mercoledì 18 marzo 2020

Jobs act: chiamarlo cancellazione dei diritti suona male, non è vero? Di Toto Dessopiu




Istituzioni, regole, tutto cancellato con la scusa dell'emergenza. In tema di sanità, Speranza oscurato per un DPCM senza senso, Lamorgese oscurata con un secondo provvedimento. A questo punto la democrazia è realmente in pericolo, le idee che altri hanno lanciato stanno trovando attuazione col volto rassicurante di Conte.

Certo, dalla padella alla brace il salto è piccolo, dopo il default del 2011 abbiamo voluto un rottamatore ed i rottamati siamo noi. Nomi di fantasia per giustificare quelle porcherie che in lingua italiana sarebbero offese al pudore.

Pensiamo ad esempio il Job Act, chiamarlo cancellazione dell'articolo 18 suona male, non è forse vero? Ed oggi, leggere di lavoro a distanza, sembra una norma bellissima, vengono a mancare i contatti con la P:A: ed i servizi saranno sempre più carenti.

Il pensionando che cerca un contatto all'interno dell'INPS o il disoccupato sanno perfettamente come questa realtà sia immanente. Se poi si conoscono i meccanismi della rete vedere il collo di bottiglia è facile, più connessioni esistono più sarà difficile accedere al sistema, che tra le altre cose avrà ulteriori protezioni e restringerà le possibilità. Oggi si ha la prova provata di quanto teorizzato da altri, one man show è questo.

Toto Dessopiu

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