se mi permetto, ma perché non la pianti di dare le colpe agli altri e non le dai a quelli che ti hanno rovinato? O te li sei dimenticati quelli che hanno preso la tua famiglia per la gola? 
Te li sei dimenticati quelli che ti hanno mandato le banche a toglierti il pane di bocca? 

Neri erano, o erano con te in sala a gridare prima gli italiani? Ma prima di chi? E non è forse l'Italia quella che a te, pastore sardo, ti ha sempre lasciato in fondo alla fila? E quelli che hanno picchiato tuo zio a Cagliari sotto la Regione quando chiedevate pane e diritti non te li ricordi più? Indovina cosa votano. E quelli che hanno picchiato tuo cugino a Civitavecchia di che colore ce l’avevano la pelle? E lo sai chi era in ministro degli interni che ve li ha mandati a rompervi ta testa?

Roberto Maroni, dello stesso partito di Salvini.

E te li sei dimenticati quelli che a tuo babbo, quando era emigrato in Toscana, gli dicevano che era un delinquente e che si accoppiava col bestiame? Quella gente sono, Antò, anche se ora ti hanno convinto che tu vieni prima degli altri.

E visto che ci sei ti aggiorno su un’altra cosa, una di quelle che l’avvocato non ti dirà quando verrà a chiederti il voto:
guarda che nel decreto sicurezza approvato avantieri, sostenuto dai 5 stelle e dai partiti che alle regionali troverai tutti uniti nel Centrodestra, non si parla mica solo di come perseguitare gli stranieri.
Eh no, Antò, gli stranieri servivano solo per distrarre l’attenzione. C’è l’articolo 23 del Decreto 113/2018 che fa diventare di nuovo penale il reato di blocco stradale.

Te lo ricordi il giorno a Tramatza, quando avevate bloccato la 131 perché non gliene fregava niente a nessuno se vi stavano rovinando con i vaccini della lingua blu? Eh, adesso ti arrestano Antò, non ti multano più.
E siccome la blocchi in gruppo, la pena raddoppia: da due a 12 anni. Spiegaglielo a Marieddu, con quattro figli, che ha la condizionale per la protesta del giorno che volevano pignorare l’azienda. In pratica da oggi per ogni protesta si può finire in galera. E se non finisci in galera intanto ti arriva la denuncia penale, quindi devi buttarci duemila euro dall’avvocato, poi si vedrà.

Ti hanno girato la testa, a guardare l’Africa, a insultare l’Africa, e quando ti sei rigirato ti sei ritrovato più povero di prima e alla minima protesta, manganello e galera. Ma sei sicuro Antò, che questa gente la vuoi mandare pure a governare la Regione? Pensaci bene, perché poi te li tieni cinque anni.

Saluta tutti a casa. E rifletti.

Di Pier Franco Devias


20 Maggio. Salvimaio a Cagliari // di e con Andrea Scanzi



Domenica 20 Maggio 2019 dalle ore 19:00 alle ore 22:00
Teatro Massimo, Viale trento 09 Cagliari
Biglietti: www. i-Ticket.it

Uno spettacolo di e con Andrea Scanzi
Domenica 20 gennaio – ore 19:00
TEATRO MASSIMO
CAGLIARI – Viale Trento, 9
Info e prevendita biglietti: https://goo.gl/4ra63f

Cos’è questa “Terza Repubblica” di cui tanto si parla dopo il voto del 4 marzo? Esiste o è solo propaganda? Che diavolo sta succedendo in Italia? Di Maio e Salvini sono destinati a stare insieme a lungo? Che fine ha fatto la sinistra? Renzi si farà davvero il suo partitino alla Macron o infierirà fino in fondo su quel che resta del Pd? 

Sono alcune delle domande che Andrea Scanzi si pone in questo nuovo Salvimaio, col consueto stile ironico e corrosivo, ideale seguito del fortunatissimo Renzusconi.

Se vuoi portare lo spettacolo “Salvimaio” nella tua città scrivi a spettacoli@ilfattoquotidiano.it


A Barumini il tavolo del centrodestra ufficializzerà la leadership del senatore. Domani incontro Zedda-Pigliaru. M5s, ancora non si sa la data del ballottaggio. Oggi è il giorno di Solinas, il Pds lancia la rivolta fiscale


La Nuova

A Barumini il tavolo del centrodestra ufficializzerà la leadership del senatore. Domani incontro Zedda-Pigliaru. M5s, ancora non si sa la data del ballottaggio. Oggi è il giorno di Solinas, il Pds lancia la rivolta fiscale

SASSARI. La corsa verso le regionali è entrata nel vivo. Oggi il centrodestra, nonostante i mal di pancia di una parte degli alleati, ufficializzerà la leadership di Solinas. In casa centrosinistra domani ci sarà il primo faccia a faccia tra Zedda e Pigliaru e intanto i progressisti continuano a guardarsi intorno per provare ad ampliare l'alleanza.

Il Partito dei sardi, però, va avanti per la sua strada verso le Primarias. E lo stesso discorso vale per Autodeterminatzione, la prima a scegliere il suo candidato governatore. A onore del vero, i primi in assoluto erano stati i 5 stelle, ma la condanna di Puddu ha condannato il Movimento a un'altra puntata delle Regionarie, ma nulla si sa ancora su quando si svolgerà il ballottaggio tra i primi 5 classificati.

Centrodestra. L'appuntamento è per le 16 a Barumini. Il tavolo della coalizione, coordinato dal deputato leghista Eugenio Zoffili e composto da 11 partiti, si riunirà per scegliere il nome del candidato governatore. In realtà, l'acclamazione di Christian Solinas, segretario del Psd'Az voluto dalla Lega, è avvenuta sabato al congresso sardista, ma la fuga in avanti non è piaciuta ad alcuni alleati, su tutti i Riformatori e la parte di Forza Italia che non sta con Ugo Cappellacci. Alla fine la scelta cadrà su Solinas, ma si prevede una discussione molto accesa.

Prima del vertice del centrodestra, sempre al centro Lilliu di Barumini, si terrà il coordinamento regionale della Lega con tutti i 35 coordinatori territoriali. Al tavolo parteciperà anche la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni.

Progressisti. Una settimana dopo l'annuncio della sua disponibilità a correre come governatore, domani alle 9.30 Massimo Zedda parteciperà a Tramatza alla conferenza programmatica del Pd, che, sotto al guida del segretario Emanuele Cani, vuole proseguire la sua campagna di ascolto per la costruzione del programma elettorale.

All'evento parteciperà anche il governatore Francesco Pigliaru, che si confronterà per la prima volta con Zedda dopo l'ufficializzazione della sua discesa in campo. Intanto in casa Pd il sindaco di Sassari Nicola Sanna ha deciso di correre per le regionali, e dunque in primavera non si presenterà per un secondo mandato.

Partito dei sardi. Mentre i progressisti continuano a corteggiarlo, il Pds prosegue la sua marcia verso le Primarias del 16 dicembre (e on line dal 6 al 16). Ieri a Sestu si è tenuto un incontro con i candidati Gian Paolo Casula, Matteo Murgia, Giovanni Panunzio, Antonio Sardu e Paolo Maninchedda, che ha annunciato la rivolta fiscale contro lo Stato italiano.

Movimento 5 stelle. Nulla si sa ancora sulla data del ballottaggio delle Regionarie. Le polemiche sugli esclusi hanno forse creato un po' di tensione in casa 5 stelle e il secondo turno, che inizialmente sembrava dovesse svolgersi oggi, non è stato ancora indetto. Per ora si sa solo che il candidato governatore del Movimento uscirà dalla cinquina di più votati al primo turno (Marcello Cherchi, Francesco Desogus, Donato Forcillo, Gianluca Mandas e Anna Sulis) e che nessun esterno sarà aggiunto alla lista.

Autodeterminatzione. Il leader Andrea Murgia continua a essere super corteggiato dai progressisti, ma lui non è disposto al dialogo. Anzi, oggi sarà ad Alghero alle 10.30 per un incontro sulla sanità pubblica. (al.pi.)



giovedì 29 novembre 2018

01 - 02 Dicembre. Lost'n Found Casteddu



Organizzato da Secondamano Mercatino
EcArt Cagliari, Piazza Dettori 9, Cagliari

Sabato 1 e Domenica 2 dicembre, nel cuore pulsante di Cagliari, l’EDIZIONE ZERO del LOSTNFOUND : una collettiva di espositori tutti a tema retrò che vi proporranno kili di abbigliamento , accessori, gioielli, design e modernariato , vinili, libri old toys, collezionismo, piccolo antiquariato e remake, il tutto condito da performance stravaganti e Dj set rigorosamente dal sapore vintage

Vieni a cercare il tuo tesoro perduto; il vinile che cercavi da sempre, l’outfit o l’accessorio che farà invidia ai tuoi amici, il pezzo di design che cambierà la tua casa o la polaroid per i tuoi selfie retrò ..magari avrai la fortuna di trovare anche un uomo o una donna d’altri tempi.

Regolate gli orologi, mettetevi comodi e azionate la macchina del tempo…… State pronti a fare con noi un bel tuffo nel passato! 

Per chi fosse interessato ad esporre ed altre eventuali info potete scrivere alla mail:
lostandfoundcasteddu@gmail.com




Una tassa ingiusta, vergognosa,classista. Di Lucia Chessa.



Ho appena appreso che il governo Lega 5stelle ha introdotto una tassa aggiuntiva sui risparmi che gli immigrati regolari, mandano alle famiglie nei paesi extra europei. Si parla di risparmi su guadagni regolari, su cui sono stati già pagati contributi, tasse e quant’altro tutti paghiamo. Una tassa aggiuntiva dell’1% che si aggiunge al 6% circa di spese di commissione per le società private che erogano regolarmente questo servizio di money transfer e che pare frutterà al fisco italiano circa 60 milioni di euro all’anno.

A volte, ci sono dettagli che, oltre la facciata, svelano la vera indole di una persona. Così è per le politiche, ci sono dettagli che svelano qual è l’intento e qual è il reale entroterra culturale che li ispira. Ieri una imbarazzante ministra 5 stelle, tanto altezzosa quanto orgogliosamente inconsistente, difendeva il provvedimento con la solita assenza di argomenti e di pensiero.

Un provvedimento che i leghisti chiedevano dal 2011, sfumato di quella cattiveria che, a volte, ispira la politica e che cerca di togliere anche le briciole a coloro che già non hanno niente. Io sono felice di essere una vostra avversaria, di contrappormi a voi con il massimo del mio impegno, del mio attivismo militante e della mia capacità.

Non mi impressionano i vostri numeri che ritengo provvisori e che voi perderete non appena sarà chiaro a tanti quale gravissimo danno economico, morale e democratico voi stiate portando a questo paese. L'unica mia speranza è che non sia troppo tardi.

Di Lucia Chessa

«No alle destre, ma lontani dal centrosinistra» Dopo una vita nella Fiom Giorgio Cremaschi è passato alla politica e ha aderito a Potere al popolo


Unione Sarda

«No alle destre, ma lontani dal centrosinistra»
Dopo una vita nella Fiom Giorgio Cremaschi è passato alla politica e ha aderito a Potere al popolo

Un socialismo reale, per restituire dignità a quelle idee di giustizia ed equità che nessuno più associa alla parola sinistra. Giorgio Cremaschi, dopo una vita nel sindacato, ha trovato in Potere al Popolo la sua casa politica. In dote porta passione, esperienza e una spiccata autoironia, come quando si definisce il nonno del nuovo soggetto, di cui è portavoce con la giovane Viola Garofalo.

Venerdì e sabato sarà in Sardegna (terra dei parenti della moglie e delle sue vacanze nel Sinis): interverrà in via Doberdò a una conferenza su Karl Marx e, il giorno dopo, a due iniziative del partito. Sulle Regionali precisa: «Non siamo un'organizzazione verticistica, per l'Isola decideranno i nostri iscritti nel territorio. In generale, non ci identifichiamo con nessuno schieramento in campo. Siamo contro il centrodestra, ma da posizione totalmente diversa dal centrosinistra, che è la causa del trionfo di Salvini».

Come vede la candidatura di Massimo Zedda? «Non lo conosco. Ma vale lo stesso principio, non possiamo identificarci con lui o il vecchio centrosinistra riciclato. Come la favola “I vestiti nuovi dell'imperatore”: non basta un finto cambio d'abiti, il Re è nudo. Il ceto politico che ha combinato questo disastro cerca il leader più presentabile per continuare a fare ciò che ha fatto finora. Con noi non attacca».

Che fine ha fatto la sinistra? «Il 36% di Salvini è figlio diretto del 40% di Renzi di qualche anno fa. Noi siamo contro il governo gialloverde, ma tutto nasce da 20 anni di politiche economiche e sociali di destra del centrosinistra. Alla fine gli italiani hanno preferito gli originali».

Giallo, verde, sempre meno rosso in questa stagione. La politica è come la moda? «Sinistra è un termine molto logorato e oggi ha cambiato significato. C'è stato un ribaltamento delle parole: “riforma” negli anni '70 significava uguaglianza sociale e diritti, oggi tagli alla spesa pubblica, flessibilità nel lavoro. Essere di sinistra ha assunto un significato negativo in Italia. Nonostante in passato, a prescindere dalle opinioni, la sinistra fosse considerata una delle leve fondamentali per il miglioramento della vita delle persone più povere».

Spesso l'opinione pubblica identifica la sinistra e i comunisti con Renzi e il Pd. Perché? «Per due ragioni convergenti. Salvini sta riorganizzando la destra con un'ideologia ancora più reazionaria, e una falsificazione della realtà: l'italiano medio ritiene che da 30 anni governi la sinistra, in realtà hanno governato a metà centrodestra e centrosinistra. Il fallimento della sinistra renziana fa credere che tutto il male viene da ciò che è stato fatto dalla sinistra. E questo fa rialzare la testa anche ai fascisti».

Cosa significa, in pratica, Potere al popolo? «Da un lato giustizia sociale, uguaglianza, mettere in discussione un sistema dominato dal privato, dal mercato e dalla competitività, con uno basato sui beni comuni e sul pubblico. Dall'altro, ricostruire un potere democratico che ora c'è solo in apparenza. Il popolo può solo scegliere i suoi capi, incensarli e consumarli rapidamente. Una finta democrazia in cui il popolo può applaudire o tirare le monetine quando si stanca.
 
Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
skype: federico1970ca


mercoledì 28 novembre 2018

Appunti dalla Grecia. Tsipras riassume i primi 100 giorni di governo. Di Daniela Sansone.



"Il 21 agosto, abbiamo annunciato l'uscita del paese dal memorandum dopo otto anni in cui si era frantumata l'economia, spezzato la società e ridisegnato il sistema politico", ha detto questa mattina, intervenendo in Parlamento Alexis Tsipras, sottolineando che i primi 100 giorni della Grecia post memorandum, sono "solo l'inizio". 

Notando che i governi abitualmente concludono i loro primi 100 giorni al potere con una revisione del lavoro, Tsipras ha detto che i veri primi 100 giorni del suo governo termineranno domani e questa mattina ha offerto una breve rassegna delle cose realizzate in questo periodo, come:

- Legislazione che eroga le retribuzioni al personale militare e ai funzionari pubblici;

- Riduzione dei contributi di previdenza sociale per i professionisti freelance e di nuova costituzione;

- Legislazione per ridurre la tassa di proprietà ENFIA per oltre cinque milioni di cittadini con redditi bassi o medi;

- Piani per tagli nelle tasse aziendali;

- Un dividendo sociale da distribuire a 1,4 milioni di famiglie;

- Annullamento dei tagli pensionistici e adozione di misure a sostegno delle famiglie povere e a medio reddito;

"I nostri primi 100 giorni sono solo l'inizio, il ristabilimento delle ingiustizie e la riorganizzazione sociale ed economica del paese, proseguirà con passi ancora più rapidi e decisivi - con la volontà del popolo greco - dopo l'ottobre 2019"

Daniela Sansone.

07 Dicembre: Cagliari tra scienza, arte ed occulto: i musei Susini e Cardu



Organizzato da Me and Sardinia
Venerdì 07 Dicembre 2018, dalle ore 16:30 alle ore 18:30
Cittadella dei Musei, Piazza Arsenale 1, Cagliari
Biglietti: meandsardinia.it

L’Ottocento fu il secolo dei grandi viaggi d’avventura, della passione per l’Oriente, del progresso tecnico-scientifico, delle conquiste della medicina e della nascita dei primi “musei”. Fu anche l’epoca degli eccessi e delle stravaganze: dalle arti macabre alla fotografia post-mortem, dalla vanità al grottesco, dalla religione allo spiritismo.

Le tracce di quest’epoca così affascinante sono ben visibili nelle due collezioni del Museo d'Arte Siamese Stefano Cardu e del Museo delle Cere Anatomiche Clemente Susini, le cui vicende sono ancora avvolte da un alone di mistero.

LUOGO D’INCONTRO
P.zza Arsenale, fronte cittadella dei Musei
Come arrivare: https://goo.gl/FawKOn
Possibilità di parcheggio gratuito lungo viale Buoncammino.

DETTAGLI E CARATTERISTICHE TECNICHE DEL PERCORSO
Il percorso si snoda all’interno dell’area dell’ex Regio Arsenale, oggi sede della Cittadella dei Musei. Si visitano il Museo delle Cere Clemente Susini e il Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu.
Il percorso è lungo circa 800 metri ed è di bassa difficoltà su un terreno dotato di dislivelli e rampe. È tuttavia adatto anche per le persone con difficoltà motorie. Si consiglia un abbigliamento comodo.

INFO E PRENOTAZIONI
La visita guidata dura circa 1 ora e 30/2 ore. Nel rispetto di tutti i partecipanti, si richiede massima puntualità. È richiesta prenotazione al numero 348.5223897, telefono, sms e whatsapp, oppure all'indirizzo mail tourlabsardinia@gmail.com, indicando nome, cognome, numero dei partecipanti e recapito telefonico di un referente. La prenotazione verrà subito confermata.
La visita guidata è svolta da Roberta Carboni, storica dell’arte e guida turistica professionista iscritta al Registro Regionale delle Guide Turistiche della Sardegna, p.iva 03715780924, nel rispetto della L.R. 20/2006 e L. 97/2013.

COSTI E MODALITA' DI PAGAMENTO
Il percorso ha un costo di 10 euro a persona per gli adulti e di 4 euro per i bambini dai 6 ai 10 anni. Il costo comprende entrambi i ticket d’ingresso al Museo Cardu e al Museo Susini.


Lo scalpo. (The casamonica case). Il triplo involucro della notizia, Di Gian Luigi Deiana.



Il caso Casamonica non riguarda un fatto, quanto piuttosto la notizia col quale questo è confezionato e la ragione ideologica di tutto il confezionamento: essa infatti è confezionata a involucro triplo, per me come cittadino, per me come pubblico e per me come elettore, e si compone quindi di tre elementi finalizzati alla mia completa fidelizzazione: la peculiarità del soggetto criminale, il saccheggio televisivo della sua dimensione privata e la esibizione della visita del capo del governo come parte culminante dell'operazione di polizia; la peculiarità criminale del soggetto, per quanto inquietante, è l'aspetto forse meno grave di tutto il gioco; fa certo impressione che in una città importante, una componente organica della capitale della nazione, vi sia stata per decenni una zona franca per una intera rete parentale.

Non si tratta infatti di una semplice organizzazione a delinquere o di un clan mafioso, ma di una rete familiare strutturatasi allo scoperto, con famiglie intere e vecchi e bambini, nella zona grigia in cui il legale e l'illegale sono miscelati e in cui sguazza di tutto: l'abusivismo, le estorsioni, la droga, le scommesse, i voti ecc.; viene certamente da pensare se e come ad Ostia ci sia una polizia municipale, un commissariato di polizia o una caserma dei carabinieri.

Tuttavia la peculiarità etnica del soggetto, che è di fatto un clan sinti, consente di sorvolare su questo, le eventuali omissioni dei tutori della legge, i ripetuti interventi repressivi che comunque si sono susseguiti da anni, e il fatto che comunque il processo è ancora da fare.

Il secondo involucro della confezione, il saccheggio televisivo di una casa privata, è davvero più inquietante: se io vengo tranquillazzato come cittadino, in quanto mi si dà conto di una demolizione di case abusive frutto di malaffare, che bisogno c'è di farmi vedere carrozzine, stucchi e vasche da bagno? Non ho mica visto quelle di Scajola, Bossi, Cota, Vallanzasca, Vattelapesca e di altri mille onesti delinquenti noti alle cronache: se a me o a te dovessero mai mettere le manette, sarebbe bello sbattere in tv i miei oggetti di vita quotidiana, le sedie o le foto di mia madre? Cosa mi importa di ori e stucchi se tutte le merci sono un pochino di merda e tutte le città mercato e i giochi a quiz della prima serata sono merda illuminata integrale?

La ricognizione del capo del governo, avvenuta a conclusione dell'assedio ma prima della demolizione, manco si trattasse di fort apache, è invece davvero il risvolto più osceno; personalmente ritengo che Conte, che assolve al compito di salvaguardare la parvenza istituzionale a fronte di due vicepresidenti esibizionisti, ributtanti e sempre in fregola, sia andato a casa Casamonica per evitare che fosse l'assatanato capo della lega a usare la tv per esibire lo scalpo; tuttavia lo ha fatto, magari con stile e diniego, ma ciò non ha evitato che comunque Salvini si sia cimentato davvero con una ruspa ad artigliare un tetto, e soprattutto non ha evitato questo orrido precedente: un capo di governo che sancisce in una abitazione privata il primato della legge insieme con la supremazia etnica, e che divide l'abusivismo buono di ischia dall'abusivismo cattivo di Ostia, e le malversazioni cattive milionarie di un clan sinti dalle milionarie benversazioni buone del più importante partito politico italiano è lo scalpo, non è la legge

Di Gian Luigi Deiana

IL VOTO. «Un clic per la Nazione sarda». Il quesito non parla di indipendenza ma reclama più poteri per l'Isola. Consensi inattesi ma anche dubbi sul referendum voluto dal Pds


L’Unione Sarda.


Non è un referendum sull'indipendenza. Non si tratta di decidere la secessione. La consultazione sulla Nazione sarda, abbinata alle Primarias per il candidato governatore del Pds, ha un obiettivo diverso. Chi vorrà partecipare si troverà davanti a una scheda (virtuale, si vota solo online) che chiede di sottoscrivere o negare la seguente affermazione: «La Sardegna è una nazione, cioè una comunità portatrice di interessi propri, che in quanto tale necessita di maggiori poteri per interpretarli, difenderli, affermarli». Si può cliccare sul sì o sul no.

L'obiettivo politico Il risultato, quale che sia, non avrà effetti giuridici. È una libera iniziativa di una forza politica, un'associazione privata. Ma l'aspirazione del Partito dei sardi è lanciare un forte segnale politico. Tanto più forte, ovviamente, quanto più sarà alta la partecipazione al voto, che si aprirà il 6 dicembre e si chiuderà il 16. «Se molti sardi si pronunceranno per la Nazione», ha scritto ieri il segretario Paolo Maninchedda sul suo blog, «le elezioni sarde non saranno più sotto il segno della banale alternanza tra una proposta di centrodestra e di centrosinistra (il Pd, unico sopravvissuto), ma sotto il segno del cambio del potere, della struttura del potere, non di chi lo esercita».

L'intento di Maninchedda e del presidente del partito, Franciscu Sedda, è misurare, facendo appello al suffragio popolare, il sentimento favorevole al concetto di nazione sarda, evidenziato in passato da alcuni studi universitari con gli strumenti della statistica. Al referendum si può partecipare anche senza esprimersi sulla contesa tra gli aspiranti candidati alla presidenza: un modo per aprire il campo anche agli elettori di altri partiti.

Come detto, sarà molto significativo il numero dei votanti: lo certificherà - come tutti gli altri esiti delle Primarias – la piattaforma online Eligo, approvata dal garante della privacy e dal tribunale di Roma perché assicura la segretezza del voto e impedisce che la stessa persona possa votare più volte.

Gli scenari. La collocazione indipendentista del Pds è nota, ma va detto che affermare l'esistenza della nazione sarda, così come definita dal quesito referendario, non comporta necessariamente un'adesione a quell'orizzonte. Del resto l'esistenza di Stati plurinazionali è un dato di fatto. Sul piano politico potrebbe tradursi, per esempio, in un'aspirazione federalista. È chiaro però che i promotori pensano a questo passo come il primo di un percorso. Probabilmente sperano che l'occasione rappresenti, nell'Isola, una svolta politica come quella che altrove è iniziata con i gazebo o le consultazioni semiclandestine.

Gli altri partiti. Nei giorni scorsi si è vista un'inattesa apertura bipartisan al referendum da Luciano Uras , di Campo progressista, e dal deputato di Forza Italia Pietro Pittalis . C'è dell'interesse nel Pd, che però finora non si è pronunciato. Anche perché la questione si intreccia con la trattativa per un'eventuale alleanza con il Partito dei sardi alle Regionali. Il senatore dem (ed ex segretario) Giuseppe Luigi Cucca ammette però di avere «qualche perplessità a parlare di nazione sarda. Sono invece d'accordo che tutte le forze politiche dell'Isola debbano reclamare unitariamente una vera autonomia. Anzitutto quella che ci spetta secondo lo Statuto speciale, e che non abbiamo sfruttato fino in fondo».

Secondo il coordinatore di Forza Italia Ugo Cappellacci «l'idea di un referendum sulla nazione sarda sarebbe anche suggestiva, perché è un tema serissimo. Ma non sono questi i tempi e i modi: chi lo promuove è improponibile».

Il Pds, dice l'ex governatore, «in questi anni ha sostenuto la Giunta di centrosinistra che ha rinunciato ai presupposti dell'autonomia, firmando col governo accordi svantaggiosi». Anche Cappellacci concorda comunque sull'esigenza di maggiore autonomia, «da far valere nel quadro italiano: siamo prima sardi, ma anche italiani».

Non approva l'iniziativa neppure Andrea Murgia, candidato presidente per Autodeterminatzione: «Un referendum lo promuovono gli organi istituzionali. Questa è una consultazione legata alla scelta del candidato di un partito, è la loro campagna elettorale. Legittimo, ma non ci interessa». E in ogni caso «che i sardi abbiano una coscienza nazionale è ormai evidente, sappiamo di essere un popolo, ce lo riconoscono anche gli italiani. Non c'è bisogno di un referendum per certificarlo».

Giuseppe Meloni


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Federico Marini
skype: federico1970ca