Il
vicecoordinatore Giagoni
«Lega col
Psd'az, ma la coalizione è da costruire»
Un'alleanza di centrodestra ancora
da costruire, una spinta al rinnovamento che «abbiamo lanciato per primi» e un
programma per le regionali che fondi le radici nel territorio. Dario Giagoni,
vicecoordinatore regionale della Lega, guarda al futuro del Carroccio
nell'Isola.
È
scontata la vostra adesione al centrodestra?
«No, perché sarà un programma
condiviso a guidare il ragionamento».
Nessun
dubbio invece sul Psd'Az?
«Abbiamo un rapporto forte e
blindato e partiamo da un programma
identitario per dare ai sardi un
futuro migliore».
Un
unico simbolo con i sardisti?
«Di sicuro correremo assieme. Sul
simbolo stanno lavorando i vertici
per capire come fare».
Qualcuno
pone il rinnovamento come condizione necessaria all'alleanza. È d'accordo?
«Sì anche se non mi piace ricevere
ultimatum. Inoltre, siamo noi che abbiamo detto per primi che servono volti
nuovi e le forze di centrodestra stanno rispondendo positivamente».
Su
cosa punterete per le regionali?
«Innanzitutto la tutela del
territorio e alla sua crescita anche attraverso investimenti per la mobilità
interna».
Esprimerete
un vostro candidato?
«Sarebbe un onore, ma è prematuro
parlarne anche perché le decisioni verranno prese dai vertici del partito». (m.
s.)
Unione
Sarda
Truzzu e
soci pongono le condizioni per presentarsi alle Regionali con
il
centrodestra Fratelli d'Italia spaventa gli alleati:
«Spazio
ai giovani o andiamo soli»
Fratelli d'Italia comincia la
campagna elettorale per le Regionali
piantando un paletto pesante nel
cuore del centrodestra. La sfida del
rinnovamento, questa volta, è
vincolante perché «se non cambiano
metodi e si punta a un nuovo
centrodestra, potremmo scegliere una
strada diversa». L'appello del
coordinatore regionale, Paolo Truzzu,
ha il sapore dell'ultimatum che
trova sponda tra le forze della
coalizione, pronte a raccogliere la
sfida. Ieri mattina, in Consiglio
regionale, numerosi esponenti del
partito hanno preso parte alla
presentazione delle proposte per i
primi 100 giorni di governo.
LA SFIDA La campagna elettorale di
FdI nasce con un titolo suggestivo
(“La rivoluzione non va in vacanza”)
e con la certezza che «il
centrodestra ha tutte le carte in
regola per vincere le elezioni». Il
problema è quale coalizione deve
giocarsi la corsa a Villa Devoto:
«Dobbiamo avere un'idea nuova e
forte della Sardegna futura e un
cambiamento generazionale di chi si
candida a guidare la Regione»,
ribadisce Truzzu. Se questo
messaggio non verrà recepito dai potenziali alleati,
«Fratelli d'Italia è pronto a
rappresentare da solo e in prima persona
la destra moderna».
Una convinzione dettata anche dal
risultato delle
ultime politiche in cui
«l'elettorato ha dato un segnale forte
attraverso una richiesta di
cambiamento», spiega il consigliere
regionale Gianni Lampis. Dunque,
l'ipotesi di una «minestra
riscaldata» non ha senso perché «ci
sono tanti 40enni capaci e con
esperienze amministrative
importanti».
LE IDEE Il documento sulle proposte
contiene «soluzioni innovative che
dimostrano come il nostro partito
sia identitario e legato ai suoi
valori storici», sottolinea Bruno
Murgia, responsabile della
comunicazione per FdI. Tra le varie
proposte c'è la battaglia contro
il “non finito” che caratterizza
tanti centri dell'Isola. Su questo
aspetto si propone lo stanziamento
di 50 milioni di euro che «potranno
generare investimenti di privati per
oltre 400 milioni sino a creare
10mila posti di lavoro», dice
Truzzu.
Sono i consiglieri regionali Gennaro
Fuoco e Marcello Orrù a elencare
le altre proposte come il bonus
famiglia, l'abolizione dell'Ats e
politiche per finanziare realmente
la creazione di lavoro.
GLI ALLEATI La parola rinnovamento è
quella più utilizzata negli
ultimi mesi in casa del
centrodestra. Per questo motivo l'invito di
Fratelli d'Italia viene accolto dai
partiti che ne fanno parte. Il
commissario regionale della Lega,
Eugenio Zoffili, lo ha sempre posto
come condizione per sedersi allo
stesso tavolo, ricordando più volte
che «i nomi che circolano non ci
convincono più di tanto»: cosa che
significa il probabile veto da parte
dei vertici del Carroccio.
La capogruppo di Forza Italia in
Consiglio regionale, Alessandra
Zedda, pensa a una coalizione in
grado di avere «ben chiaro il futuro
di Sardegna», non si sofferma tanto sul
metodo di ingaggio ma punta
sui tempi: «Mi auguro che da
settembre si possa iniziare la campagna
elettorale del centrodestra». Avere
margini di questo tipo serve a
«evitare le scelte dell'ultima ora»,
spiega l'azzurra, «dobbiamo
garantire agli elettori e ai
candidati la possibilità di fare una
campagna elettorale completa e a
sostegno del candidato presidente».
Nessuna novità per il coordinatore
regionale dei Riformatori, Pietrino
Fois, visto che «il rinnovamento nel
nostro partito è cominciato da
tempo». C'è un altro elemento chiave
e riguarda «le primarie per
scegliere il candidato presidente».
Allo stato attuale i Riformatori
fanno parte della coalizione, «non
abbiamo motivi per andare via»: ma
tutto potrebbe saltare se «non si
tengono ben presenti questi
aspetti».
Matteo Sau
La
Nuova
verso le
elezioni
Fratelli
d'Italia: centrodestra unito
Fratelli d'Italia ha dato il via
alla campagna elettorale per le
elezioni regionali del 2019. Ad
annunciarlo è stato il capogruppo in
Consiglio e coordinatore Paolo
Truzzu. Dopo aver presentato il dossier
«La rivoluzione non va in vacanza»,
in cui sono contenute le priorità
del programma, che poi sono imprese,
zona franca, famiglia,
spopolamento, trasporti, sanità e
sicurezza, Fdi ha mandato un
messaggio anche agli alleati del
centrodestra. «Se non dovessimo
riuscire a trovare un accordo sugli
obiettivi o sul profilo del
candidato, noi siamo per le primarie
di coalizione, siamo pronti a
correre da soli. Basta minestre
riscaldate».
L'ex deputato Bruno
Murgia ha aggiunto: «Il centrodestra
ha tutte le carte in regola per
essere vincente alle prossime
elezioni ma serve un'idea forte della
Sardegna futura e un cambiamento
generazionale della classe politica».
Per i consiglieri regionali Gianni
Lampis, Marcello Orrù e Gennaro
Fuoco: «Agosto sarà un mese di
lavoro e dimostreremo, incontrando la
gente, che vogliamo essere fra i
protagonisti di una campagna
elettorale già iniziata. A settembre
poi i organizzeremo un seminario
per tirare le somme e sarà anche
l'occasione per capire le reali
intenzioni degli alleati su
programma e candidature».
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Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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