venerdì 31 marzo 2017

Rassegna stampa 31 marzo 2017

MANINCHEDDA SUL SUO BLOG

E adesso, chi sono gli addormentati?

30 MARZO 2017.di Paolo Maninchedda.

Io non ricordo a memoria che ci sia mai stata una Giunta che abbia registrato a poco più della metà del suo mandato un incremento del 14% dei posti di lavoro, registrato a gennaio. A gennaio dico, non nei trimestri delle stagioni turistiche: a gennaio. Non ricordo neanche un’altra Giunta che abbia visto registrare, come invece è accaduto a questa Giunta, un incremento del 20% delle cessazioni dei contratti a tempo determinato e una diminuzione delle cessazioni dei contratti a tempo indeterminato del 10%.

Ignazio Ganga ha ragione di essere prudente e di volere aspettare conferme, ma il dato è lì a dire che evidentemente la Giunta “drummida” di cui tanti parlano, non è poi proprio così “drummida”. Se anche vogliamo interpretare questi dati come sintomi e non come dati strutturali, essi non vogliono dire che manca una politica dello sviluppo, ma che una politica dello sviluppo comincia a dare i suoi frutti.

Tutto il retoricume autonomista degli anni passati; tutta l’autocelebrazione di alcune scelte di governo, attraverso anche megafoni universitari, non può annoverare sintomi di ripresa di questo tipo. Questa Giunta ha il difetto di non sapere raccontare ciò che fa; però è meglio essere pessimi parolai ma efficienti amministratori, che eccellenti incantatori di serpenti che addormentano il popolo con le sinuosità delle proprie menzogne.

Qui se c’è qualcuno “drummidu” è chi è fermo nel fare politica ai soliti sistemi italici: interdizione, malevolenza, maldicenza, conservazione, dissipazione, distribuzioni a pioggia e quant’altro. Il
cancro morale della vecchia politica animata dall’odio, dall’ignoranza e dal parassitismo di classi dirigenti che senza politica sarebbero senza mestiere, è sempre lì pronto ad aggredire ogni nobiltà come la ruggine sui metalli.

Si vuole forse dire che questi risultati derivano dalle politiche attive del lavoro varate dal governo italiano? E allora perché funzionerebbero meglio in Sardegna piuttosto che altrove? Si vorrebbe dire che derivano solo dalle politiche attive messe in atto dalla Regione e non da politiche di sviluppo? E allora come si spiega la prevalenza del tempo indeterminato sul tempo determinato, quello più legato alla temporaneità degli interventi e degli incentivi?

Lo dico io che cosa sta funzionando: la pulizia dei bilanci, il ritrarsi della Regione dai mercati, l’attenzione per le imprese sane che sanno stare sul mercato, il lento e auspicabile declino di imprese che vivevano di posizioni oligarchiche e di rendite nelle forniture pubbliche, la maggior cultura dei giovani imprenditori che stanno sostituendo gli anziani, la consapevolezza che il ‘lavorare in nero’, o ‘a serranda abbassata’ è troppo rischioso e poco redditizio, l’orgoglio della assunzione piena del nostro futuro, la rete delle relazioni tra le persone e le imprese, la durezza del non mollare. Questo clima non nasce dal niente; nasce in primo luogo da una politica che non usurpa spazi non suoi, che non comprime la libertà e la responsabilità delle persone.

Lo stile Pigliaru, cioè la ritrosia a occupare tutti gli spazi con l’attività politica, e invece lo sforzo per regolare lo spazio pubblico senza occuparlo, né con l’esuberanza della personalità né con l’intrusione eccessiva, anacronistica e sbagliata dei partiti e delle lobbies, mi pare stia dando qualche risultato che è tanto più apprezzabile quanto più rimarrà libero da ‘privatizzazioni’ politiche
anziché istituzionali.

Ciò che può distruggere tutto questo sforzo è la sanità, il suo eccessivo costo finanziario, ormai insostenibile per le casse regionali. C’è bisogno di uno sforzo titanico, forse (ma non ne sono sicuro) impopolare, ma decisivo per le prossime generazioni. In sanità non bisogna pensare alle elezioni; bisogna intervenire subito e chiudere la falla, avere la forza di fare ciò che nessuno ha mai fatto prima, sacrificarsi, rinunciare a qualsiasi popolarità a buon mercato e mettere sotto controllo un sistema che rischia di compromettere in modo durevole il futuro della nostra nazione.

UNIONE SARDA

CAGLIARI - Aumenti in arrivo insieme al porta a porta- Tari, ok alle tariffe
Approvati tutti gli atti propedeutici al bilancio

Via libera agli aumenti per la Tari in vista dell'introduzione del
porta a porta. «È vero che c'è un incremento delle tariffe, ma è vero
anche che siamo tra le città che fanno pagare meno i servizi: senza
offrire le mense verdi e altri servizi potremmo dimezzare la Tari». Il
Consiglio comunale ha approvato le nuove tariffe della Tari e il
sindaco Massimo Zedda annuncia che «per ridurre gli aumenti mettiamo 3
milioni di euro subito con l'impegno di continuare l'operazione di
abbattimento delle tariffe durante l'anno». Assieme alla Tari sono
stati approvati tutti gli atti propedeutici al bilancio che dovrebbe
arrivare in Aula entro Pasqua.

I CAMBIAMENTI Tra le novità i tre milioni di euro investiti dal Comune
per concedere agevolazioni sulla Tari. Ci sarà uno sconto del 40 per
cento riservato agli utenti che si trovano «a una distanza superiore a
500 metri dal più vicino punto di conferimento, misurato dall'accesso
dell'utenza alla strada pubblica». Poi sono previste riduzioni 36 per
cento della parte variabile delle tariffe per le utenze domestiche con
nuclei familiari di almeno quattro componenti e del 19 per cento per
le famiglie fino a tre componenti. Sconti anche per gli studenti
universitari fuori sede e per i loro colleghi che sono residenti a
Cagliari ma fanno parte di nuclei familiari che abitano in un altro
Comune. Per i rifiuti è un momento di transizione in vista della
partenza del nuovo servizio di raccolta differenziata porta a porta
che porterà alla graduale scomparsa dei cassonetti e un iniziale
incremento dei costi. Tra le novità in arrivo anche uno sconto del 10
per cento per tutte le utenze che avvieranno il compostaggio
domestico.

GLI AUMENTI A fare i conti è Pierluigi Mannino. «Ho fatto il raffronto
con il 2016 e gli aumenti sono sensibili: una famiglia di tre persone
che vive in un appartamento di 100 metri quadri con 15 metri quadri di
pertinenza, l'anno scorso pagava 542 euro mentre con le nuove tariffe
nel 2017 dovrà pagare 603 euro di Tari».

COSAP Novità in arrivo anche per l'occupazione di suolo pubblico, il
sindaco ha spiegato che per contribuire al rilancio dell'edilizia si è
deciso di intervenire sulla Cosap: «Ci sarà uno sconto del 30 per
cento per l'occupazione del suolo pubblico con i ponteggi, che sarà
esteso al 50 per cento in tutto il centro storico - spiega Zedda - ma
le agevolazioni varranno solo per 30 giorni, poi ci sarà un aumento
proporzionale».
Marcello Zasso

CARBONIA. Lettera dell'assessore alla Cultura al sindaco Massidda
La Giunta perde pezzi: anche la Rubiu si dimette

I malumori nella Giunta Massidda non erano per nulla sopiti. Dopo il
forfait a inizio legislatura di Arianna Vinci, ex assessore alle
Politiche sociali, e ad inizio anno di Riccardo Cireddu, ex delegato a
Lavori pubblici e Urbanistica, un nuovo caso scuote il primo esecutivo
pentastellato della storia di Carbonia: l'assessore Emanuela Rubiu,
con delega a Sport, Cultura e Spettacoli, ha presentato (per ora
informalmente) le dimissioni. Le ha consegnate al primo cittadino in
una lettera in cui spiega i motivi della sua decisione che, dalle
parole del capo dell'amministrazione, potrebbero però non essere
definitive: «Riflessione in corso, situazione in stallo che potrebbe
evolversi nelle prossime ore». E per “ore” potrebbero intendersi anche
2-3 giorni. Intanto però, ed è il dato decisamente non secondario,
quali che siano le motivazioni emerge che in nove mesi sono andati in
crisi tre assessori su sette: due dimissionari da tempo e uno con un
piede, salvo ripensamenti dell'ultimo secondo, già fuori.

LE REAZIONI La diretta interessata per il momento oppone un garbato
«no comment». Ma a dire il vero i rumors (talvolta davvero
attendibili) di qualche mese fa davano anche l'assessore Rubiu nel
novero degli amministratori insofferenti. Poi dopo il caso Cireddu
(l'assessore dimissionario in polemica col sindaco) la Giunta aveva
fatto quadrato. Sino al fulmine a ciel sereno di ieri che riguarda
l'assessorato recentemente al centro del caso del festival Summer is
Mine che ha deciso di traslocare a Iglesias.

IL CAPOGRUPPO Intanto il capogruppo M5S Manolo Cossu non nasconde
perplessità: «Da un lato confermo le valutazioni del sindaco cui il
gruppo rinnova totale fiducia - ammette - dall'altro occorre esprimere
dispiacere a prescindere dall'esito della vicenda perché siamo
consapevoli della mole di lavoro svolto dall'assessore». Cossu e i
Cinque stelle lasciano una finestra aperta perché è probabile che
Emanuela Rubiu non intenda allontanarsi del tutto dal Movimento.

Chi invece ha parole pesanti è chiaramente l'opposizione consiliare. Per
Fabio Usai, Partito dei sardi, «è palese come l'esperienza M5S sia
implosa forse per ingerenze esterne pure sul piano amministrativo:
visti anche i precedenti la responsabilità non può che cadere sul
sindaco». Tesi sostenuta pure dall'ex sindaco Pd Giuseppe Casti:
«Continua il disastro targato Massidda, artefice di questo
fallimento». Severo pure il consigliere Michele Stivaletta:
«Confusionari e poco incisivi: preoccupa il futuro della città».
Intanto oggi, alle 18, sotto i portici di piazza Roma, la cittadinanza
potrà partecipare all'illustrazione del bilancio 2017.
Andrea Scano

LA NUOVA

Il documento ora passa alle commissioni che giovedì eleggeranno i presidenti
Oggi il sindaco incontra Città Futura, lunedì potrebbero arrivare i
nuovi assessori

Crisi, segnali di disgelo
dalla giunta ok al bilancio
di Giovanni Bua wSASSARI Prove di dialogo in corso a Palazzo Ducale.
Con la giunta che ieri mattina ha approvato il bilancio di previsione,
che si prepara a portare in commissione per la fine della prossima
commissione e poi in aula. E, a proposito di commissioni, giovedì è
convocata la maxi seduta (in realtà sei a rotazione, ogni 15 minuti)
per rinnovare le presidenze, scadute da settimane. Appuntamento che
sarà il primo vero banco di prova sulla tenuta degli equilibri
raggiunti. Equilibri che per ora sono tutti da formare. Con incontri e
faccia a faccia che proseguono (nei giorni scorsi quello tra Giacomo
Spissu e Gavino manca, oggi quello tra il sindaco e Città Futura) e
che dovrebbero portare, almeno nelle più rosse previsioni, ai nomi dei
nuovi assessori da aggregare in giunta tra lunedì e martedì.

Tornando al bilancio la giunta ieri ha approvato lo schema di bilancio 2017 e
il bilancio di previsione 2017-2019. Il documento prevede entrate per
186 milioni di cui 25,5 milioni circa sono per investimenti dedicati
alle strade e marciapiedi, impianti sportivi ed edilizia abitativa.
Sono 19 i settori-ambiti di spesa nei quali vengono suddivise le spese
e tra questi spiccano i 17 milioni per l'istruzione e il diritto alla
studio, i 6 milioni per le attività e beni culturali, i 2 milioni per
le politiche giovanili e sport, 500 mila euro per il turismo. E poi
ancora 34 milioni per l’ambiente, 16 milioni per i trasporti e la
mobilità, 52 milioni per le politiche sociali e la famiglia, 3,4
milioni per le attività di sviluppo economico e competitività e 6
milioni per l’ordine pubblico e la sicurezza.

«Siamo un Comune più
povero rispetto agli anni scorsi ma non indebitato - commenta il neo
assessore al Bilancio Simone Campus -. Non stiamo aumentando le
imposte e la tassa rifiuti e stiamo andando verso il riequilibrio tra
imprese e famiglie per quanto riguarda la Tari. Quello approvato oggi
è un bilancio sano, che ci permette di rispettare gli impegni che
l’amministrazione ha preso, in particolare quelli per il sociale e le
famiglie». «Abbiamo mantenuto fede ai contratti per i trasporti
scuolabus e mensa scolastica quindi per gli asili nido - afferma
Nicola Sanna - Siamo riusciti a soddisfare le esigenze del settore de
Servizi sociali, dove si continua a registrare un incremento delle
famiglie che chiedono aiuto a causa del disagio economico». Anche il
sindaco torna sulla questione delle tariffe dei rifiuti urbani. «Con
questo bilancio - dice - grazie all’impegno dei sassaresi con il
raggiungimento del risultato nella raccolta differenziata, sarà
possibile mantenere inalterate le tariffe per le famiglie mentre
potremo ridurre del 4 per cento circa quella per le imprese. Un ottimo
risultato raggiunto dal settore ambiente con la guida dell’assessore
Fabio Pinna».

In conclusione, il documento contabile rispetta i
vincoli di finanza pubblica che hanno sostituito quello previsti del
patto di stabilità. «Si tratta di un accantonamento di soldi veri ma
non spendibili - afferma Sanna - e che pesano sulla spesa del bilancio
per oltre 8 milioni. Una cifra enorme che non ci impedisce di
effettuare tantissimi interventi». Le previsioni di bilancio 2018 e
2019 non si discostano di molto dalle previsioni di bilancio per il
2017, dove in evidenza si trovano sempre le entrate per i Servizi
sociali (42 milioni), per l’istruzione e il diritto allo studio (11),
per i trasporti e la mobilità (circa 6) e l’ambiente (oltre 30
milioni).

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Federico Marini

skype: federico1970ca

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