È caccia
al seggio di Mura Un'occasione per Berlusconi?
Il popolo
di Forza Italia sogna il ritorno del Cav dopo la sospensione del 2014
I fedelissimi lo escludono («è solo
un'ipotesi giornalistica») ma la voce che circola è che Silvio Berlusconi
potrebbe candidarsi alle suppletive in Sardegna. Una suggestione,
probabilmente, un'ipotesi affascinante per il popolo azzurro e dunque
dibattuta, anche perché potrebbe dare a Forza Italia la possibilità di
prendersi una rivincita sul Movimento Cinquestelle nel collegio nel quale il 4
marzo scorso Andrea Mura vinse contro Ugo Capellacci (poi eletto nel
plurinominale).
Certo è che di un ritorno del Cav in
parlamento si parla dal 12 maggio scorso, quando una sentenza del tribunale di
sorveglianza di Milano cancellò gli effetti della legge Severino che nel 2014
lo aveva costretto a dimettersi da senatore e
gli aveva impedito di avere incarichi pubblici dopo la condanna definitiva per
frode fiscale dell'agosto del 2013. E infatti i media negli ultimi mesi lo
hanno già dato per candidato in Trentino, in Friuli Venezia Giulia o alle Europee
del 2019.
O pronto a entrare alla Camera o al
Senato grazie alla rinuncia al seggio o alla promozione a sottosegretario di
uno dei suoi parlamentari. Insomma, c'è chi sostiene che ogni finestra elettorale
che si apre potrebbe essere buona per un ritorno del leader di Forza Italia.
Per questo le dimissioni di Mura da deputato – che dovranno essere accettate
dalla Camera - e la conseguente indizione di elezioni suppletive nel collegio
Sardegna1, riaprono questo scenario.
AL MOMENTO È UN'IPOTESI Ma davvero
Berlusconi potrebbe essere il candidato del centrodestra alle elezioni
suppletive sarde che si potrebbero svolgere in autunno o, addirittura, assieme
alle Regionali a febbraio 2019? Chi lo conosce lo esclude, anche se le
dichiarazioni sono possibiliste: «Sono contento che quando si tratta di
individuare un candidato si tiri in ballo il presidente Berlusconi», commenta Pietro
Pittalis, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia in pectore.
«È una dimostrazione del suo grande
appeal politico e del fatto che ha ancora tanto da dire e da proporre agli italiani.
Ricordo però che le dimissioni del deputato Mura devono essere ancora votate, poi
si vedrà. Se lui decidesse, ovviamente lo sosterremmo in modo deciso e
convinto». Anche Ugo Cappellacci, deputato, coordinatore uscente e da sempre
vicino al leader azzurro, ritiene l'indiscrezione priva di fondamento. «Al
momento è un'ipotesi giornalistica e nel partito non se ne è mai parlato, ma
certo non si può escludere che in futuro si possa prendere in considerazione».
TAJANI: ANDRÀ A BRUXELLES In realtà
Berlusconi confiderebbe in una caduta in tempi brevi del governo Legastellato e
in subordine preferirebbe candidarsi alle Europee del 2019. A rivelarlo è
stato, due settimane fa, il presidente del parlamento europeo Antonio Tajani: «Berlusconi
sarà candidato, magari anche a Napoli, per guidare la riscossa del Sud», ha
detto Tajani.
In ogni caso le elezioni suppletive
nel collegio Sardegna 1, se ci saranno, non saranno indette in tempi
rapidissimi. La procedura prevede che le dimissioni siano votate alla Camera a
scrutinio segreto (di solito al primo voto vengono respinte, ma non è detto che
questa volta accadrà) poi sia il ministero dell'Interno a stabilire la data. Nell'ipotesi
migliore sarebbero a ottobre, in alternativa a febbraio, assieme alle
regionali. (f. ma.)
Unione
Sarda
Il neo
eletto Cani sceglie la squadra - Segreteria del Pd sardo, oggi
ultimi
ritocchi: nomine in tempi record
È agosto ma pazienza, se sei il
segretario regionale del Pd non hai le
ferie dei comuni mortali: specie se
è un Pd malato che deve curare le
ferite e ripartire. Anche ieri
Emanuele Cani ha lavorato alla
composizione della squadra che lo
affiancherà, e che dovrebbe essere
completata entro oggi, a poco più di
una settimana dall'assemblea di
Su Baione che lo ha eletto leader.
Probabilmente una tempistica
record, visto che il predecessore
Giuseppe Luigi Cucca aveva nominato
la sua segreteria dopo due mesi e
Renato Soru dopo uno e mezzo (ma
dovette completarla in seguito),
così come Silvio Lai.
LE IDEE A pressare Cani del resto è
la consapevolezza che, con le
Regionali vicine e la necessità di
lavorare alla scelta delle alleanze
e del candidato governatore, non si
può lasciar passare l'estate senza
avviare la riorganizzazione del partito.
E in realtà il neo
segretario, secondo le anticipazioni
circolate in questi giorni,
avrebbe proprio l'intenzione di
ristrutturare ampiamente
l'architettura interna del Pd sardo.
Gli incarichi di segreteria
sarebbero meno legati ai
tradizionali ambiti tematici (sanità, enti
locali, ambiente e così via),
destinati invece a caratterizzare i
dipartimenti, ossia i gruppi
operativi incaricati di elaborare
proposte concrete.
Chi affiancherà Cani nella gestione
del Pd potrebbe semmai ricevere
deleghe più calibrate sull'obiettivo
centrale: rivitalizzare
l'attività di partito. L'ex deputato
sulcitano non ha in mente una
struttura troppo liquida, spera di
restituire un ruolo ai circoli e in
generale ai luoghi in cui i
militanti possono incontrarsi fisicamente
e dibattere guardandosi negli occhi.
Pur senza trascurare l'ormai
imprescindibile versante della rete.
I NOMI Anche questi ragionamenti
aiutano a tracciare gli identikit dei
componenti della segreteria, che non
saranno molti (forse solo cinque
o sei), e non saranno neppure tutti
giovani alle prime esperienze: per
riprendere in mano l'organizzazione
in tempi stretti serve gente che
sappia subito da dove partire, e in
questo senso sembra attendibile
l'ipotesi che un ruolo significativo
venga affidato a Franco Sabatini,
consigliere regionale esperto (è
alla terza legislatura e presiede la
commissione Bilancio), tra l'altro
molto vicino all'ex segretario
Cucca.
Si parla anche di un altro
consigliere, Cesare Moriconi, uno dei
leader dell'area popolare vicina a
Paolo Fadda e all'assessore
all'Urbanistica Cristiano Erriu. E
potrebbe rientrare in segreteria
Laura Pisano, dopo averne fatto
parte ai tempi di Silvio Lai, con cui
ha conservato un buon rapporto pur
senza essere facilmente
etichettabile alla luce delle correnti
interne: era civatiana, ma
quando Civati ha lasciato il Pd lei
è rimasta nel partito senza
affiliazioni strette ai vari
capicorrente.
Ci dovrebbe essere però anche
qualche forza freschissima, forse
qualche giovane professionista con
un curriculum politico ancora
scarno. Il segreto sui nomi in ogni
caso non durerà ancora molto, la
squadra potrebbe essere presentata
ufficialmente già domani o
mercoledì. E poi, prima di
concedersi qualche giorno di pausa, Cani
cercherà di riunire il gruppo Pd in
Consiglio regionale, per iniziare
a programmare lo sprint di fine
legislatura. (g. m.)
LA
NUOVA SARDEGNA
Ipotesi
Berlusconi candidato nell'isola Pittalis: ottima idea
Dopo le
dimissioni dell'ex M5s Mura si andrà a nuove elezioni
Il
deputato Fi: è un amico dei sardi, per noi sarebbe un onore
di Alessandro Pirina
SASSARI
Berlusconi in corsa in Sardegna per
un seggio in Parlamento è solo una
ipotesi che chissà se mai si
trasformerà in realtà, ma in casa Forza
Italia l'idea del Cavaliere deputato
sardo piace parecchio. «Sarebbe
un onore», dice Pietro Pittalis,
coordinatore in pectore degli azzurri
isolani. Il nome di Berlusconi ha
cominciato a circolare nel momento
in cui Andrea Mura, espulso dal
Movimento 5 stelle, ha annunciato le
sue dimissioni dalla Camera.
Un primo passo di un lungo iter che
se si
concluderà come vorrebbe il deputato
ex 5 stelle comporterà
l'indizione di nuove elezioni nel
collegio uninominale di Cagliari. Ed
è qui che entra in gioco Silvio
Berlusconi. Le legge Severino aveva
impedito al leader di Forza Italia
di candidarsi alle politiche del 4
marzo per via della condanna per
frode fiscale, ma una pronuncia di
maggio del Tribunale di sorveglianza
di Milano ha cancellato gli
effetti della Severino e lo ha così
riabilitato.
Da quel momento in
Forza Italia è partita la caccia al
seggio utile per fare tornare
Berlusconi in Parlamento prima della
prossima scadenza elettorale.
L'occasione potrebbe presentarsi ora
a Cagliari. «Ogni volta che c'è
la possibilità che si rivoti in un
collegio uninominale Berlusconi
viene tirato in ballo - dice
Pittalis -. Questa è la certificazione di
quanto il presidente sia amato e di
quanto sia ancora in grado di
suscitare interesse nei cittadini.
Logicamente noi sardi saremmo
onorati se il presidente Berlusconi
decidesse di candidarsi
nell'isola. Per noi sarebbe un
grande onore sostenerlo perché lui è un
amico dei sardi. In questi 25 anni
alla guida di Forza Italia ha
dimostrato una attenzione e un amore
speciale per la nostra isola. Se
mai dovesse decidere di scendere in
campo nel collegio di Cagliari -
conclude il deputato nuorese - noi
siamo pronti a fare la nostra parte
e a sostenerlo con grande
convinzione». Insomma, l'ultima parola la
dirà lo stesso Berlusconi, arrivato
in Sardegna sabato per trascorrere
le vacanze alla Certosa di Porto
Rotondo.
Un soggiorno lungo in cui
l'ex presidente del Consiglio
toglierà un po' di tempo alla vacanza
proprio per dedicarsi alla politica
isolana. Sarà lui infatti a
nominare il nuovo coordinatore
regionale di Forza Italia, che sarà
appunto Pittalis, su cui si è
registrata l'unanimità delle varie anime
del partito. E chissà che in quella
occasione non si parli proprio
dell'eventualità di una sua corsa
alle suppletive di Cagliari. Una
sfida di cui sicuramente non sarà
protagonista Ugo Cappellacci, che,
sconfitto da Mura nell'uninominale,
è comunque arrivato a Montecitorio
via proporzionale.
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