giovedì 16 maggio 2019

Alessandro Murenu contestato. Post contro l'aborto del candidato grillino


Unione Sarda

CAGLIARI

CAGLIARI-VERSO IL VOTO. La difesa: «Frasi fuori contesto»
Post contro l'aborto del candidato grillino. Movimento nel caos.
Alessandro Murenu contestato. La chat interna: «Io mi vergogno»

«Chiamare l'aborto “un diritto della donna” è come chiamare la lapidazione femminile “un diritto dell'uomo”». Il post condiviso su facebook alle 10,32 del 9 aprile da Alessandro Murenu, ora candidato sindaco grillino, ha messo d'accordo quasi tutti nel Movimento Cinque Stelle. Sui social, nelle chat private, nelle dichiarazioni pubbliche: è difficile trovare un grillino che stia dalla sua parte.

Sia chiaro: anche se Murenu il 16 giugno diventasse sindaco del capoluogo, nulla potrebbe fare per la legge 194. Ma la sua opinione da martedì pomeriggio, quando il comitato romano dei Cinque Stelle lo ha scelto come candidato di Palazzo Bacaredda, ha un peso diverso.
Nel Movimento Ieri la chat Whatsapp degli attivisti cagliaritani era incandescente: «Mi sta chiamando mezzo mondo per sapere come abbiamo fatto a scegliere una persona che fa dichiarazioni così. Se non vogliamo finire sul patibolo e con percentuali da prefisso telefonico, consiglio un chiarimento pubblico», scrive qualcuno, mentre un altro è più lapidario: «Io non lo voterò, mi vergogno».

Alle 17 di ieri la pagina facebook del candidato non era più disponibile sulla piattaforma facebook ma, fa notare un suo collega del Movimento sulla chat: «Profilo scomparso, come se non lo avessero già scannerizzato fino alla radice».

La replica. Dunque, messo a conoscenza della tempesta in corso Alessandro Murenu nel primo pomeriggio ha chiesto al suo ufficio stampa di diffondere un comunicato nel quale spiega: «La legge 194 non si tocca, così come non si torna indietro sui diritti delle persone omosessuali. La mia vita professionale e familiare testimonia questi valori, anche a difesa dei diritti dei migranti, ma prendo atto che con l'apertura della campagna elettorale si è messa in moto anche la macchina del fango. La mia vita, la mia professione, i miei rapporti lavorativi e personali parlano chiaramente a favore della massima tolleranza e rispetto della persona senza alcun pregiudizio.

Sono state prese alcune frasi a caso e totalmente decontestualizzate. Ma non è la prima volta che contro i candidati del Movimento la realtà viene stravolta, e questa ne è l'ennesima riprova». Nella nota non si fa riferimento alcuno al dibattito interno al Movimento che tuttavia si prepara ad affrontare gli ultimi giorni prima della consegna della lista elettorale in un clima per nulla sereno.

Gli uscenti Ieri mattina, ben prima che la bufera sulla legge 194 agitasse gli animi, Pino Calledda annunciava al telefono che non si sarebbe ricandidato come consigliere comunale. «Non sarò nella lista di Murenu perché non lo conosco e non so quale sia la sua idea di Cagliari. Accetto il risultato e la decisione dello staff che ha preferito la sua candidatura alla mia, ma devo fare una riflessione per capire quel che sta accadendo anche all'interno del Movimento».

Maria Antonietta Martinez, candidata sindaca grillina nel 2016 e consigliera comunale negli ultimi tre anni, quasi certamente resterà fuori. «Non ho ancora deciso, se non ci fossero altri candidati e si decidesse che sono utile per raggiungere il miglior risultato possibile allora darei la mia disponibilità. Altrimenti no».

Mariella Careddu
-----------------
Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
skype: federico1970ca



Nessun commento:

Posta un commento