martedì 28 agosto 2018

Autostrade. Quei facili guadagni, quei sospetti contratti. Di Pino Cabras.




Riassumendo:

1) Lo Stato ha dato in gestione le autostrade costruite dal pubblico al privato.

2) Il privato ha pagato la concessione con denari presi a prestito e li ha ammortizzati in appena 3 anni.

3) Il contratto stabilisce la remunerazione del capitale al 6,85% netto (lordo oltre il 10%), un capitale che anche lo stesso Stato presta al concessionario al 2%.

4) Siccome l'affare non era bastantemente conveniente per il privato (mischineddu), si stabilisce che in caso di inadempimento degli obblighi lo Stato possa comminare sì una multa, ma non più di 150 milioni a fronte di un profitto di 1 miliardo, mentre per recedere dal contratto deve pagare al concessionario i profitti dei prossimi 20 anni.

Che ne dite? Mi sa che da grande farò il GIDS (Grande Imprenditore Di Successo). È così facile! In alternativa posso fare il consigliere di amministrazione o l’addetto ai controlli nel gioiellino dei Benetton, come han fatto alcuni politici e grand commis, come Befera, Cassese, Gros-Pietro e Enrico Letta.

Oggi Delrio era molto molto adirato, e anche Marcucci era in collera. Ai due capigruppo del PD tremavano i baffi perché non abbiamo ancora ricostruito il ponte di Genova. Eppure io ho il sospetto che il tremolio fosse invece dovuto a cosa abbiamo ricostruito: lo schifo dei contratti che loro tenevano chiusi nei cassetti.

Di Pino Cabras

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