martedì 6 settembre 2016

Un obbiettivo. Uno dei tanti.

Il nostro principale desiderio è quello di raccontare esperienze di vita vissuta. Siamo interessati anche a romanzi, raccolte di poesia, tuttavia l'esperienza autobiografica resta un insegnamento, qualcosa d'irripetibile.


Sappiamo che molti anziani, per motivi spesso economici, non hanno avuto la possibilità di frequentare le scuole. Per questa ragione, attraverso una serie concordata d’interviste, noi ci preoccuperemo di scrivere il libro.
Certo, sarebbe interessante raccontare la storia di un reduce, di un partigiano, di un politico, di un militante, del parroco di una parrocchia sperduta, frequentata da un pugno di fedeli, ma è importante raccontare la storia anche di chi svolgeva mestieri che ora sono quasi scomparsi. Tuttavia, sarebbe interessante esporre la vita di chiunque, di chi ha seguito dei percorsi “speciali” o ha scelto una vita “normale”, con tutta l’astrattezza che possono avere questi termini.

La vostra esperienza (naturalmente, non pretendiamo fatti strettamente personali) sarebbe un regalo per la vostra famiglia, e per la comunità di appartenenza, che avete scelto di raccontare. I libri scolastici possono spiegare, ma non potranno mai raccontare i sentimenti di chi, la storia, l’ha vissuta sulla propria pelle.


La redazione ringrazia.

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