lunedì 6 agosto 2018

Rassegna stampa 06 Agosto 2018


È caccia al seggio di Mura Un'occasione per Berlusconi?
Il popolo di Forza Italia sogna il ritorno del Cav dopo la sospensione del 2014

I fedelissimi lo escludono («è solo un'ipotesi giornalistica») ma la voce che circola è che Silvio Berlusconi potrebbe candidarsi alle suppletive in Sardegna. Una suggestione, probabilmente, un'ipotesi affascinante per il popolo azzurro e dunque dibattuta, anche perché potrebbe dare a Forza Italia la possibilità di prendersi una rivincita sul Movimento Cinquestelle nel collegio nel quale il 4 marzo scorso Andrea Mura vinse contro Ugo Capellacci (poi eletto nel plurinominale).

Certo è che di un ritorno del Cav in parlamento si parla dal 12 maggio scorso, quando una sentenza del tribunale di sorveglianza di Milano cancellò gli effetti della legge Severino che nel 2014 lo aveva costretto a dimettersi da senatore e gli aveva impedito di avere incarichi pubblici dopo la condanna definitiva per frode fiscale dell'agosto del 2013. E infatti i media negli ultimi mesi lo hanno già dato per candidato in Trentino, in Friuli Venezia Giulia o alle Europee del 2019.

O pronto a entrare alla Camera o al Senato grazie alla rinuncia al seggio o alla promozione a sottosegretario di uno dei suoi parlamentari. Insomma, c'è chi sostiene che ogni finestra elettorale che si apre potrebbe essere buona per un ritorno del leader di Forza Italia. Per questo le dimissioni di Mura da deputato – che dovranno essere accettate dalla Camera - e la conseguente indizione di elezioni suppletive nel collegio Sardegna1, riaprono questo scenario.

AL MOMENTO È UN'IPOTESI Ma davvero Berlusconi potrebbe essere il candidato del centrodestra alle elezioni suppletive sarde che si potrebbero svolgere in autunno o, addirittura, assieme alle Regionali a febbraio 2019? Chi lo conosce lo esclude, anche se le dichiarazioni sono possibiliste: «Sono contento che quando si tratta di individuare un candidato si tiri in ballo il presidente Berlusconi», commenta Pietro Pittalis, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia in pectore.

«È una dimostrazione del suo grande appeal politico e del fatto che ha ancora tanto da dire e da proporre agli italiani. Ricordo però che le dimissioni del deputato Mura devono essere ancora votate, poi si vedrà. Se lui decidesse, ovviamente lo sosterremmo in modo deciso e convinto». Anche Ugo Cappellacci, deputato, coordinatore uscente e da sempre vicino al leader azzurro, ritiene l'indiscrezione priva di fondamento. «Al momento è un'ipotesi giornalistica e nel partito non se ne è mai parlato, ma certo non si può escludere che in futuro si possa prendere in considerazione».

TAJANI: ANDRÀ A BRUXELLES In realtà Berlusconi confiderebbe in una caduta in tempi brevi del governo Legastellato e in subordine preferirebbe candidarsi alle Europee del 2019. A rivelarlo è stato, due settimane fa, il presidente del parlamento europeo Antonio Tajani: «Berlusconi sarà candidato, magari anche a Napoli, per guidare la riscossa del Sud», ha detto Tajani.

In ogni caso le elezioni suppletive nel collegio Sardegna 1, se ci saranno, non saranno indette in tempi rapidissimi. La procedura prevede che le dimissioni siano votate alla Camera a scrutinio segreto (di solito al primo voto vengono respinte, ma non è detto che questa volta accadrà) poi sia il ministero dell'Interno a stabilire la data. Nell'ipotesi migliore sarebbero a ottobre, in alternativa a febbraio, assieme alle regionali. (f. ma.)


Unione Sarda

Il neo eletto Cani sceglie la squadra - Segreteria del Pd sardo, oggi
ultimi ritocchi: nomine in tempi record

È agosto ma pazienza, se sei il segretario regionale del Pd non hai le
ferie dei comuni mortali: specie se è un Pd malato che deve curare le
ferite e ripartire. Anche ieri Emanuele Cani ha lavorato alla
composizione della squadra che lo affiancherà, e che dovrebbe essere
completata entro oggi, a poco più di una settimana dall'assemblea di
Su Baione che lo ha eletto leader.

Probabilmente una tempistica
record, visto che il predecessore Giuseppe Luigi Cucca aveva nominato
la sua segreteria dopo due mesi e Renato Soru dopo uno e mezzo (ma
dovette completarla in seguito), così come Silvio Lai.
LE IDEE A pressare Cani del resto è la consapevolezza che, con le
Regionali vicine e la necessità di lavorare alla scelta delle alleanze
e del candidato governatore, non si può lasciar passare l'estate senza
avviare la riorganizzazione del partito.

E in realtà il neo
segretario, secondo le anticipazioni circolate in questi giorni,
avrebbe proprio l'intenzione di ristrutturare ampiamente
l'architettura interna del Pd sardo. Gli incarichi di segreteria
sarebbero meno legati ai tradizionali ambiti tematici (sanità, enti
locali, ambiente e così via), destinati invece a caratterizzare i
dipartimenti, ossia i gruppi operativi incaricati di elaborare
proposte concrete.

Chi affiancherà Cani nella gestione del Pd potrebbe semmai ricevere
deleghe più calibrate sull'obiettivo centrale: rivitalizzare
l'attività di partito. L'ex deputato sulcitano non ha in mente una
struttura troppo liquida, spera di restituire un ruolo ai circoli e in
generale ai luoghi in cui i militanti possono incontrarsi fisicamente
e dibattere guardandosi negli occhi. Pur senza trascurare l'ormai
imprescindibile versante della rete.

I NOMI Anche questi ragionamenti aiutano a tracciare gli identikit dei
componenti della segreteria, che non saranno molti (forse solo cinque
o sei), e non saranno neppure tutti giovani alle prime esperienze: per
riprendere in mano l'organizzazione in tempi stretti serve gente che
sappia subito da dove partire, e in questo senso sembra attendibile
l'ipotesi che un ruolo significativo venga affidato a Franco Sabatini,
consigliere regionale esperto (è alla terza legislatura e presiede la
commissione Bilancio), tra l'altro molto vicino all'ex segretario
Cucca.

Si parla anche di un altro consigliere, Cesare Moriconi, uno dei
leader dell'area popolare vicina a Paolo Fadda e all'assessore
all'Urbanistica Cristiano Erriu. E potrebbe rientrare in segreteria
Laura Pisano, dopo averne fatto parte ai tempi di Silvio Lai, con cui
ha conservato un buon rapporto pur senza essere facilmente
etichettabile alla luce delle correnti interne: era civatiana, ma
quando Civati ha lasciato il Pd lei è rimasta nel partito senza
affiliazioni strette ai vari capicorrente.

Ci dovrebbe essere però anche qualche forza freschissima, forse
qualche giovane professionista con un curriculum politico ancora
scarno. Il segreto sui nomi in ogni caso non durerà ancora molto, la
squadra potrebbe essere presentata ufficialmente già domani o
mercoledì. E poi, prima di concedersi qualche giorno di pausa, Cani
cercherà di riunire il gruppo Pd in Consiglio regionale, per iniziare
a programmare lo sprint di fine legislatura. (g. m.)


LA NUOVA SARDEGNA

Ipotesi Berlusconi candidato nell'isola Pittalis: ottima idea
Dopo le dimissioni dell'ex M5s Mura si andrà a nuove elezioni
Il deputato Fi: è un amico dei sardi, per noi sarebbe un onore

di Alessandro Pirina
SASSARI
Berlusconi in corsa in Sardegna per un seggio in Parlamento è solo una
ipotesi che chissà se mai si trasformerà in realtà, ma in casa Forza
Italia l'idea del Cavaliere deputato sardo piace parecchio. «Sarebbe
un onore», dice Pietro Pittalis, coordinatore in pectore degli azzurri
isolani. Il nome di Berlusconi ha cominciato a circolare nel momento
in cui Andrea Mura, espulso dal Movimento 5 stelle, ha annunciato le
sue dimissioni dalla Camera.

Un primo passo di un lungo iter che se si
concluderà come vorrebbe il deputato ex 5 stelle comporterà
l'indizione di nuove elezioni nel collegio uninominale di Cagliari. Ed
è qui che entra in gioco Silvio Berlusconi. Le legge Severino aveva
impedito al leader di Forza Italia di candidarsi alle politiche del 4
marzo per via della condanna per frode fiscale, ma una pronuncia di
maggio del Tribunale di sorveglianza di Milano ha cancellato gli
effetti della Severino e lo ha così riabilitato.

Da quel momento in
Forza Italia è partita la caccia al seggio utile per fare tornare
Berlusconi in Parlamento prima della prossima scadenza elettorale.
L'occasione potrebbe presentarsi ora a Cagliari. «Ogni volta che c'è
la possibilità che si rivoti in un collegio uninominale Berlusconi
viene tirato in ballo - dice Pittalis -. Questa è la certificazione di
quanto il presidente sia amato e di quanto sia ancora in grado di
suscitare interesse nei cittadini.

Logicamente noi sardi saremmo
onorati se il presidente Berlusconi decidesse di candidarsi
nell'isola. Per noi sarebbe un grande onore sostenerlo perché lui è un
amico dei sardi. In questi 25 anni alla guida di Forza Italia ha
dimostrato una attenzione e un amore speciale per la nostra isola. Se
mai dovesse decidere di scendere in campo nel collegio di Cagliari -
conclude il deputato nuorese - noi siamo pronti a fare la nostra parte
e a sostenerlo con grande convinzione». Insomma, l'ultima parola la
dirà lo stesso Berlusconi, arrivato in Sardegna sabato per trascorrere
le vacanze alla Certosa di Porto Rotondo.

Un soggiorno lungo in cui
l'ex presidente del Consiglio toglierà un po' di tempo alla vacanza
proprio per dedicarsi alla politica isolana. Sarà lui infatti a
nominare il nuovo coordinatore regionale di Forza Italia, che sarà
appunto Pittalis, su cui si è registrata l'unanimità delle varie anime
del partito. E chissà che in quella occasione non si parli proprio
dell'eventualità di una sua corsa alle suppletive di Cagliari. Una
sfida di cui sicuramente non sarà protagonista Ugo Cappellacci, che,
sconfitto da Mura nell'uninominale, è comunque arrivato a Montecitorio
via proporzionale.


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