martedì 10 dicembre 2019

Il Nobel per la pace a Martin Luther King



Il 10 Dicembre del 1964 il reverendo Martin Luther King, attivista per i diritti dei neri d’America, riceve il premio Nobèl per la pace. King, allora trentacinquenne, è la persona più giovane che abbia ricevuto il prestigioso riconoscimento. Ordinato pastore nel 1947, King divenne elemento attivo della National association for the advancement of colored people, cui trasmise il metodo di lotta della "non violenza" di M. K. Gandhi.

Arrestato per la prima volta nel 1956, l'anno dopo divenne presidente della Southern christian leadership conference, e come tale organizzò numerose "marce" del suo "esercito della non violenza" per protestare contro la segregazione razziale; a lui molto si deve se nell'estate del 1964 fu approvata la legge sui diritti civili. Trasferitosi ad Atlanta dal 1960, compì numerosi viaggi all'estero.

Nel mese di aprile del 1968 King si recò a Memphis per partecipare ad una marcia a favore degli spazzini della città (bianchi e neri), che erano in sciopero. Mentre, sulla veranda dell'albergo, s'intratteneva a parlare con i suoi collaboratori, dalla casa di fronte vennero sparati colpi di fucile: King cadde riverso sulla ringhiera, pochi minuti dopo era morto

Approfittando dei momenti di panico che seguirono, l'assassino si allontanò indisturbato. Il killer fu arrestato a Londra circa due mesi più tardi, si chiamava James Earl Ray, ma rivelò che non era stato lui l'uccisore di King; anzi, sosteneva di sapere chi fosse il vero colpevole. Nome che non poté mai fare perché venne accoltellato la notte seguente nella cella in cui era rinchiuso

Il presidente Johnson chiese al popolo di non cedere alla violenza, ma in più di 120 città si registrarono atti violenti quali incendi e saccheggi. Sempre il Presidente in carica dichiarò il 7 aprile come giorno di lutto nazionale in onore del leader per i diritti civili; al funerale in sua vece era presente il vicepresidente Hubert HumphreyIl candidato democratico per la Casa Bianca Robert Kennedy fu informato dell'omicidio mentre si stava dirigendo a Indianapolis, per fare campagna elettorale. 

Nel suo breve ma concitato discorso a coloro che gli stavano intorno, Kennedy espresse il desiderio che gli attivisti legati a King continuassero sulla strada della non-violenza. Stokely Carmichael affermò che si trattava di una dichiarazione di guerra al popolo afroamericano e che ci sarebbero stati dei disordini per vendicare la morte di King.  I disordini successivi determinarono 46 morti, 2.600 feriti e 21.000 arresti. Sotto l'impressione destata nel paese dall'assassinio, il Congresso si decise ad approvare le più urgenti leggi integrazioniste, in particolare quelle sugli alloggi.

Una curiosa coincidenza. Martin Luther King riceve il premio Nobel, lo stesso giorno (con secoli di differenza) in cui nella piazza di Wittemberg il teologo Martin Lutero fa bruciare i testi del diritto canonico e la bolla papale "Exsurge Domine" con cui papa Leone X esige che ritratti parte delle 95 tesi da lui affisse sulla porta della cattedrale cittadina nel 1517.


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