La
nuova Sardegna
L'ex
senatore apre a un ampio dialogo Non solo centrosinistra La proposta di Uras:
«Decisioni coraggiose»
«Oggi è tempo di decisioni
coraggiose e innovative. Condivido con il segretario del Pd una storia comune
di impegno politico. Considero Emanuele Cani un serio interlocutore. Così penso
anche dei tanti movimenti, liste e organizzazioni politiche democratiche che esprimono
attenzione ai problemi della Sardegna».
L'ex senatore Luciano Uras, leader
regionale di Campo Progressista, apre al dialogo tra le forze che
intendano dar vita a una «originalecoalizione programmatico-politica» in vista
delle prossime elezioni regionali. Anche oltre il centrosinistra tradizionale,
par di capire dalla nota dell'ex senatore, che però precisa: «Siamo
indisponibili a ragionare con chi sviluppa linguaggi e pratiche di
discriminazione sociale e razziale, che promuove politiche economiche
pericolose per la Sardegna e l'intero Mezzogiorno».
Puntualizzazione scontata,
considerando i trascorsi e la militanza di Uras: «Vogliamo una discussione
sincera, superare le ragioni delle divisioni per costruire il bene comune di
tutti i sardi». Quindi, pone l'attenzione sulle questioni più spinose per
l'Isola: «Ci sono questioni di rilievo assoluto che riguardano il lavoro per
dare dignità ai nostri giovani e i pesanti processi di spopolamento in atto.
Nei prossimi 40 anni si rischia la desertificazione sociale ed economica».
Sull'economia «ci sono temi da
affrontare con unità di intenti e azioni comuni: insularità, continuità
territoriale per persone e merci, piena cittadinanza europea per i sardi,
contrasto all'analfabetismo e alla dispersione scolastica, che hanno raggiunto indici
record. Ci vuole il coraggio dell'innovazione. Riteniamo un dovere lavorare
alla costruzione di una originale coalizione programmatico-politica dove il
civismo democratico e la partecipazione diretta siano elementi costitutivi». La
Sardegna, conclude Uras, «può anticipare delle scelte anche per scenari
europei. È un errore insistere su vecchie formule di schieramento che
sacrificano la sostanza della battaglia politica».
Destra e
sinistra nel caos solo i 5 Stelle già pronti
Difficile
decifrare il risiko delle alleanze. Pd e Cp sono sempre più vicini
Il
Partito dei sardi punta a una coalizione che vada al di là delle
vecchie
divisioni
SASSARI
Nell'universo delle Regionali
l'unica certezza è il cielo delle stelle
fisse. Cinque. E il loro candidato
governatore, Mario Puddu. Ma a
parte il Movimento, che per una
volta è partito prima di tutti, nel
resto del firmamento politico regna
il caos. Schieramenti e coalizioni
sono ancora cantieri in
allestimento. E per la prima volta è
complicato anche capire se ci
saranno coalizioni contrapposte. Perché
un effetto innegabile lo tsunami
gialloverde lo ha avuto. Ha
sbriciolato le certezze del
bipolarismo.
Del centrodestra contro il
centrosinistra. E anche l'esistenza
di un centrodestra e di un
centrosinistra. Il magma. Il Pd
prima di fare la conta degli alleati
deve cercare di fare quella di se
stesso. Il segretario Emanuele Cani
si è armato di colla diplomatica per
mettere insieme i cocci del
partito. Ha aperto molti tavoli, ma
per ora non c'è nulla di definito.
Cani ha più volte detto che vuole
ripartire dall'alleanza che ha
portato il centrosinistra a vincere
le Regionali, ma molti pezzi
pregiati sembrano già non esserci
più. C'è di sicuro l'asse con Campo
progressista. L'ex senatore Luciano
Uras conferma la vicinanza ai Dem
. «Oggi è tempo di decisioni di
coraggio e innovative.
Condivido con il segretario del Pd
una storia comune di impegno politico e
recentemente anche parlamentare. Lo
conosco e considero Emanuele Cani
e la sua Segreteria un serio
interlocutore. Così penso anche dei tanti
altri movimenti, liste e
organizzazioni politiche democratiche che
esprimono attenzione ai problemi
della Sardegna, siano portatori dei
valori della cultura cattolica,
liberale, socialista e di sinistra,
indipendentista e autonomista».
Il nome su cui dovrebbe fare perno
questa alleanza è il sindaco di
Cagliari Massimo Zedda, come candidato
governatore. Ma Uras tenere la porta
aperta a una coalizione più
ampia. «Ci vuole il coraggio
dell'innovazione. Riteniamo un dovere
lavorare alla costruzione di
"una originale coalizione
programmatico-politica" dove il
civismo democratico e la
partecipazione diretta di persone e
popolo siano elementi
costitutivi». A destra.
E se a sinistra il cantiere è
apertissimo, a
destra si fa ancora più fatica a
fare un quadro preciso. La Lega resta
un enigma. Difficile capire il suo
reale peso specifico nell'isola. Ed
è complicato capire se alle
Regionali resterà abbracciato al Psd'Az o
andrà da sola. Forza Italia è alla
ricerca di un candidato. Il nuovo
coordinatore Pietro Pittalis cerca
di tessere una tela di alleanze. Ma
in questa nuova geografia della
politica anche le alleanze
tradizionali sembrano superate. I
Riformatori sembrano più vicini al
Partito dei Sardi che al
centrodestra. Il Psd'Az non ha ancora una
collocazione. Resta la vicinanza a
Fratelli d'Italia, ma è un po' poco
per pensare di sbancare.Oltre gli
schemi.
Il mantra del leader del
Partito dei Sardi Paolo Maninchedda
è andare oltre gli schieramenti. E
da mesi Maninchedda dialoga su tutti
i tavoli. Dal Pd a Forza Italia.
Dal Psd'Az ai Riformatori, da Più
Europa di Emma Bonino ai Rossomori.
«Non stiamo aspettando il Pd che
propone il centrosinistra come
orizzonte politico e culturale, un
orizzonte più piccolo e diverso dal
nostro, e che non ci interessa»,
scrive sul suo blog. Maninchedda che
punta a diventare il candidato
governatore di una coalizione che il
Pds chiama Convergenza nazionale,
tesse la sua trama certo di avere un
filo diretto anche con una parte dei
Dem.
«Abbiamo contatti frequenti
con i Riformatori sardi, la cui
piattaforma sull'insularità è
compatibile con la nostra idea di
una vasta alleanza intorno ai temi
strategici della Sardegna. Abbiamo
una relazione stretta con Più
Europa di Emma Bonino, abbiamo
riaperto il dialogo con i Rossomori,
partecipiamo con numeri rilevanti
alla rete degli amministratori
indipendentisti della Sardegna,
abbiamo relazioni frequenti con Forza
Italia e abbiamo incontrato
ripetutamente il Psd'Az. E abbiamo una
frequenza intensa con i socialisti».
(l.roj)
Incontro
tra il ministro e i vertici M5s
Al tavolo
anche il candidato governatore Mario Puddu: dialogo sulla cultura
SASSARI
Forse avranno parlato anche delle
prossime elezioni regionali. Ma a
Nuoro i vertici sardi del Movimento
5 Stelle ha incontrato il ministro
grillino alla Cultura Alberto
Bonisoli. Nella foto postata dal
candidato governatore Mario Puddu è
facile individuare anche
parlamentari e sindaci M5s. Nessun
segreto, a raccontare del pranzo è
stato lo stesso Puddu. «Ieri sera ho
avuto il piacere, insieme ad
alcuni parlamentari, sindaci e
portavoce sardi, di incontrare il
Ministro per i beni e attività
culturali, Alberto Bonisoli.
L'incontro è stato voluto dallo
stesso Ministro, a Nuoro in occasione della festa
del Redentore, non a caso, essendo
una delle massime espressioni della
nostra cultura tradizionale, per
approfondire le tematiche relative
alla valorizzazione della Cultura
della nostra isola. Un incontro
importante, orientato all'analisi
della situazione attuale, ma
soprattutto propositivo, utile
occasione di condivisione sul tema
della cultura, che troppo di rado è
stata volano per la nostra
economia.
Un settore caratterizzato troppo
spesso da appuntamenti
singoli ed eventi spot, scarso
coordinamento e poca sinergia coi
territori. Enormi potenzialità solo
minimamente espresse. Puntiamo a
una Sardegna in cui la cultura sia
volano dell'economia e una Sardegna
in grado di sposare mobilità ed
enogastronomia, valorizzazione
dell'ambiente e patrimonio
archeologico, offerta museale ed
esperienza».
CAGLIARI
- VIA ROMA. Le Regionali viste dal Comune
Il
centrodestra si mobilita, la sinistra aspetta la decisione di Massimo Zedda
Metà dei
consiglieri annuncia la candidatura o si dice in forse
Le imminenti elezioni regionali
avranno ripercussioni sul Consiglio
comunale. Se il sindaco Massimo
Zedda decidesse di candidarsi come
presidente della Regione si
tornerebbe alle urne anche per palazzo
Bacaredda, ma - in ogni caso - metà
dei consiglieri comunali sarebbe
pronta a percorrere tutti i portici
di via Roma per trasferirsi dal
Municipio al Consiglio regionale. In
base al risultato è molto
probabile che possano trovare posto
in Consiglio comunale alcuni tra i
primi dei non eletti del 2016.
CERTEZZE E INDECISIONI Gli effetti
dei sondaggi si leggono nelle
scelte dei consiglieri comunali con
gli esponenti di centro e
centrodestra pronti a candidarsi
quasi in blocco, mentre i consiglieri
di maggioranza sono molto più cauti
e timorosi. Nel centrosinistra il
futuro è legato alle scelte del
sindaco. Quell'area politica non parte
favorita ma bisognerà aspettare
l'autunno per sapere se Massimo Zedda
vorrà mettere da parte la fascia
tricolore e candidarsi come
successore di Francesco Pigliaru.
Una sua candidatura smuoverebbe gli
alleati e nel centrosinistra
cagliaritano in tanti cambierebbero idea
con la probabile nascita di liste
civiche a sostegno del primo
cittadino.
IL SONDAGGIO In questa fase di
studio, fra pretattica e incertezze, un
piccolo sondaggio rivela che su 34
consiglieri comunali la metà non
dovrebbe candidarsi e dell'altra
metà in 7 sono pronti a farlo e in 10
ancora non lo sanno. Alla domanda su
una possibile candidatura alle
elezioni regionali di febbraio le
riposte possibili erano tre: sì, no
e forse.
CINQUE STELLE Tra chi non si candida
di sicuro ci sono due esponenti
del Movimento Cinque Stelle:
Antonietta Martinez ePino Calledda non
hanno partecipato alle Regionarie
perché col mandato in corso e non
potevano candidarsi.
PARTITO DEMOCRATICO Tra i
consiglieri Dem in tanti si chiamano fuori,
a partire dal capogruppo e
vicesindaco metropolitanoFabrizio Rodin .
Dicono no anche il presidente del
Consiglio Guido Portoghese , Davide
Carta , Fabrizio Marcello , Giorgia
Melis e Benedetta Iannelli .
In bilico invece Rosanna Mura («Non
lo so»), Rita Polo («Non
rispondo») e Matteo Lecis Cocco Ortu
, l'unico a rispondere «forse».
Le consigliere comunali del Pd
saranno sicuramente corteggiate dai
consiglieri regionali uscenti perché
col sistema della doppia
preferenza di genere partirà il
gioco delle coppie.
CENTROSINISTRA Tra gli ex Sel non
hanno intenzione di fare il grande
salto il capogruppo Matteo Massa e i
consiglieri Anna Puddu e Alessio
Alias mentre Andrea Dettori , vicino
ad Articolo 1-Mdp, è l'unico a
sbilanciarsi col «forse» mentre il
suo compagno di partito, ma
iscritto al gruppo Pd, Marco Benucci
aspetta indicazioni e per ora
risponde no. In ballo per una
possibile candidatura del leader
regionale e assessore allo Sport
Yuri Marcialis .
Attende le decisioni
del partito anche il capogruppo dei
Rossomori Filippo Petrucci mentre
assicura la sua candidatura col
Partito dei sardi Roberto Tramaloni .
CENTRODESTRA Per il dopo Pigliaru
scaldano invece i motori quasi tutti
gli esponenti del centrodestra. Ha
già detto che vuole candidarsi il
capogruppo di Forza Italia Stefano
Schirru , la conferma arriva anche
dall'ex azzurro Alessandro Sorgia ,
dal segretario cittadino di
Fratelli d'Italia Pierluigi Mannino
e dal suo compagno di partito
Antonello Floris . L'ex
senatorePiergiorgio Massidda e Loredana Lai
assicurano di non volersi candidare.
L'azzurro Alessandro Balletto
risponde «Forse» e non sanno ancora come
andrà il coordinatore provinciale di
Fratelli d'ItaliaAlessio Mereu e
il leader regionale dei centristi
per l'Europa Federico Ibba :
entrambi saranno impegnati nella
composizione delle liste e ancora non
sciolgono le riserve su un possibile
coinvolgimento diretto.
SARDISTI E AUTONOMISTI Nel neonato
gruppo Psd'Az Gabriella Deidda dice
che non si candiderà mentre non lo
sa ancoraLino Bistrussu .
Nel gruppo Autonomisti con Lussu
rispondono no al sondaggio la capogruppo
Monia Matta e Aurelio Laimentre è in
forse Franco Stara.
RIFORMATORI Hanno scelto di muoversi
in blocco i due esponenti
presenti in Consiglio: il capogruppo
Giorgio Angius e il consigliere
Raffaele Onnis annunciano con
certezza che si candideranno alle
prossime Regionali.
Marcello Zasso
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Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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