lunedì 21 gennaio 2019

Il giornalista Frailis eletto deputato. Alle urne solo il 15 per cento degli elettori.


Il giornalista Frailis eletto deputato. Alle urne solo il 15 per cento degli elettori Vince il centrosinistra ko centrodestra e grillini. Di Umberto Aime

CAGLIARI

A notte fonda il risultato era ancora incerto. Però le proiezioni annunciano che il centrosinistra, con Andrea Frailis, avrebbe vinto le elezioni politiche suppletive per la Camera. La coalizione ha cambiato marchio, ha saltato il fosso con i Progressisti di Sardegna, ed è rinata all'improvviso dalle ceneri dopo la clamorosa batosta di quasi un anno fa. «Ci davano per spacciati, ci siamo ricompattati e abbiamo smentito tutti i pronostici», è stato il commento a caldo del neo deputato, che ha 62 anni ed è cagliaritano.

Certo, i Progressisti hanno vinto, lasciando i Cinque stelle e il centrodestra a contendersi le posizioni di ripiego, ma è l'astensionismo ad aver stravinto. Appena il 15,5 per cento degli elettori (dato ufficioso) è andato votare. Comunque, con uno scatto d'orgoglio, Andrea Frailis è riuscito nel miracolo di far resuscitare questo nuovo centrosinistra, compatto intorno al suo nome. fino a strappare il seggio vacante ai Cinque stelle. Ce l'ha fatta a far dimenticare l'exploit di marzo del velista Andrea Mura, poi licenziato, e anche a tener lontano quanto basta il centrodestra.

È stata una vittoria su tutta la linea, conquistata soprattutto a Cagliari città, e soprattutto di buon auspicio, anche se quella sarà ben altra sfida, per le Regionali del 24 febbraio e Massimo Zedda, il candidato governatore dei Progressisti. Anche se nessuno deve farsi illusioni: con così poca gente nei seggi, la notorietà del giornalista televisivo di Videolina potrebbe aver fatto da traino e risultare alla fine decisiva ancora più dello schieramento.

Però la domenica di gloria per uno solo dei quattro candidati alle Politiche-bis, il quarto era Enrico Balletto di CasaPound, s'è consumata nel disinteresse più totale. L'astensionismo stavolta ha battuto ogni record negativo, l'85 per cento di diserzioni. Oltre due terzi degli elettori (erano oltre 240mila) hanno disertato le urne, neanche due su dieci si sono presentati ai seggi.

È stato un disastro, e questa percentuale così bassa di sicuro passerà alla storia come la peggiore degli ultimi vent'anni. Basta un confronto con marzo per capire fino in fondo la portata del crollo: a marzo l'affluenza era stata del 67,20 per cento (161mila su 240mila), e quindi sono ben oltre 52 i punti in meno. È un pessimo segnale per tutti i partiti che, il 24 febbraio, scenderanno in campo per le Regionali.

Anche se, come si sa, il confronto fra le due elezioni è da sempre impossibile e improponibile. Ma la tendenza del distacco dei cittadini è ormai diventata una voragine e colmare il vuoto sarà un'impresa difficile, titanica, per chiunque. I Comuni al voto erano otto, ma a decidere la sfida è stata come sempre Cagliari. Dove Frailis, stando ai dati provvisori, ha avuto la meglio nettamente sugli alti tre candidati.

In città, la sua vittoria è stata ampia, con uno spostamento secco di gran parte del 38 e spiccioli per cento che, un anno fa, aveva portato alla vittoria a mani basse di Mura e i Cinque stelle. Stavolta i grillini hanno perso malamente in quelle che sembrava essere diventata una loro roccaforte. Il centrodestra s'è difeso bene a Burcei, Sinnai e Maracalgonis, vincendo anche in quei Comuni, ma non è bastato per colmare il divario incassato a Cagliari.

I dati sonno molto provvisori, ma all'una e 30 Frailis è annunciato in testa con un grande margine di vantaggio. Di sicuro sui Cinque stelle, che sono arrivati secondi ma doppiati, e sarebbe enorme anche quello sul centrodestra di Daniela Noli. Alla fine il candidato del centrosinistra s'è lasciato andare anche a una prima dichiarazione a caldo, anche con ancora molti voti da scrutinate. «Abbiamo vinto una sfida che sembrava impossibile e alcuni dicevano neanche alla nostra portata.

Invece, con una coalizione compatta e coesa abbiamo ribaltato il pronostico e dimostrato che i Progressisti non erano e non sono spacciati. Troppo presto ci davano per sconfitti, ma abbiamo dimostrato che uniti possiamo ancora vincere».

Fino all'appello rivolto alle prossime elezioni regionali: «Con la stessa coesione e caparbietà, da oggi in poi dobbiamo batterci tutti per sostenere il candidato governatore Massimo Zedda alle Regionali». La ripartenza della ritrovata coalizione è stata di sicuro sorprendente. «Poco minuti fa, intorno all'una di notte, gli altri candidati - ha concluso Frailis - mi hanno telefonato per congratularsi»

Articolo tratto da “La Nuova Sardegna” del 21.01.2019

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Federico Marini
skype: federico1970ca

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