domenica 17 marzo 2019

L’ambiente: un bene da cui non si può prescindere. Di Francesco Casula.



Con i giovani, con gli studenti di tutto il mondo, in sciopero per il clima e per l’ambiente, manomesso e devastato da uno “sviluppo” dissennato e criminale. Il filosofo Eraclito di Efeso, gran teorico del πάντα ε (tutto scorre), ovvero dell’incessante fluire e divenire delle cose, nella sua concezione relativistica, salvava un unico valore, considerato assoluto, stabile e perenne: l’ambiente.

A più di 2.500 anni di distanza, l’intuizione del filosofo greco non pare abbia il consenso, in Sardegna come nell’intero Pianeta. Non capendo, fra l’altro, che modificando il clima, devastando la natura, dissestando e consumando il territorio, con un tipo di sviluppo dissennato, si producono danni profondi agli ecosistemi e alla salute della popolazione.

Un tipo di sviluppo tutto giocato sullo sfruttamento spietato della natura, del territorio, delle materie prime e delle risorse naturali, teso esclusivamente a produrre merci finalizzate alla realizzazione di un profitto e di un consumo immediato.

Occorre essere consapevoli che l’ambiente è una risorsa, limitata e irriproducibile. Di qui la necessità di difenderlo con le unghie e con i denti e di conservarlo, valorizzandolo e non semplicemente sfruttandolo e divorandolo. Esso è l’habitat la cui qualità non è un lusso ma la necessità stessa per sopravvivere.

Ed il territorio deve essere certo utilizzato anche come supporto di attività turistiche, economiche e produttive ma nel rigoroso rispetto e della salvaguardia del nostro complesso sistema di identità ambientali, paesaggistiche, geografiche, etno-storiche, culturali e linguistiche.

Francesco Casula



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