lunedì 28 agosto 2017

Rassegna Stampa 28 Agosto 2017

Unione Sarda

Meno automobili, più affari-Via Roma: «I commercianti non dovrebbero lamentarsi» Lilli Ruggieri approva il progetto di pedonalizzazione anche del Largo.

Cagliari come Manhattan.
«La soluzione ideale per via Roma? Il tunnel sotterraneo». Lilli Ruggeri, imprenditore e commerciante da tre generazioni, sogna in grande. «Sono appena rientrato da una vacanza a New York. Lì ci sono diversi tunnel, penso al Lincoln Tunnel o all'Hollande Tunnel. Non vedo perché da noi non si possa realizzare».

Via Roma pedonale. Approva?
«Sì, sono favorevole».
Nessun tentennamento?
«Non sono un urbanista e non conosco bene il progetto, ma in generale promuovo la pedonalizzazione. E non solo di via Roma».
Esce dal coro.
«Forse sì, e mi stupisce pure. Non capisco tutte queste polemiche sulla sperimentazione. Le trovo eccessive e senza senso».

E la chiusura del lato portici?
«Vuole sapere se ha senso?».
Sì.
«Ce l'ha, eccome, una promenade fatta bene sarebbe un valore aggiunto per Cagliari».
Da un lato - magari - aggiungerebbe, dall'altro toglierebbe.
«Cosa?»
Parcheggi.
«Beh, quelli al centro di via Roma sono uno sconcio. Le macchine da lì devono sparire».
Per metterle dove?
«Si devono creare nuovi posteggi. Servono, è innegabile. Ma non certo nel centro storico».

Viabilità: via Roma chiusa manderà il traffico in tilt?
«Non credo proprio. Certo, bisogna ancora abituarsi, ma penso che davanti al porto ci sia spazio a sufficienza per consentire il passaggio delle auto».
Meglio pedonalizzare il lato portici o il versante porto?
«Devo ripetermi: non sono un urbanista».
Basta un parere da cittadino.
«Credo sia più facile realizzare la passeggiata accanto ai portici. Nel lato porto si dovrebbero creare strutture che attualmente non ci sono».
Le strutture mancano anche nella corsia sotto esame.
«È vero, ma basterebbe sistemare tavolini, gazebo e strutture amovibili».
A Cagliari fanno discutere anche i tavolini.
«Lo trovo paradossale. E per certi versi anche contraddittorio».

Cosa intende?
«Da un lato l'amministrazione decide di pedonalizzare il centro storico e ora anche via Roma, dall'altra fioccano multe salate per chi sfora con gli spazi. Penso ci sia troppa rigidità, sempre che l'intento sia quello di dare a Cagliari una connotazione davvero turistica».
Basta una piazza sul mare?
«Sicuramente no, ma dalla nostra abbiamo già i dati: ci dicono che i turisti sono aumentati tantissimo. E me ne accorgo anche dalle mie
attività».
Morale?
«Cagliari ha una posizione unica, che le consentirebbe di diventare la città più importante del Mediterraneo».

Intanto i commercianti si lamentano per via Roma chiusa.
«Incomprensibile. Ma chiaramente ognuno ha il suo punto di vista».
Qual è il suo?
«Che i commercianti dovrebbero essere contenti invece di lamentarsi».
Perché?
«Perché la pedonalizzazione aumenta il giro di affari.
Lo dicono gli esperti?
«Lo dimostra il successo del Corso. E prima ancora quella del Poetto. Bellissimo, ne approfitto per complimentarmi anche con i nostri amministratori. Hanno fatto un ottimo lavoro».
Anche per via Roma?
«Per il momento mi piace, ma preferisco aspettare che la sperimentazione sia conclusa e di conoscere il progetto finale».
Commercianti a parte, anche molti cagliaritani non apprezzano.
«Ogni novità fa discutere, poi le polemiche si spengono puntualmente. Suppongo andrà così anche per via Roma».

All'orizzonte c'è anche il Largo pedonale.
«Non mi aspettavo questa domanda».
Approva anche in questo caso?
«Sì, ma penso si debba fare un passo per volta».
Quindi è un forse?
«No, in linea di massima sarei d'accordo, ma penso anche che da qualche parte le macchine si debbano pur farle passare».
E chi abita a Castello?
«Avrebbe qualche problema, soprattutto considerando che non è stato ancora risolto il problema degli ascensori».
Davvero crede che il tunnel sotterraneo sia la strada migliore?
«Indubbiamente, forse è un progetto piuttosto costoso, ma non sono d'accordo con chi sostiene che non sia realizzabile: perché se a New York sono riusciti a realizzare diversi tunnel a Cagliari non si dovrebbe poter fare altrettanto»?
Tempi di realizzazione stimati?
«Mi occupo di altro, non ho le competenze per dirlo, ma considerando che per sistemare via Garibaldi hanno impiegato quasi due anni qualche interrogativo me lo porrei».
E ai nostri amministratori che cosa chiede?
«Di investire più soldi e di rivolgersi a imprese che assicurino tre turni di lavoro che coprano tutta la giornata, anche la notte. Perché non si possono costringere i cittadini a subire i disagi che le opere pubbliche necessariamente comportano per anni. E Cagliari non può essere la città dei cantieri infiniti».
Conclusione?
«Ben venga la pedonalizzazione, ora aspetto tavolini, gazebo e che i
parcheggi centrali finalmente vengano eliminati».

Sara Marci
Massidda: «Al sindaco non piace pianificare»

«Zedda è un medico non specialista, via Roma il paziente: sta
intervenendo chirurgicamente senza esami del sangue né radiografie,
rischiando di ucciderlo». Piergiorgio Massidda, leader
dell'opposizione in Consiglio comunale e medico cerca la metafora in
casa per attaccare il sindaco su via Roma pedonale. «Ignoro quali
saranno i risultati dell'esperimento: il problema è che lo ignora
anche lui, perché il metodo scelto è l'improvvisazione».

Massidda rimprovera al sindaco di non aver fatto uno studio
preliminare con gli specialisti dell'Università. «Ci sta provando e
basta, peraltro a Ferragosto, senza traffico: ma che esperimento è?
D'altra parte, dal 2007 non è aggiornato il Piano urbano del traffico,
malgrado si debba fare ogni due anni».

Ex presidente dell'Autorità portuale, Massidda contesta che il porto
«sia trattato da Zedda come un parcheggio. Via Roma pedonale ha senso
se include il porto, non se ha la metropolitana e il traffico del lato
mare in mezzo. Il sindaco va invece a intuizioni: talvolta possono
essere geniali, altre volte dannosissime, sarebbe meglio affidarsi
agli algoritmi. Ogni volta che sposti un flusso di traffico, rischi di
distruggere l'economia di una zona».

Massidda ritorna alla metafora della chirurgia: «Non ci sono solo gli
interventi: c'è soprattutto un prima, che significa analizzare,
studiare e pianificare. Tutto questo, nella Giunta Zedda manca: non a
caso, abbiamo decine di chilometri di piste ciclabili con buchi
spaventosi, come in viale Marconi. Ma Zedda non ascolta nessuno,
neanche Consiglio e Commissioni». (l. a.)

La Nuova

Anche settembre si preannuncia da tutto esaurito. Ritornano gli italiani
Sarà un stagione da record crescono le seconde case

di Luca Rojch
SASSARIIl boom c'è, ma si può vedere solo in parte. Il 2017 è
un'estate da grandi numeri. I turisti hanno invaso la Sardegna.
Crescono gli stranieri, ritornano in forze gli italiani, ma le
percentuali raccontano solo una piccola parte di un calcolo molto più
complesso. Tutto esaurito ad agosto e settembre. Ma il più 10 per
cento per gli stranieri e il più 6 per cento per gli italiani racconta
solo in minima parte il successo di una stagione da primato. Bastava
leggere gli articoli sulle strade intasate, sui pronto soccorso vicini
al collasso, sulle code infinite ovunque nell'isola. B&b e seconde
case. La chiave per capire questa stagione la dà il presidente di
Federalberghi Paolo Manca.

«Gli hotel hanno fatto grandi numeri, con
un tutto esaurito ad agosto come lo scorso anno - dice -. Ma in ogni
caso è cresciuto il fatturato perché le stanze sono state vendute a
prezzo pieno. Questo ha portato a un aumento della forbice tra hotel e
seconde case. Una notte poteva costare oltre 100 euro in albergo e
meno di 50 in una seconda casa. Questo ha portato a un enorme
incremento delle presenze in hotel e seconde case». Anche perché su
Airbnb da agosto del 2016 ad aprile del 2017 il numero di case in
affitto è cresciuto del 30 per cento. Ma in questi mesi il numero è
salito ancora. Il censimento delle 300mila seconde case nell'isola
basta a far capire quale sia il potenziale ricettivo della Sardegna. I
930 alberghi sono solo una parte, il sistema ufficiale. A questo si
deve aggiungere l'universo semisommerso di seconde case e b&b.
«Impensabile pensare che la crescita di questo 2017 si possa ridurre a
un 6 per cento ufficiale - continua Manca - .

I numeri sono maggiori.
Di tanto. Capiremo subito quanto sarà la forbice. I dati di agosto lo
riveleranno. Impossibile pensare che le sole presenze negli hotel
siano l'80 per cento del totale. Basterà confrontare quelle con i dati
degli arrivi in porti e aeroporti. La forbice ci darà il reale numero
delle presenze».La legge. Manca parla anche della nuova legge del
turismo che farà emergere il sommerso. «Ne sono convinto - continua -.
L'istituzione del numero unico per b&b e seconde case sarà la chiave.
Siamo certi che nel 2018 sarà tutto pronto».Il carico antropico. «Non
ho dubbi che questa sarà una stagione straordinaria con un agosto da
record. Bastava osservare la pressione antropica.

Ora dobbiamo mettere
qualche paletto. Non possiamo finire come Gallipoli in cui affittano
anche i terrazzini delle case a 10 euro».Controesodo e invasione. Un
primo controesodo c'è già stato, in questa settimana nei porti e negli
aeroporti sardi sono iniziate le code infinite. Ma il traffico è
sostenuto anche nella corsia opposta. Sono previsti nuovi arrivi da
record per settembre. Federalberghi ha annunciato il tutto esaurito
fino alla fine del mese. Un risultato insperato. E non ci sono solo
gli stranieri. Dopo quasi dieci anni di crisi che hanno messo in
difficoltà l'industria del turismo dell'isola, negli ultimi tre anni
c'è stata la ripresa con una crescita in doppia cifra.

Tavolo sull'urbanistica oggi a Pattada
Lamas e SardegnaSoprattutto hanno riunito tecnici, ambientalisti, si
parla di consumo del territorio

PATTADALa legge urbanistica resta sempre al centro del confronto tra
ambientalisti e Regione. Un confronto sul testo presentato dalla
giunta e più in generale sul territorio. L'occasione per approfondire
i temi legati al territorio capita oggi a Pattada, dove l'associazione
Lamas ha organizzato il seminario "Materiali per un'urbanistica
sostenibile" che ha anche l'obiettivo di lanciare il percorso di
avvicinamento, e di preparazione, al convegno che si terrà in Ottobre
e che indagherà i temi della "sostenibilità" intesa come occasione di
sviluppo per la Sardegna. Il seminario.

L'associazione Lamas e
SardegnaSoprattutto hanno chiamato a confronto studiosi, tecnici,
giornalisti e intellettuali su un tema d'attualità, dopo la
presentazione del disegno di legge sul governo del territorio - in
discussione in Consiglio regionale - e di particolare interesse come
l'urbanistica. «A Pattada, si parlerà di terra, suolo, paesaggio e
ambiente. Beni comuni che credevamo ormai al sicuro dopo
l'approvazione del Ppr nel 2006. Così non pare - spiega Maria
Antonietta Mongiu, presidente di Lamas-. Ma, grazie all'impegno di
associazioni, di esperti, di singoli cittadini, oggi migliaia di sardi
hanno appreso che una serie di delibere della giunta Pigliaru - dal
disegno di legge sul governo del territorio del marzo 2017 - in alcuni
articoli potenzialmente incostituzionali, se non saranno revocate
condizioneranno la Sardegna sacrificandone i beni».

L'obiettivo. Lamas
e SardegnaSoprattutto hanno l'ambizione di definire lo stato dell'arte
dell'urbanistica in Sardegna mettendo a fuoco i fatti come "la
potenziale aggressione a territori già compromessi tra gli anni '70 e
'90, i cambi di destinazione d'uso delle aree industriali non ancora
attivate" che "devono attivare un dibattito che parta da dati
scientifici e dalla coscienza della limitata superficie sarda. La
rilevanza scientifica della giornata, certificata dai relatori,
consentirà di superare il tempo dello slogan per approdare a dati
reali, su cui fondare la propria opinione, facendone patrimonio
collettivo". Un appello che lascerà spazio alla discussione che
inizierà alle 10 nelle sale dell'hotel La Pineta, a Pattada.


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Federico Marini

skype: federico1970ca

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