Il 2019 rappresenta "l’alba di una nuova era" per
la Grecia. Alexis Tsipras è intervenuto oggi al dibattito parlamentare che per
la richiesta di un voto di fiducia al lavoro del governo.
Un passaggio parlamentare che lo stesso premier ha chiesto
ed ottenuto dopo le dimissioni di Panos Kammenos, per inconciliabili interessi
nazionali a seguito della ratifica da parte di Skopije dell’Accordo di Prespe
ma, soprattutto, per dimostrare che la sinistra è profondamente rispettosa
delle procedure democratiche e parlamentari.
“La Grecia sarà un altro paese nel 2019: siamo un paese
stabile, e di rilievo all’interno della comunità regionale ed internazionale.
Una nazione che è finalmente riuscita a lasciarsi alle spalle la desolazione
sociale portata dall’amministrazione di Nuova Democrazia e di Pasok nel
quinquennio 2010-2015”. Durante il suo discorso, ha fatto nuovamente
riferimento all’accordo con il paese limitrofo sulla nomenclatura della
Macedonia.
Il primo ministro ha ribadito non solo la portata storica ma
anche i vantaggi che lo stesso può dare alla Grecia nella sua prospettiva di
ricostruzione economica, sociale e politica: “La mia coscienza e il mio senso
civico mi hanno imposto di cogliere questa opportunità per risolvere l’annosa
questione del nuovo nome della Fyrom: questo nonostante sapessi già che la
presa di una tale posizione avrebbe avuto un costo in termini politici”.
Per quanto riguarda la sua collaborazione di Syriza con il
partito dei Greci Indipendenti (ANEL), Tsipras ha affermato che "tutto ciò
che siamo riusciti a fare è stato il risultato della nostra cooperazione con
ANEL, un partito con il quale abbiamo avuto grandi differenze
ideologiche". Ma era inevitabile, ha aggiunto, che queste differenze
politiche e ideologiche "avrebbero a un certo punto prodotto i loro
effetti".
Non ha condiviso la scelta di Kammenos di lasciare il
governo, dal momento che la collaborazione di governo sarebbe potuta andare
avanti ma ha rispettato la scelta del suo partner di coalizione. Circa il
lavoro del governo, il primo ministro ha chiesto ai legislatori "soluzioni
chiare e una presa di posizione responsabile", ricordando loro che
l'attuale governo ha portato il paese fuori dai programmi di memorandum,
ripristinato la normalità, protetto i lavoratori e salvaguardato la coesione
sociale.
Ha sottolineato che la Costituzione permette al governo di
avere altri nove mesi per completare il suo lavoro. Per questo motivo, ha
affermato: "Chiedo una riaffermazione della fiducia del parlamento verso
il governo, per poter procedere con tutti questi grandi e importanti passi. Vi
esorto a parlare e ad assumere una posizione onesta davanti alla vostra
coscienza e agli interessi del paese e della sua gente, dando una risposta
chiara: se credete che questo governo possa continuare o meno", ha detto
Tsipras.
"Liberamente, apertamente, con coraggio e sulla base di
ciò che è dettato dal criterio politico, dall'etica e dalla coscienza di tutti
e di ciascuno in questa stanza. Vale a dire, in poche parole, dal potere della
democrazia. E la democrazia in questo paese, dopo tante lotte e tanti
sacrifici, non può essere minacciata o ricattata, la democrazia prevarrà sempre
", ha detto il primo ministro.
Daniela
Sansone
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