giovedì 21 dicembre 2017

L’ultimo saluto al compagno Vincenzo Pillai.


Ho appreso con grande dispiacere della morte di Vincenzo Pillai. Del Compagno Vincenzo Pillai.

Lo conobbi tanti anni fa, ovviamente nelle lotte popolari, nelle quali era una presenza costante.

Vincenzo era uno di quelli che nelle lotte c'era sempre, ma sempre davvero. Era uno di quelli che, se non c'era, tutti si chiedevano: "E come mai non c'è Vincenzo Pillai?" E poi ovviamente sbucava da qualche parte con la bandiera.

Era un tipo con un carattere molto combattivo, ben poco incline al compromesso e all'accomodamento. Ci si poteva litigare, anche in maniera accesa, ma sapevi che tutta la sua rabbia non era astio personale: era solo amore per le sue convinzioni, era una strenua difesa di ciò che lui, in profonda onestà, considerava giusto.

La Sardegna oggi perde una persona preziosa, un uomo di grande cultura popolare, uno dei testimoni e animatori storici della lotta contro l'occupazione militare sin da quando tanti di noi non erano neanche nati, uno dei più costanti sostenitori della lotta contro il nucleare, delle lotte per la casa, per un salario dignitoso, per un mondo migliore, per una Sardegna libera e giusta.
Adiosu.

A punzu serrau.
Pier Franco Devias

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