Il
giornalista Frailis eletto deputato. Alle urne solo il 15 per cento degli
elettori Vince il centrosinistra ko centrodestra e grillini. Di
Umberto Aime
CAGLIARI
A notte fonda il risultato era
ancora incerto. Però le proiezioni annunciano che il centrosinistra, con Andrea
Frailis, avrebbe vinto le elezioni politiche suppletive per la Camera. La
coalizione ha cambiato marchio, ha saltato il fosso con i Progressisti di
Sardegna, ed è rinata all'improvviso dalle ceneri dopo la clamorosa batosta di
quasi un anno fa. «Ci davano per spacciati, ci siamo ricompattati e abbiamo smentito
tutti i pronostici», è stato il commento a caldo del neo deputato, che ha 62
anni ed è cagliaritano.
Certo, i Progressisti hanno vinto,
lasciando i Cinque stelle e il centrodestra a contendersi le posizioni di
ripiego, ma è l'astensionismo ad aver stravinto. Appena il
15,5 per cento degli elettori (dato ufficioso) è andato votare. Comunque, con uno scatto
d'orgoglio, Andrea Frailis è riuscito nel miracolo di far resuscitare questo
nuovo centrosinistra, compatto intorno al suo nome. fino a strappare il seggio
vacante ai Cinque stelle. Ce l'ha fatta a far dimenticare l'exploit di marzo
del velista Andrea Mura, poi licenziato, e anche a tener lontano quanto basta
il centrodestra.
È stata una vittoria su tutta la
linea, conquistata soprattutto a Cagliari città, e soprattutto di buon
auspicio, anche se quella sarà ben altra sfida, per le Regionali del 24
febbraio e Massimo Zedda, il candidato governatore dei Progressisti. Anche se nessuno
deve farsi illusioni: con così poca gente nei seggi, la notorietà del
giornalista televisivo di Videolina potrebbe aver fatto da traino e risultare
alla fine decisiva ancora più dello schieramento.
Però la domenica di gloria per uno
solo dei quattro candidati alle Politiche-bis, il quarto era Enrico Balletto di
CasaPound, s'è consumata nel disinteresse più totale. L'astensionismo stavolta ha battuto ogni record negativo, l'85 per cento
di diserzioni. Oltre due terzi degli elettori (erano oltre 240mila) hanno disertato
le urne, neanche due su dieci si sono presentati ai seggi.
È stato un disastro, e questa
percentuale così bassa di sicuro passerà alla storia come la peggiore degli
ultimi vent'anni. Basta un confronto con marzo per capire fino in fondo la
portata del crollo: a marzo l'affluenza era stata del 67,20 per cento (161mila
su 240mila), e quindi sono ben oltre 52 i punti
in meno. È un pessimo segnale per tutti i partiti che, il 24 febbraio,
scenderanno in campo per le Regionali.
Anche se, come si sa, il confronto
fra le due elezioni è da sempre impossibile e improponibile. Ma la tendenza del
distacco dei cittadini è ormai diventata una voragine e colmare il vuoto sarà un'impresa
difficile, titanica, per chiunque. I Comuni al voto erano otto, ma a decidere
la sfida è stata come sempre Cagliari. Dove Frailis, stando ai dati provvisori,
ha avuto la meglio nettamente sugli alti tre candidati.
In città, la sua vittoria è stata
ampia, con uno spostamento secco di gran parte del 38 e spiccioli per cento
che, un anno fa, aveva portato alla vittoria a mani basse di Mura e i Cinque
stelle. Stavolta i grillini hanno perso malamente in quelle che sembrava essere
diventata una loro roccaforte. Il
centrodestra s'è difeso bene a Burcei, Sinnai e Maracalgonis, vincendo anche in
quei Comuni, ma non è bastato per colmare il divario incassato a Cagliari.
I dati sonno molto provvisori, ma
all'una e 30 Frailis è annunciato in testa con un grande margine di vantaggio.
Di sicuro sui Cinque stelle, che sono arrivati secondi ma doppiati,
e sarebbe enorme anche quello sul centrodestra di Daniela Noli. Alla fine il
candidato del centrosinistra s'è lasciato andare anche a una prima
dichiarazione a caldo, anche con ancora molti voti da scrutinate. «Abbiamo
vinto una sfida che sembrava impossibile e alcuni dicevano neanche alla nostra portata.
Invece, con una coalizione compatta
e coesa abbiamo ribaltato il pronostico e dimostrato che i Progressisti non
erano e non sono spacciati. Troppo presto ci davano per sconfitti, ma abbiamo dimostrato
che uniti possiamo ancora vincere».
Fino all'appello rivolto alle
prossime elezioni regionali: «Con la stessa coesione e caparbietà, da oggi in
poi dobbiamo batterci tutti per sostenere il candidato governatore Massimo
Zedda alle Regionali». La ripartenza della ritrovata coalizione è stata di
sicuro sorprendente. «Poco minuti fa, intorno all'una di notte, gli altri
candidati - ha concluso Frailis - mi hanno telefonato per congratularsi»
Articolo
tratto da “La Nuova Sardegna” del 21.01.2019
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Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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